Quali sono e cosa prevedono i sistemi alternativi a opzione donna per andare in pensione prima nel 2025. Spiegazioni e chiarimenti
Il pensionamento anticipato rappresenta un'aspirazione per molte lavoratrici che desiderano lasciare il mondo del lavoro prima dell'età pensionabile standard. Diverse misure previdenziali consentono alle donne di accedere al trattamento pensionistico anticipatamente rispetto ai requisiti ordinari. Vediamo insieme quali strumenti previdenziali alternativi esistono per abbandonare in anticipo l'attività lavorativa.
La misura Opzione Donna è stata confermata anche per il 2025, permettendo alle lavoratrici di anticipare il pensionamento rispetto all'età ordinaria di 67 anni. Per accedere a questo beneficio previdenziale, le donne devono raggiungere 61 anni di età, requisito valido sia per le dipendenti (del settore pubblico e privato) che per le autonome.
Una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione del requisito anagrafico in base al numero di figli:
Per le lavoratrici che non rientrano nei requisiti di Opzione Donna, Quota 103 rappresenta una possibilità concreta di pensionamento anticipato nel 2025. Questa misura previdenziale consente di accedere alla pensione a 62 anni di età, avendo maturato 41 anni di contributi.
È fondamentale evidenziare alcune caratteristiche di questa forma di pensionamento:
L'Anticipo Pensionistico Sociale (APE Sociale) costituisce un'altra possibilità di pensionamento anticipato per il 2025, permettendo l'uscita dal lavoro a 63 anni e 5 mesi anziché a 67 anni. Questa misura è particolarmente indicata per le lavoratrici che si trovano in condizioni di disagio personale o professionale.
Possono accedere all'APE Sociale 2025 le seguenti categorie:
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) rappresenta una soluzione flessibile per chi ha investito nella previdenza complementare. Nel 2025, permette di ottenere un anticipo di quanto versato nel proprio fondo pensionistico integrativo fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Con la RITA è possibile accedere a un trattamento temporaneo a partire dai 62 anni di età, che accompagna la lavoratrice fino ai requisiti standard per la pensione di vecchiaia (67 anni con almeno 20 anni di contributi). Un aspetto particolarmente vantaggioso della RITA è l'assenza di penalizzazioni sulla pensione finale, poiché il trattamento erogato deriva esclusivamente dai contributi integrativi versati dalla lavoratrice durante la sua carriera.
Possono richiedere la RITA nel 2025:
Il Fondo Casalinghe INPS rappresenta un'ulteriore possibilità previdenziale dedicata specificamente alle donne che svolgono lavori di cura non retribuiti. Istituito nel 1997, questo fondo di previdenza è aperto alle persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni che si dedicano al lavoro domestico in modo non occasionale e senza vincoli di subordinazione.
Per le iscritte a questo fondo, è possibile accedere alla pensione avendo maturato almeno 5 anni di contribuzione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'importo pensionistico deve risultare almeno pari a 1,2 volte il valore dell'assegno sociale.
I versamenti al Fondo Casalinghe sono volontari e l'importo minimo mensile è relativamente contenuto, consentendo una certa flessibilità contributiva. Questo strumento previdenziale rappresenta un'opportunità per costruire una copertura pensionistica anche per chi non ha un rapporto di lavoro tradizionale.
Il Fondo Casalinghe non è limitato alle sole donne che si occupano esclusivamente della casa, ma è accessibile anche a chi svolge attività lavorative part-time o saltuarie, purché non iscritte ad altre forme di previdenza obbligatoria.
Analizzando le diverse possibilità di pensionamento anticipato disponibili nel 2025, emergono differenze significative che è opportuno considerare per una scelta consapevole:
Misura | Età minima | Contributi richiesti | Categorie ammesse |
Opzione Donna | 59-61 anni (in base al numero di figli) | 35 anni | Categorie tutelate (licenziate, disabili, caregiver) |
Quota 103 | 62 anni | 41 anni | Tutte le lavoratrici |
APE Sociale | 63 anni e 5 mesi | 30-36 anni (in base alla categoria) | Disoccupate, invalide, caregiver, lavori usuranti |
RITA | 62 anni | 5 anni nella previdenza complementare | Inoccupate o prossime alla pensione |
Fondo Casalinghe | 57 anni | 5 anni nel Fondo | Lavoratrici domestiche non retribuite |
Ogni misura presenta vantaggi e limitazioni specifiche. Opzione Donna offre un'età di accesso più bassa ma con calcolo interamente contributivo, mentre Quota 103 richiede una carriera contributiva più lunga ma garantisce un trattamento economico potenzialmente più elevato.
L'APE Sociale rappresenta un'opportunità per categorie specifiche in condizioni di difficoltà, mentre la RITA è particolarmente vantaggiosa per chi ha investito nella previdenza complementare. Il Fondo Casalinghe, infine, offre una soluzione dedicata a chi ha svolto principalmente lavoro domestico non retribuito.
Per accedere alle diverse forme di pensionamento anticipato nel 2025, è necessario seguire procedure specifiche e rispettare determinate tempistiche: