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Btp, Bot e altri titoli di Stato italiano: le emissioni previste a settembre. Rendimenti, durata, caratteristiche

di Marcello Tansini pubblicato il
Titoli di Stato italiani

Settembre si annuncia ricco di novità per i titoli di Stato italiani: panoramica sulle emissioni di BOT, BTP e strumenti per risparmiatori, con dettagli su rendimenti, durata, tipologie e contesto di mercato.

Settembre 2025 si prospetta come un mese di rilievo per il mercato dei titoli pubblici italiani, caratterizzato da una serie di emissioni strategiche volte a soddisfare le esigenze di finanziamento dello Stato e a offrire agli investitori soluzioni diversificate di investimento. La programmazione delle aste di titoli di Stato rappresenta un momento chiave per valutare sia l'attrattività dei rendimenti sia le nuove tendenze in risposta all'andamento dei mercati finanziari.

In particolare, la varietà di strumenti disponibili, dalle emissioni a breve termine alle nuove forme di obbligazioni dedicate sia a investitori istituzionali che retail, consente di adattare le strategie di gestione del risparmio alle diverse condizioni macroeconomiche e alle preferenze degli operatori.

Il calendario delle aste di BOT, BTP e altri titoli di Stato: date e dettagli delle emissioni

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato il calendario delle aste per settembre, ridefinendo le scadenze in seguito a nuovi interventi sulla gestione del debito. In particolare, alcune date originariamente previste sono state annullate, mentre altre sono state confermate o introdotte a fronte dell'evoluzione delle condizioni di mercato. Le date da segnare sul calendario sono:

  • 10 settembre 2025: Asta BOT, titolo a breve termine.
  • 24 settembre 2025: Asta BTP Short Term e BTP€i, strumenti orientati rispettivamente a scadenze inferiori ai classici BTP e indicizzati all'inflazione europea.
  • 25 settembre 2025: Seconda asta BOT del mese.
  • 26 settembre 2025: Asta di titoli a medio-lungo termine (BTP).
La programmazione delle aste è soggetta a modifiche sulla base delle necessità di tesoreria e degli sviluppi geopolitici e macroeconomici. Il MEF mantiene la facoltà di proporre emissioni aggiuntive rispetto a quelle ordinarie, sia per i BOT sia per i BTP, a seconda delle esigenze di gestione delle risorse pubbliche. L'annuncio delle aste avviene normalmente qualche giorno prima della data fissata, in modo da garantire la trasparenza e la corretta informazione agli investitori.

Particolare attenzione va inoltre rivolta alle modalità di partecipazione, che prevedono l'accesso diretto tramite operatori finanziari autorizzati, con una finestra temporale specifica per la presentazione delle domande di acquisto da parte di banche e intermediari. Questa organizzazione riflette la dinamicità e la necessità di flessibilità da parte delle autorità finanziarie nella gestione del debito pubblico.

Le principali tipologie di titoli emessi: caratteristiche, durata e modalità di rimborso

L'offerta di titoli di Stato italiani è articolata su diverse tipologie, ciascuna con caratteristiche peculiari in termini di durata, tipologia di remunerazione e modalità di rimborso:

  • BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): Titoli a breve termine, privi di cedole, con durata massima di un anno. Il rendimento deriva esclusivamente dallo sconto tra prezzo d'emissione e valore di rimborso.
  • BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): Obbligazioni a tasso fisso con scadenza tra 18 mesi e 50 anni, caratterizzate da cedole semestrali fisse e rimborso del valore nominale a scadenza. Questi strumenti rappresentano il pilastro del debito pubblico italiano a medio-lungo termine.
  • BTP Short Term: Versione con scadenza ridotta dei Buoni Poliennali, generalemente tra 18 e 30 mesi, con modalità di rimborso analoga ai BTP tradizionali.
  • BTP€i e BTP Italia: Titoli indicizzati, rispettivamente all'inflazione europea o nazionale, pensati per tutelare il capitale degli investitori dall'erosione inflattiva. Presentano cedole e capitale rivalutati secondo specifici indici dei prezzi al consumo.
  • BTP Green: Emissioni finalizzate al finanziamento di progetti con impatto ambientale positivo. Cedole fisse con stessa struttura di rimborso dei BTP ordinari.
  • BTP Valore e BTP Futura: Strumenti dedicati agli investitori retail, spesso con caratteristiche premianti come premi fedeltà o opzioni di rimborso flessibile.
  • CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all'Euribor): Titoli a tasso variabile collegato ai parametri europei, prevedono cedole semestrali e durata normalmente superiore ai cinque anni.
Le modalità di rimborso prevedono, per la maggior parte dei casi, il pagamento integrale del valore nominale alla scadenza. Le cedole, ove presenti, vengono riconosciute periodicamente secondo le specifiche tecniche di ciascun titolo, mentre per i BOT il rendimento è lordo e viene riconosciuto come differenza tra acquisto e rimborso.

BOT: funzionamento, rendimento e ruolo nelle aste di settembre

I Buoni Ordinari del Tesoro costituiscono la soluzione di riferimento per chi necessita di investimenti con durata massima di dodici mesi, senza percezione di cedole. La remunerazione è determinata dallo scarto di emissione, ossia dalla differenza tra il prezzo pagato all'asta e il valore nominale riconosciuto al rimborso.

Durante le aste di settembre, il collocamento dei BOT avviene con procedura competitiva rivolta a intermediari qualificati: essi presentano le offerte in termini di rendimento, assegnando la priorità a chi propone un tasso inferiore fino all'esaurimento dell'importo offerto dal Tesoro. Dopo l'assegnazione, i titoli possono essere acquistati direttamente anche sul mercato secondario dagli investitori individuali.

