I nuovi requisiti del Bonus Mamme 2025, chi puň richiederlo e come fare domanda all'INPS. Informazioni su limiti di reddito e categorie incluse
Il Bonus Mamme 2025 segna un'importante evoluzione nelle agevolazioni fiscali per le madri lavoratrici in Italia. Tra le novità più rilevanti, il bonus estende i benefici anche a categorie finora escluse, come le lavoratrici autonome (che non abbiano scelto il regime forfettario) e quelle con contratti a tempo determinato. Si tratta di un esonero contributivo, quest'anno previsto solo in forma parziale, dal versamento della quota di contributi previdenziali a carico delle madri lavoratrici con almeno due figli, valido fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane. Il limite dell'esonero contributivo verrà definito da un decreto specifico entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Manovra.
Per accedere al Bonus Mamme di quest'anno, le richiedenti devono possedere un reddito imponibile annuo non superiore ai 40.000 euro. È importante notare che il reddito rilevante per il calcolo di questa soglia include tutti gli introiti che concorrono a formare il reddito complessivo ai fini previdenziali, il che significa che vari tipi di entrate, non solo quelle derivanti dall'attività lavorativa principale, potrebbero influire sull'idoneità.
Oltre al limite di reddito, è necessario soddisfare altri requisiti per poter beneficiare dello sconto sui contributi previdenziali. Uno dei criteri riguarda la tipologia di lavoro. Fino al 2024, il bonus era riservato esclusivamente alle lavoratrici dipendenti. A partire da gennaio 2025, invece, potranno richiedere lo sconto anche le lavoratrici dipendenti con contratto a tempo determinato e le lavoratrici autonome. Tuttavia, alcune categorie restano escluse:
Un ulteriore cambiamento si prospetta a partire dal 2027, quando le madri con tre o più figli potranno beneficiare del bonus fino al compimento del diciottesimo anno d'età del figlio più piccolo. Queste specifiche sono pensate per indirizzare il supporto sulle famiglie che, potenzialmente, affrontano impegni economici più ingenti, considerando anche le spese educative e di cura che tendono a crescere con l’aumento del numero di figli.
L’esonero entra in vigore a gennaio 2025 per le lavoratrici che soddisfano i requisiti previsti in quel momento. Nel caso in cui una lavoratrice diventi madre durante l’anno, l’esonero si applicherà a partire dal mese successivo alla nascita del secondo figlio o di eventuali figli successivi.
Per richiedere l’esonero, le madri lavoratrici hanno la possibilità di scegliere tra le seguenti opzioni: