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Bonus edilizi, il nuovo Conto termico 3.0 offre finanziamenti a fondo perduto per numerosi lavori

di Marianna Quatraro pubblicato il
nuovo Conto termico

Quali sono le novità previste per il Conto Termico 3.0 e per quali interventi si può accedere ai contributi a fondo perduto

Quali sono i lavori per cui si possono ottenere i finanziamenti a fondo perduto del nuovo conto Termico 3.0? Il Conto Termico è un contributo economico pensato specificatamente per chi sostiene interventi di efficientamento energetico degli edifici, anche attraverso l’installazione di nuove tecnologie performanti. 

Il nuovo Conto Termico 3.0 prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari ma anche degli interventi agevolabili e delle spese ammesse. Vediamo cosa cambia nel dettaglio e per quali lavori si può richiedere.

  • Il nuovo Conto Termico 3.0
  • Quali sono i lavori ammessi

Il nuovo Conto Termico 3.0

Gli incentivi previsti dal nuovo Conto Termico 3.0 sono riconosciuti sotto forma di finanziamenti a fondo perduto e sono diverse le novità approvate quest'anno.

Il Conto Termico 3.0 risulta, infatti, più vantaggioso perchè:

  • introduce nuovi beneficiari, considerando che oltre ai privati, imprese e Pubbliche Amministrazioni, potranno richiederlo anche le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le organizzazioni di auto consumo collettivo, ma anche enti del terzo settore come associazioni sportive;
  • introduce nuovi interventi agevolabili;
  • prevede procedure semplificate per la P.A.;
  • stabilisce nuovi massimali di spesa in base alle caratteristiche del beneficiario e dell’intervento;
  • amplia gli incentivi, fino al 100%, per le pubbliche amministrazioni, dalle scuole, agli ospedali, alle altre strutture sanitarie di Comuni con meno di 15.000 abitanti.
Per accedere agli incentivi, i beneficiari devono presentare apposita richiesta sul portale del GSE.

Una volta presentata la domanda, viene effettuata la verifica della documentazione tecnica e, in caso di esito positivo, l’erogazione del contributo avviene in tempi relativamente brevi. 


Per gli importi entro i 5mila euro, l’incentivo è corrisposto in un’unica soluzione, mentre per importi superiori l’erogazione avviene in diverse rate annuali in base all’importo totale e al tipo di intervento.

Quali sono i lavori ammessi

I lavori che permettono di beneficiare dei finanziamenti a fondo perduto del Conto Termico 3.0 sono diversi e numerosi e cambiano a seconda dei beneficiari.

Entrando più nel dettaglio, per le abitazioni private, i lavori previsti sono quelli di:

  • installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore, caldaie a condensazione o impianti a biomassa;
  • coibentazione di pareti e coperture per ridurre la dispersione termica;
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
  • installazione di sistemi di gestione intelligente dell’energia per ottimizzare i consumi.
Rientrano, invece, tra i lavori ammissibili per le imprese:
  • gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica nei processi produttivi;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione con tecnologie più efficienti;
  • l’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  • il montaggio di sistemi di monitoraggio avanzati per il controllo dei consumi energetici.
I lavori ammessi per la pubblica amministrazione sono quelli di:
  • installazione di impianti solari termici e fotovoltaici per l’autoconsumo;
  • riqualificazione energetica degli edifici pubblici;
  • installazione di sistemi di gestione energetica per gli edifici pubblici;
  • sostituzione di impianti di illuminazione pubblica con soluzioni a LED ad alta efficienza.
Infine, per le comunità energetiche rinnovabili sono ammessi gli interventi per la realizzazione di impianti condivisi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per l’installazione di sistemi di accumulo e gestione intelligente dell’energia e per l’ottimizzazione dell’autoconsumo collettivo attraverso reti di distribuzione locali.