Quali sono le modifiche che si prospettano per l’assegno unico per i figli nel 2025 con la nuova Manovra Finanziaria? Tra le misure che potrebbero essere modificate con la prossima Manovra Finanziaria 2025 c’è l’assegno unico per i figli che, come annunciato dal governo, potrebbe essere rivisto ma in una direzione più favorevole per le famiglie. Vediamo cosa potrebbe cambiare.
- Come potrebbe cambiare l’assegno unico per i figli nel 2025
- Nuove detrazioni per tutti i figli tra le ipotesi al vaglio
Come potrebbe cambiare l’assegno unico per i figli nel 2025
L’assegno unico per i figli, che segue quanto previsto dalla
normativa vigente, e successivamente aggiornato prima dalla
circolare numero 41 del 07 aprile 2023 e poi dalla
numero 15 di gennaio 2024, è un sostegno economico, per le famiglie con figli a carico, spettante per ogni figlio minorenne fino al compimento dei 18 anni e per
figli maggiorenni fino a 21 anni ma solo a determinate condizioni. Non ci sono limiti di età per i figli disabili.
L’importo spettante dell’assegno unico per i figli non è uguale per tutti, ma cambia a seconda del valore Isee di ogni singolo nucleo familiare, al numero di figli presenti in famiglia, se disabili, e quale grado di disabilità hanno, e alla condizione della stessa famiglia, se, per esempio, la mamma ha meno di 21, se entrambe i genitori lavorano o solo uno.
Allo studio del governo Meloni ci sono diverse modifiche all’attuale impostazione della misura, come:
- potenziare l’assegno unico aumentandone l’importo, se le risorse economiche disponibili lo permettessero;
- introdurre detrazioni specifiche;
- includere nella misura anche i lavoratori transfrontalieri assunti in Italia, una platea definita e ridotta, che comunque potrebbe preferire le misure dei paesi di residenza, che sono spesso molto più vantaggiose dell’assegno unico;
- non farlo pesare nel calcolo Isee, almeno per le famiglie numerose.
Nuove detrazioni per tutti i figli tra le ipotesi al vaglio
Tra le ipotesi di modifica dell’
assegno unico per i figli ci sarebbe la sua
sostituzione con una serie di detrazioni che sarebbero valide per tutti i figli e non come ora valide solo per i figli dopo il compimento dei 21 anni di età.
Inoltre, sarebbero modulate sui diversi scaglioni di reddito. Qualsiasi cambiamento dipenderà comunque dalle risorse disponibili, per una Manovra che, stando a quanto trapela al momento, varrebbe tra i 23 e i 25 miliardi