Nel 2026 l’Assegno di inclusione si rinnova: ecco quando e come sarà pagato con tutte le date di pagamento ufficiali annunciate da INPS, dettagli sul funzionamento, requisiti, modalità di accredito, monitoraggio saldo e aggiornamenti ISEE.
L’Assegno di Inclusione rappresenta uno dei principali strumenti di sostegno al reddito previsti in Italia per il prossimo anno. Si tratta di un beneficio erogato dall’INPS che mira a garantire una tutela economica alle famiglie in difficoltà, rafforzando così il sistema di sicurezza sociale nazionale. Il nuovo calendario pubblicato dall’INPS per il 2026 offre importanti certezze sulla regolarità dei pagamenti e introduce alcuni aggiornamenti che rispondono alle esigenze di chiarezza da parte dei cittadini.
Il beneficio si rivolge a nuclei familiari in condizione di fragilità economica, ponendo al centro criteri di selezione precisi. Per accedere è indispensabile risultare residenti in Italia, possedere la cittadinanza italiana o comunitaria (o essere titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo) e rispettare determinati limiti di reddito e patrimonio misurabili tramite ISEE.
La quantificazione dell’Assegno viene calibrata sulla base della composizione del nucleo familiare e delle necessità specifiche. I criteri considerano eventuali presenze di minori, persone con disabilità, membri oltre i 60 anni o situazioni di disagio sociale. L’importo totale varia e in ogni caso il beneficio è periodico: il periodo massimo di fruizione è 18 mesi consecutivi, terminati i quali è prevista una pausa amministrativa di un mese prima di poter richiedere il rinnovo per un ulteriore periodo di 12 mesi.
La domanda si può presentare attraverso tre canali:
Il nuovo calendario delle erogazioni annunciato da INPS per il 2026 introduce una maggiore prevedibilità nei flussi finanziari destinati alle famiglie. Le tempistiche di accredito risultano distinte tra prime erogazioni, arretrati e ricariche mensili ordinarie:
| Mese | Prima erogazione / Arretrati | Ricarica ordinaria |
| Gennaio | intorno al 15/01 | intorno al 27/01 |
| Febbraio | intorno al 15/02 | intorno al 27/02 |
| Marzo | intorno al 15/03 | intorno al 27/03 |
| Aprile | intorno al 15/04 | intorno al 27/04 |
| Maggio | intorno al 15/05 | intorno al 27/05 |
| Giugno | intorno al 15/06 | intorno al 27/06 |
| Luglio | intorno al 15/07 | intorno al 27/07 |
| Agosto | intorno al 16/08 | intorno al 27/08 |
| Settembre | intorno al 15/09 | intorno al 27/09 |
| Ottobre | intorno al 15/10 | intorno al 27/10 |
| Novembre | intorno al 15/11 | intorno al 27/11 |
| Dicembre | intorno al 15/12 | intorno al 20/12 |
Per ogni mensilità, la somma viene normalmente caricata sulla Carta ADI seguendo queste due finestre:
Per tenere sotto controllo il saldo residuo, la lista movimenti o l’effettiva data di accredito della mensilità, ogni titolare della Carta ADI ha a disposizione diversi sistemi di verifica digitale. Gli strumenti previsti assicurano una rapida consultazione e una trasparenza sulle erogazioni ricevute:
Un aspetto da non sottovalutare riguarda l’aggiornamento dell’indicatore ISEE, che costituisce il principale parametro per il mantenimento dell’Assegno di Inclusione. Poiché tutti gli ISEE hanno scadenza il 31 dicembre di ogni anno, i beneficiari sono tenuti a presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) appena inizia il 2026.
L’INPS, come chiarito nelle circolari ufficiali, generalmente consente il pagamento di gennaio sulla base dell’ISEE precedente, ma a partire da febbraio la misura viene sospesa se non è già stato registrato il nuovo ISEE in corso di validità. Presentare in ritardo la DSU comporta la sospensione automatica del beneficio, che sarà poi riattivato solo a ISEE aggiornato e con eventuale riconoscimento degli arretrati maturati nel periodo di sospensione. Le tempistiche ottimali prevedono di produrre il nuovo ISEE entro i primi giorni del mese di gennaio.