Nel corso degli ultimi mesi, il rendimento medio dei BOT annuali si è attestato in calo rispetto all'anno precedente, riflettendo il trend dei tassi di interesse di mercato. Ad esempio, emissioni da 6 mesi hanno visto rendimenti medi ponderati nell'ordine del 2% lordo, mentre l'offerta di nuove emissioni può variare sulla base delle scadenze di cassa dello Stato.

Gli importi collocati fanno parte di una strategia volta a coprire scadenze ravvicinate del debito pubblico, garantendo al contempo una risposta veloce alle esigenze dei risparmiatori e degli operatori finanziari nella gestione dei propri portafogli.

BTP: emissioni previste e focus sui nuovi benchmark a 7 e 30 anni

Per quanto riguarda i Buoni Poliennali, il MEF ha introdotto importanti novità programmando l'emissione di due nuovi benchmark "dual tranche" tramite consorzio bancario: un BTP con scadenza a 7 anni (novembre 2032) e uno a 30 anni (ottobre 2055), per un importo massimo di 5 miliardi di euro. L'emissione avverrà in base alle condizioni di mercato, mentre alcune aste regolarmente previste sono state temporaneamente annullate per meglio coordinare il quadro di fabbisogno finanziario.

I BTP sono titoli a tasso fisso, base dell'offerta di debito pubblico a medio e lungo termine. Questi strumenti prevedono il pagamento di cedole fisse semestrali e la restituzione integrale del capitale alla scadenza, offrendo così stabilità e prevedibilità agli investitori. Le nuove emissioni a 7 e 30 anni sono destinate non solo ad ampliare la curva dei rendimenti, ma anche a rispondere alle esigenze di diversificazione della platea di investitori, sia istituzionali sia retail.

Sulle aste di settembre, la strategia di emissione prevede due appuntamenti chiave, con il collocamento di titoli a durata variabile, secondo il formato consueto di asta marginale. L'obiettivo è mantenere il profilo di scadenza equilibrato e sostenibile, assecondando la riduzione del debito e l'adeguamento alle normative europee, come indicato sul sito MEF.

Le emissioni dedicate ai piccoli risparmiatori: BTP Valore, BTP Italia e BTP Futura

Il patrimonio delle emissioni destinato alla clientela retail si arricchisce costantemente con strumenti mirati alla tutela del piccolo investitore. Il BTP Valore, introdotto di recente, si distingue per la possibilità di rimborso anticipato e premi fedeltà per chi mantiene il titolo fino a scadenza. Questo strumento prevede inoltre cedole fisse trimestrali e una durata tipica di otto anni.

Il BTP Italia rappresenta invece la soluzione riservata a chi è attento alla protezione dall'inflazione locale; la cedola e il capitale vengono rivalutati in base al parametro ISTAT dei prezzi al consumo, mentre il MEF mantiene la flessibilità nella scelta della scadenza e può prevedere premi di fedeltà.

Il BTP Futura, titolato step-up, offre una cedola crescente nel tempo con premio finale legato all'andamento del PIL nazionale. Dedicato anch'esso ai piccoli risparmiatori, ha una scadenza superiore agli otto anni.

Questi strumenti sono collocati principalmente tramite il mercato telematico MOT, accessibile a chiunque possieda un conto presso una banca o intermediario autorizzato, distinguendosi per vicinanza alle esigenze della clientela retail nell'universo delle emissioni settembre Btp Bot e altri titoli di Stato italiano.

Altri strumenti: BTP Green, BTP€i, BTP Short Term e CCTeu

La gamma delle emissioni è completata da titoli orientati a finalità specifiche e segmenti di investitori distinti. I BTP Green sono concepiti per finanziare progetti ambientali e sostenibili, rappresentando il primo passo dell'Italia verso una crescente attenzione agli obiettivi di sviluppo sostenibile. Destinati principalmente agli istituzionali, hanno comunque accessibilità anche tramite il mercato secondario.

I BTP€i consentono agli investitori di coprirsi dal rischio di inflazione europea, poiché sia le cedole sia il capitale sono adeguati in base all'indice Eurostat. I BTP Short Term, con durata compresa tra 18 e 36 mesi, rispondono all'esigenza di strumenti a breve termine ma dal profilo più stabile rispetto ai BOT.

Infine, i CCTeu offrono tassi variabili legati all'Euribor e maggior flessibilità nella gestione dei cambiamenti di scenario nei tassi di interesse. Nel 2025 si prevede inoltre una progressiva riduzione nelle emissioni di BTP Short Term, puntando sulla riallocazione verso scadenze più lunghe.

Dinamiche dei rendimenti e fattori di mercato: impatto dei tassi e delle condizioni economiche

Il rendimento dei titoli pubblici è influenzato principalmente dai movimenti dei tassi di interesse e dall'andamento del contesto macroeconomico nazionale ed europeo. In presenza di una politica monetaria espansiva, come quella associata ai recenti tagli della BCE, i tassi di mercato tendono a diminuire, riflettendosi in rendimenti più contenuti per le nuove emissioni; al contrario, un contesto di tassi in rialzo può sostenere rendimenti più elevati ma implica anche maggior volatilità nei prezzi.

L'andamento dello spread tra i decennali italiani e i Bund tedeschi è un altro parametro chiave che influenza la percezione di rischio e la richiesta di rendimento addizionale da parte degli investitori. Le tensioni politiche in ambito europeo e internazionale, insieme alla credibilità della gestione finanziaria interna, possono generare periodi di instabilità nei flussi di domanda e offerta, come dimostrato dai recenti eventi in Francia e Olanda.

Alla luce delle emissioni settembre Btp Bot e altri titoli di Stato italiano, la strategia di emissione mira a garantire trasparenza, accessibilità e sostenibilità del debito, tutelando al contempo il risparmio pubblico e la fiducia dei mercati.