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Quali sono le alternative ad opzione donna nel 2025 per andare prima in pensione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
alternative opzione donna

Quali sono e cosa prevedono i sistemi alternativi a opzione donna per andare in pensione prima nel 2025. Spiegazioni e chiarimenti

Il pensionamento anticipato rappresenta un'aspirazione per molte lavoratrici che desiderano lasciare il mondo del lavoro prima dell'età pensionabile standard. Diverse misure previdenziali consentono alle donne di accedere al trattamento pensionistico anticipatamente rispetto ai requisiti ordinari. Vediamo insieme quali strumenti previdenziali alternativi esistono per abbandonare in anticipo l'attività lavorativa.

Opzione Donna 2025, requisiti e caratteristiche

La misura Opzione Donna è stata confermata anche per il 2025, permettendo alle lavoratrici di anticipare il pensionamento rispetto all'età ordinaria di 67 anni. Per accedere a questo beneficio previdenziale, le donne devono raggiungere 61 anni di età, requisito valido sia per le dipendenti (del settore pubblico e privato) che per le autonome.

Una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione del requisito anagrafico in base al numero di figli:

  • Con un figlio: possibilità di anticipare di un anno (pensionamento a 60 anni)
  • Con due o più figli: possibilità di anticipare di due anni (pensionamento a 59 anni)
Sul fronte contributivo, è necessario aver maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025. È importante sottolineare che questo regime di anticipo pensionistico non è accessibile a tutte le lavoratrici, ma è riservato a categorie specifiche che includono:
  • Lavoratrici licenziate
  • Dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero competente
  • Donne con disabilità riconosciuta superiore al 74%
  • Lavoratrici che assistono da almeno 6 mesi persone con handicap grave conviventi
Il calcolo della pensione con Opzione Donna avviene interamente con il sistema contributivo, il che può comportare una riduzione dell'assegno pensionistico rispetto al sistema misto.

Quota 103, una valida alternativa al pensionamento anticipato femminile

Per le lavoratrici che non rientrano nei requisiti di Opzione Donna, Quota 103 rappresenta una possibilità concreta di pensionamento anticipato nel 2025. Questa misura previdenziale consente di accedere alla pensione a 62 anni di età, avendo maturato 41 anni di contributi.

È fondamentale evidenziare alcune caratteristiche di questa forma di pensionamento:

  • L'importo mensile massimo erogabile è fissato a 2.839,70 euro, calcolato sull'importo del trattamento minimo presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti
  • L'uscita effettiva è regolata da finestre mobili, che nel 2025 sono state estese: da tre a sette mesi per le lavoratrici del settore privato e da sei a nove mesi per le dipendenti pubbliche
Per raggiungere il requisito contributivo di 41 anni, le lavoratrici possono conteggiare diverse tipologie di contribuzione:
  • Contributi obbligatori
  • Contributi volontari
  • Contributi figurativi
  • Contributi da riscatto
  • Contributi derivanti dal cumulo di due o più gestioni previdenziali dell'INPS (purché relativi a periodi non coincidenti)
Quota 103 consente quindi una maggiore flessibilità nella composizione del montante contributivo, rappresentando un'opzione interessante per chi ha una carriera lavorativa particolarmente lunga.

APE Sociale 2025, il pensionamento anticipato per categorie tutelate

L'Anticipo Pensionistico Sociale (APE Sociale) costituisce un'altra possibilità di pensionamento anticipato per il 2025, permettendo l'uscita dal lavoro a 63 anni e 5 mesi anziché a 67 anni. Questa misura è particolarmente indicata per le lavoratrici che si trovano in condizioni di disagio personale o professionale.

Possono accedere all'APE Sociale 2025 le seguenti categorie:

  • Lavoratrici disoccupate che hanno perso involontariamente l'occupazione, con 63 anni e 5 mesi di età, almeno 30 anni di contributi e che abbiano esaurito da minimo 3 mesi tutti i sussidi di disoccupazione
  • Donne con invalidità pari o superiore al 74%, che abbiano raggiunto 63 anni e 5 mesi e maturato almeno 30 anni di contributi
  • Caregiver che assistono persone con disabilità da almeno 6 mesi al momento della domanda
  • Lavoratrici impiegate in mansioni usuranti (come bidelle, maestre d'asilo, ostetriche) da almeno 6 anni continuativi, con 63 anni e 5 mesi di età e minimo 36 anni di contributi
L'APE Sociale prevede l'erogazione di un'indennità ponte fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Non si tratta tecnicamente di una pensione anticipata, ma di un sussidio che accompagna la lavoratrice fino al pensionamento effettivo.

RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata

La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) rappresenta una soluzione flessibile per chi ha investito nella previdenza complementare. Nel 2025, permette di ottenere un anticipo di quanto versato nel proprio fondo pensionistico integrativo fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Con la RITA è possibile accedere a un trattamento temporaneo a partire dai 62 anni di età, che accompagna la lavoratrice fino ai requisiti standard per la pensione di vecchiaia (67 anni con almeno 20 anni di contributi). Un aspetto particolarmente vantaggioso della RITA è l'assenza di penalizzazioni sulla pensione finale, poiché il trattamento erogato deriva esclusivamente dai contributi integrativi versati dalla lavoratrice durante la sua carriera.

Possono richiedere la RITA nel 2025:

  • Lavoratrici inoccupate per un periodo superiore a 24 mesi
  • Donne che matureranno l'età anagrafica per la pensione di vecchiaia entro i dieci anni successivi alla richiesta
Per accedere a questa misura è necessario aver maturato almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari. La RITA rappresenta quindi un'opportunità importante per chi ha investito nella previdenza integrativa e desidera un'uscita graduale dal mondo del lavoro.

Il Fondo Casalinghe: una risorsa previdenziale specifica per le donne

Il Fondo Casalinghe INPS rappresenta un'ulteriore possibilità previdenziale dedicata specificamente alle donne che svolgono lavori di cura non retribuiti. Istituito nel 1997, questo fondo di previdenza è aperto alle persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni che si dedicano al lavoro domestico in modo non occasionale e senza vincoli di subordinazione.

Per le iscritte a questo fondo, è possibile accedere alla pensione avendo maturato almeno 5 anni di contribuzione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'importo pensionistico deve risultare almeno pari a 1,2 volte il valore dell'assegno sociale.

I versamenti al Fondo Casalinghe sono volontari e l'importo minimo mensile è relativamente contenuto, consentendo una certa flessibilità contributiva. Questo strumento previdenziale rappresenta un'opportunità per costruire una copertura pensionistica anche per chi non ha un rapporto di lavoro tradizionale.

Il Fondo Casalinghe non è limitato alle sole donne che si occupano esclusivamente della casa, ma è accessibile anche a chi svolge attività lavorative part-time o saltuarie, purché non iscritte ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Confronto tra le diverse opzioni di pensionamento anticipato femminile

Analizzando le diverse possibilità di pensionamento anticipato disponibili nel 2025, emergono differenze significative che è opportuno considerare per una scelta consapevole:

Misura Età minima Contributi richiesti Categorie ammesse
Opzione Donna 59-61 anni (in base al numero di figli) 35 anni Categorie tutelate (licenziate, disabili, caregiver)
Quota 103 62 anni 41 anni Tutte le lavoratrici
APE Sociale 63 anni e 5 mesi 30-36 anni (in base alla categoria) Disoccupate, invalide, caregiver, lavori usuranti
RITA 62 anni 5 anni nella previdenza complementare Inoccupate o prossime alla pensione
Fondo Casalinghe 57 anni 5 anni nel Fondo Lavoratrici domestiche non retribuite

Ogni misura presenta vantaggi e limitazioni specifiche. Opzione Donna offre un'età di accesso più bassa ma con calcolo interamente contributivo, mentre Quota 103 richiede una carriera contributiva più lunga ma garantisce un trattamento economico potenzialmente più elevato.

L'APE Sociale rappresenta un'opportunità per categorie specifiche in condizioni di difficoltà, mentre la RITA è particolarmente vantaggiosa per chi ha investito nella previdenza complementare. Il Fondo Casalinghe, infine, offre una soluzione dedicata a chi ha svolto principalmente lavoro domestico non retribuito.

Procedure e tempistiche per richiedere il pensionamento anticipato nel 2025

Per accedere alle diverse forme di pensionamento anticipato nel 2025, è necessario seguire procedure specifiche e rispettare determinate tempistiche:

  • Per Opzione Donna e Quota 103, la domanda va presentata telematicamente all'INPS, direttamente o tramite patronato. È fondamentale rispettare le finestre di uscita previste, che possono variare da 7 a 9 mesi in base alla categoria di appartenenza
  • Per l'APE Sociale, è necessario prima ottenere il riconoscimento delle condizioni di accesso presentando domanda preliminare all'INPS, seguita dalla domanda vera e propria di pensionamento
  • La RITA va richiesta direttamente al proprio fondo pensione complementare, che verificherà i requisiti e stabilirà le modalità di erogazione
  • Per il Fondo Casalinghe, è necessario prima iscriversi al fondo (se non già iscritte) e successivamente presentare domanda di pensione al raggiungimento dei requisiti
È consigliabile iniziare le procedure con adeguato anticipo, considerando che la verifica dei requisiti può richiedere tempo. Per tutte le misure, la documentazione necessaria include generalmente:
  • Documento d'identità
  • Codice fiscale
  • Estratto conto contributivo
  • Documentazione specifica in base alla misura richiesta (certificazione di invalidità, documentazione attestante lo stato di disoccupazione, ecc.)
Rivolgersi a un patronato o a un consulente previdenziale può essere utile per navigare tra le diverse opzioni e individuare con quale sistema conviene di più andare in pensione anticipata in base alla propria situazione personale e professionale.
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