Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Bonus idrico integrativo 2024 per aiutare chi non riesce a pagare bolletta acqua (differente da bonus idrico)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus idrico integrativo 2024

possibile ridurre i costi associati alla bolletta dell'acqua. Fino al 30 maggio, possibile richiedere il bonus idrico integrativo per il 2024.

Quali sono gli aiuti economici disponibili per pagare le bollette dell'acqua nel 2024? Già, perché anche la tariffa per il servizio idrico ha subito un aumento significativo a causa dell'aumento generalizzato dei prezzi, ma esiste il cosiddetto Bonus Idrico Integrativo 2024 che fornisce rimborsi consistenti per coloro che soddisfano determinati criteri.

Questo bonus potrebbe non essere conosciuto, ma la scadenza per presentare la domanda è fissata al 30 maggio. L'obiettivo del Governo è quello di sostenere i nuclei familiari che si trovano in situazioni socio-economiche svantaggiate. Ma quali sono i requisiti necessari e come fare domanda? Di seguito le informazioni:

  • Come funziona il Bonus idrico integrativo 2024
  • Bonus idrico integrativo 2024: cosa cambia tra utenti indiretti e diretti

Come funziona il Bonus idrico integrativo 2024

È possibile ridurre i costi associati alla bolletta dell'acqua. Fino al 30 maggio, è possibile richiedere il bonus idrico integrativo per il 2024. Questa agevolazione è destinata a individui che si trovano in situazioni di svantaggio economico. Di seguito sono riportati tutti gli aggiornamenti pertinenti.

Il sostegno è erogato dall'Egas, l'Ente di Governo dell'Ambito della Sardegna, al fine di assistere i cittadini nel pagamento delle bollette dell'acqua. È destinato anche a coloro che beneficiano del bonus sociale idrico conforme alle disposizioni dell'Arera, e si rivolge ai titolari di un'utenza gestita da Abbanoa.

Il reddito equivalente (Isee) dei beneficiari non deve superare i 20.000 euro. Per quanto riguarda i dettagli, i nuclei familiari con un Isee inferiore a 9.000 euro possono ottenere un sostegno di 25 euro per ogni componente familiare, mentre se l'Isee familiare rientra tra 9.000 e 20.000 euro, il contributo sarà di 20 euro per ciascun membro del nucleo.

La misura è stata confermata anche per il 2024, con un fondo complessivo di 2 milioni di euro da distribuire tra le province in base alla loro popolazione e all'estensione del territorio. Per richiedere il beneficio occorre compilare l'apposita domanda sul sito web ufficiale. Una volta completata la procedura online, la domanda verrà automaticamente inoltrata al Comune di residenza. Poi bisogna recarsi al Comune per ottenere il numero di protocollo relativo alla domanda. I residenti a Cagliari e Alghero devono utilizzare le piattaforme digitali fornite dai rispettivi comuni per richiedere il bonus idrico integrativo.

Le domande possono essere presentate anche di persona, tramite posta elettronica certificata o tramite raccomandata all'ufficio protocollo del proprio Comune. Occorre allegare una copia del modulo di richiesta del contributo, insieme a una copia del documento di identità, dell'Isee e di una bolletta relativa all'utenza per cui si richiede il beneficio.

Bonus idrico integrativo 2024: cosa cambia tra utenti indiretti e diretti

Per i fruitori diretti del Bonus idrico integrativo 2024 è richiesta la detenzione di un'utenza domestica di residenza, da parte di almeno un membro del nucleo Isee, con il soddisfacimento dei seguenti requisiti: la coincidenza tra l'indirizzo di residenza anagrafica dell'intestatario del contratto di fornitura idrica e l'indirizzo di fornitura indicato nel medesimo contratto; L'uguaglianza del nome e del codice fiscale dell'intestatario del contratto di fornitura idrica con quelli di un componente del nucleo Isee.

Per i fruitori indiretti è richiesta la conformità tra l'indirizzo di residenza anagrafica di un componente del nucleo Isee e l'indirizzo di fornitura dell'utenza condominiale o aggregata dalla quale il medesimo nucleo trae vantaggio. In alternativa, è richiesto che l'indirizzo di residenza anagrafica del richiedente corrisponda all'indirizzo di fornitura dell'utenza condominiale o aggregata.

Leggi anche