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Biciclette elettriche in Italia, situazione e prospettive di quella che viene definita la vera rivoluzione della mobilità

di Marcello Tansini pubblicato il
Vera rivoluzione della mobilità

Le biciclette elettriche stanno trasformando la mobilità italiana: dal boom del mercato alla nascita di nuove tipologie, passando per l'impatto urbano, la crescita industriale e le opportunità di sviluppo.

Le biciclette elettriche rappresentano uno dei tasselli più rilevanti di questa rivoluzione dei trasporti, offrendo una risposta concreta alle esigenze di cittadini e imprese. L'incremento dell'utilizzo di questi mezzi è trainato da diversi fattori: la crescente attenzione verso la qualità dell'aria, la necessità di ridurre il traffico e la consapevolezza dei benefici sulla salute che derivano da uno stile di vita attivo.

In questo contesto, l'Italia si distingue per una progressiva apertura verso la micromobilità elettrica, regalando nuove prospettive a un settore in rapida espansione. Il fenomeno delle biciclette elettriche, che in pochi anni ha modificato abitudini e percezioni di mobilità, testimonia l'evoluzione di una società sempre più orientata alla ricerca di soluzioni green ed efficienti.

Il mercato delle biciclette elettriche in Italia: dati, trend e confronto con l'Europa

I dati raccolti dal settore testimoniano un mercato stabile dopo anni di incertezza. Nel 2024 in Italia si sono registrate oltre 1,3 milioni di biciclette vendute, una cifra che segna una leggera contrazione (-0,7%) rispetto all'anno precedente ma rappresenta un segnale positivo dopo flessioni molto più marcate. Le biciclette elettriche hanno raggiunto 274.000 unità vendute, crescendo dello 0,3% rispetto al 2023 e attestando una quota pari al 20% delle vendite complessive nel paese, in netta crescita rispetto all'11% nel 2019. La produzione interna di e-bike segna un significativo +17%, mentre l'export è in avanzamento del 28%. Il valore economico dell'intero comparto bici si attesta intorno ai 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +24% rispetto al pre-pandemia.

Anche se il settore italiano evidenzia una certa vitalità, il confronto con le altre nazioni europee rivela ancora margini di miglioramento: in Germania, ad esempio, solo nel 2023 sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette elettriche, superando per la prima volta le vendite delle bici tradizionali. A livello continentale, il 2023 ha visto 5,1 milioni di e-bike consegnate, a fronte degli 11,7 milioni totali di biciclette vendute. L'Italia, quindi, mostra segni di consolidamento ma resta dietro ai principali paesi europei per volumi, pur manifestando una crescita interessante in termini di penetrazione e specializzazione della filiera:

Paese

Vendite e-bike 2023

% sul totale bici

Italia

274.000

20%

Germania

Oltre 2.000.000

53%

Europa

5.100.000

43%

Evoluzione delle tipologie e segmentazione del mercato: dai modelli tradizionali alle e-bike e cargo bike

L'evoluzione tecnologica e la domanda più matura hanno condotto il mercato italiano verso una segmentazione sofisticata. Oggi, le biciclette tradizionali mantengono ancora una posizione predominante (80% del totale), ma il trend di crescita delle e-bike è inarrestabile. Le preferenze si stanno orientando verso modelli sempre più diversificati:

  • City e-bike (43% delle vendite a pedalata assistita): progettate per la mobilità quotidiana in ambiente urbano
  • Mountain e-bike (e-MTB) (51%): ideali per chi ama la natura e percorsi extraurbani
  • Bici da corsa/gravel elettriche (5%)
  • Cargo bike elettriche (1%): soluzione emergente per trasporti urbani e logistica dell'ultimo miglio
Nel segmento muscolare, predominano mountain bike e city-trekking, ciascuna con una quota del 33%. Le preferenze dei consumatori riflettono una crescente attenzione verso la versatilità d'uso, l'adattabilità ai diversi contesti urbani e extraurbani, e il ruolo delle biciclette cargo nell'innovazione dei servizi di delivery e trasporto urbano.

