Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Atm criptovalute, che cosa sono e come funzionano questi nuovi bancomat. Dove si trovano in Italia, costi e limiti

di Marcello Tansini pubblicato il
Nuovi bancomat criptovalute

Gli ATM di criptovalute rivoluzionano l'accesso al mondo crypto: comprare, vendere, limiti, costi, sicurezza ed ubicazione in Italia.

Negli ultimi anni, la diffusione degli ATM dedicati alle criptovalute ha cambiato la modalità con cui utenti e investitori possono accedere a Bitcoin e altre monete digitali. Questi dispositivi, noti anche come Bitcoin ATM, permettono di acquistare e vendere criptovalute in modo rapido utilizzando contanti o, in alcuni modelli, carte di debito. A differenza dei classici distributori bancari, non richiedono l'apertura di un conto tradizionale.

Offrono una soluzione immediata per chi desidera entrare nel mondo delle valute digitali senza affidarsi esclusivamente agli exchange online. Il loro utilizzo risponde alla crescente domanda di servizi crypto accessibili e facilmente reperibili, e si caratterizza per semplicità e autonomia, garantendo la possibilità di transazioni in pochi minuti.

Come funzionano gli ATM di criptovalute: acquisto, vendita e utilizzo pratico

L'utilizzo di un bancomat per criptovalute risulta intuitivo anche per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia finanziaria. Dopo aver individuato un terminale, si accede alle funzionalità attraverso un touch screen che guida passo dopo passo nelle operazioni. Per l'acquisto, occorre selezionare l'importo desiderato ed effettuare il pagamento in contanti oppure, su alcuni dispositivi, con carta. La macchina richiede poi di scansionare il QR code del proprio wallet, ovvero l'applicazione o il dispositivo dove saranno trasferite le monete digitali. Completata la procedura, Bitcoin o altre criptovalute vengono accreditate direttamente all'indirizzo fornito, rendendo la transazione visibile in pochi minuti sulla blockchain.

I modelli denominati “two way” supportano anche la vendita. In questa modalità, l'utente invia criptovalute all'indirizzo generato dal dispositivo tramite QR code. Una volta che la transazione è stata confermata sulla blockchain, il bancomat eroga il corrispettivo in contanti secondo il valore di mercato aggiornato. Questa possibilità consente una flessibilità superiore rispetto a molte piattaforme digitali, che spesso richiedono procedure più lunghe e verifiche approfondite.

La sicurezza delle operazioni è rafforzata dai processi di identificazione noti come KYC (Know Your Customer): a seconda della normativa vigente, è necessario presentare un documento d'identità per transazioni superiori a certe soglie, garantendo la tracciabilità e il rispetto delle leggi contro il riciclaggio di denaro:

  • Operazioni di acquisto: selezione dell'importo, scansione del QR code del wallet, inserimento dei contanti.
  • Operazioni di vendita: invio delle crypto all'indirizzo, attesa della conferma blockchain, ritiro dei contanti.
  • Privacy e controllo: supporto per diversi tipi di wallet, nessuna necessità di app proprietarie, autonomia totale dell'utente nell'operazione.

Dove si trovano gli ATM criptovalute in Italia e chi li gestisce

Secondo dati aggiornati, in Italia sono presenti oltre 220 terminali Bitcoin ATM, con una distribuzione prevalente nelle principali città come Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli e Firenze. Questi dispositivi sono installati sia presso centri commerciali, sia in prossimità di esercizi commerciali e luoghi a forte afflusso. Milano vanta il numero maggiore di ATM, seguita da Bologna, Roma e Torino. La concentrazione nelle aree urbane riflette la maggiore domanda e la rapidità di adozione dei servizi crypto.

La gestione degli ATM è affidata sia a società internazionali come CoinFlip, sia a realtà locali tra cui Bitomat, CryptoLocalATM e Rothbard. Questi operatori puntano su sicurezza, assistenza rapida e costante aggiornamento dei dispositivi, garantendo una copertura capillare e uno standard elevato nel servizio.

Costi, limiti, sicurezza e normativa degli ATM criptovalute

L'utilizzo degli ATM che gestiscono criptovalute è legato a costi di operatività variabili. Le commissioni applicate per ogni transazione sono sensibilmente più elevate rispetto agli exchange online, con una media tra il 7% e il 12%, ma in alcuni casi possono raggiungere il 15% o più, a cui si somma la network fee della blockchain. Anche se questa spesa aggiuntiva può apparire importante, viene compensata dalla rapidità, dall'anonimato (entro i limiti consentiti dalla legge) e dall'accessibilità del servizio:

Tipologia di spesa

Range

Commissione ATM

7% - 16%

Network fee

variabile in base alla rete blockchain

I limiti operativi sono imposti sia da esigenze tecniche sia dall'adeguamento alla regolamentazione, con soglie minime e massime che possono variare tra i diversi operatori. Nella maggior parte dei casi gli importi consentiti per ogni operazione vanno da poche decine a qualche migliaio di euro, con procedure KYC obbligatorie per importi più consistenti.

Sotto il profilo normativo, la disciplina degli ATM per criptovalute si basa sui principi sanciti dal regolamento europeo MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation), in vigore dal 2023. In Italia, la supervisione è affidata a Banca d'Italia e Consob, che vigilano sulla trasparenza, sull'adeguata verifica della clientela e sulla tutela del consumatore. Operatori già registrati come VASP presso l'OAM possono continuare ad operare previa autorizzazione come prestatori di servizi per le cripto-attività, secondo i termini previsti dalla normativa.

Vantaggi e rischi nell'utilizzo degli ATM per criptovalute

L'adozione dei Bitcoin ATM offre numerosi vantaggi, tra cui l'accessibilità immediata a Bitcoin e altre criptovalute, la possibilità di operare senza conto bancario, la semplicità d'uso e l'assenza di obblighi riguardanti app o software specifici. Il servizio è particolarmente apprezzato per la velocità delle transazioni e per l'autonomia lasciata agli utenti.

  • Vantaggi: immediatezza nelle operazioni, ampia reperibilità nelle grandi città, tutela della privacy entro i limiti consentiti, supporto a diversi wallet, possibilità di acquistare/vendere in contanti.
  • Rischi: tassi di commissione elevati rispetto agli exchange, rischio di truffe se si opera senza attenzione alle procedure, scarsa assistenza clienti in caso di problemi, irriversibilità delle transazioni sulla blockchain.
Un'attenzione particolare è rivolta alle truffe, sia online che offline, legate alla richiesta di depositare o ricevere fondi tramite questi dispositivi. È sempre necessario verificare con attenzione il destinatario e la finalità di ogni operazione, evitando di agire sotto pressione o su richiesta di terzi sconosciuti.