Impatto sulla mobilità urbana: cambiamenti nei comportamenti, città pilota e incentivi

L'adozione diffusa delle biciclette elettriche in Italia sta modellando nuovi comportamenti sia tra i cittadini che tra le aziende. L'espansione delle zone a traffico limitato e l'aumento delle piste ciclabili favoriscono l'uso di questi mezzi, permettendo di ridurre l'uso delle automobili, il traffico e l'inquinamento atmosferico. Le amministrazioni locali stanno promuovendo incentivi economici per l'acquisto di e-bike e cargo bike, influenzando positivamente la transizione verso una mobilità sostenibile.

Tra le città più avanzate spicca Milano, che ha potenziato la rete ciclabile, sostenuto la formazione di nuove professionalità legate alla ciclologistica e lanciato progetti strutturati come “Bike Economy”, coinvolgendo imprese, scuole e servizi. Anche Torino, Bologna, Firenze e Parma seguono questa direzione, sebbene il divario con alcune capitali europee rimanga rilevante.

I principali cambiamenti osservati riguardano:

  • Il crescente ricorso a soluzioni di proprietà da parte di famiglie e aziende
  • L'adozione delle cargo e-bike nella logistica urbana
  • Lo sviluppo di servizi di sharing e noleggio, integrati nelle strategie di mobilità cittadina

La filiera industriale italiana delle biciclette elettriche: produzione, export e occupazione

L'industria nazionale della bicicletta si conferma tra le più dinamiche d'Europa, capace di adattarsi ai rapidi cambiamenti della domanda e di sfruttare le opportunità offerte dall'elettrificazione del settore. Nel 2024 la produzione complessiva di biciclette, tra muscolari ed elettriche, ha superato 1,7 milioni di pezzi con una crescita dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Il comparto e-bike, in particolare, traina i risultati industriali registrando una produzione di 340.000 unità (+17%) e un export in aumento del 28%, con un saldo commerciale pari a +175 milioni di euro.

Il tessuto produttivo nazionale include circa 230 imprese, prevalentemente piccole e medie, che danno lavoro a oltre 19.000 addetti diretti e un numero analogo di indiretti. Le eccellenze italiane nel settore sono riconosciute a livello internazionale sia per qualità che per capacità di innovazione. Da sottolineare inoltre l'impegno in ambito di formazione professionale, come dimostrato dai corsi tecnici per operatori del settore promossi nelle principali città metropolitane:

Indicatori industriali

2024

Produzione complessiva bici

1,7 milioni

Addetti diretti

Oltre 19.000

Imprese coinvolte

Circa 230

Saldo commerciale

+175 milioni €

Sfide e criticità: sicurezza, regole e cultura nell'uso delle biciclette elettriche

Nonostante i dati incoraggianti, il mondo delle biciclette elettriche in Italia si scontra con numerose criticità che ne frenano un'adozione massiva e un utilizzo davvero sicuro. Molti veicoli vengono modificati illegalmente, superando largamente il limite di 25 km/h previsto per legge e creando condizioni di rischio per tutti gli utenti della strada. I controlli nelle grandi città hanno portato a sanzioni significative e al sequestro di bici e monopattini irregolari, come confermato dalle numerose operazioni a Milano, Bolzano e Torino.

L'attuale quadro normativo prevede un contrassegno identificativo obbligatorio per le e-bike, ma il relativo decreto attuativo non è ancora stato emanato, ritardando un'efficace tracciabilità del parco veicoli privati. La cultura della sicurezza stradale rimane acerba, sia tra chi guida mezzi elettrici che tra gli altri utenti della strada, e le infrastrutture dedicate spesso non risultano ancora adeguate alla crescente domanda di mobilità elettrica. Inoltre, il rispetto delle normative viene garantito principalmente dagli operatori di sharing, mentre molte e-bike private sfuggono ai controlli.

Le esperienze internazionali evidenziano l'importanza di regolamentazioni stringenti: Londra vieta veicoli privati simili a quelli in sharing, mentre Parigi regolamenta il parcheggio, affrontando i rischi di incidentalità. In Italia, si guarda con attenzione a queste soluzioni nella fase di riforma della normativa.