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Carta docente 2025-2026 da 500 euro: quando arriva davvero a questo punto dopo i tanti ritardi?

di Marianna Quatraro pubblicato il
Carta docente 2025 2026 500 euro quando

I tempi di accredito della Carta Docenti 2025 sono ora fissati tra gennaio o febbraio 2026: necessario censire tutti i possibili aventi diritto

La Carta del Docente per l’anno scolastico 2025/2026 è al centro di un profondo rinnovamento normativo e operativo. Dopo anni in cui il bonus per la formazione degli insegnanti era dato per certo nell’entità simbolica di 500 euro, il quadro cambia radicalmente: l’importo non è più garantito, la platea dei beneficiari si amplia e sono introdotte opzioni di spesa innovative. 

Quando arriva davvero la Carta del Docente 2025/2026? Tutte le tempistiche e i motivi dei ritardi

Il principale interrogativo per il personale scolastico riguarda il momento effettivo di accredito della Carta. Rispetto agli anni scorsi, i tempi si sono allungati considerevolmente a causa dei numerosi passaggi normativi e dell’aumento dei destinatari. Nonostante la consueta attesa iniziale a settembre, la piattaforma per la generazione dei buoni risulta ancora inaccessibile, con una riattivazione prevista solo successivamente all’adozione di un decreto interministeriale da MIM e MEF che definirà importo esatto e dettagli operativi.

Nelle ultime comunicazioni ufficiali, le ipotesi di apertura della piattaforma arrivano addirittura ai primi mesi del 2026. Diverse fonti indicano come nuovi tempi di accredito gennaio o febbraio 2026, in virtù sia della necessità di censire tutti i possibili aventi diritto (inclusi i supplenti con contratto fino al 31 agosto) sia dei ritardi accumulati nei passaggi normativi. Si ricorda che nell’annualità precedente molti docenti hanno ricevuto il bonus solo a metà ottobre. Quest’anno, a seguito dell’inclusione di nuove categorie, i tempi di verifica e assegnazione si sono ulteriormente dilatati.

Le cause del prolungato slittamento riguardano la definizione della platea dei beneficiari, le modifiche al regolamento e la redistribuzione delle risorse. La tempistica sarà comunicata solo dopo la pubblicazione del relativo decreto in Gazzetta Ufficiale.

Chi riceverà la Carta Docente 2025/2026: criteri di accesso e categorie ammesse

Le regole di accesso alla Carta Docente sono mutate in modo significativo rispetto al passato e rispondono a un’esigenza di maggiore equità nel riconoscimento della professionalità docente. Tra i destinatari del beneficio si trovano ora:

  • Docenti di ruolo a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale;
  • Personale docente con contratto a tempo determinato (supplenze) con incarico annuale fino al 31 agosto (novità confermata dalle recenti sentenze e dalla normativa in vigore);
  • Personale educativo a tempo indeterminato e determinato con le medesime condizioni di servizio;
  • Docenti in periodo di prova per l’anno di formazione;
  • Sono inclusi i docenti che abbiano lavorato per almeno 150 giorni nell’anno scolastico.
Sono, invece, esclusi i supplenti con incarichi di durata inferiore (contratti brevi, supplenze fino al 30 giugno), nonostante le pressioni sindacali e le discussioni giuridiche in corso. Nessuna apertura normativa al personale ATA. I criteri sono definiti dal decreto istitutivo e verranno ulteriormente affinati dal prossimo decreto attuativo interministeriale.

Come funziona la Carta Docente: uso della piattaforma, buoni e procedure di acquisto

La gestione della Carta avviene esclusivamente tramite piattaforma digitale ufficiale, accessibile previa autenticazione con SPID o CIE. Il docente può generare buoni elettronici spendibili presso gli esercenti e gli enti accreditati per l’acquisto di beni e servizi formativi.

  • Si effettua l’accesso, si seleziona la tipologia di spesa e si genera il buono per un importo preciso.
  • Il buono presenta un codice identificativo usabile online o in negozio.
  • La piattaforma consente di monitorare il saldo residuo, la storia delle operazioni e la scadenza dei voucher.
La nuova normativa stabilisce che ogni acquisto deve essere documentato tramite una fattura nominativa, e fissa una finestra di rendicontazione di 90 giorni per validare la spesa. I residui degli scorsi anni sono sommabili, ma scadono se non utilizzati entro due anni dall’erogazione. 

Cosa si può acquistare con la Carta del Docente e nuove opportunità introdotte dal 2025

Le categorie di spesa ammesse si ampliano:

  • Libri, riviste, pubblicazioni anche in formato digitale;
  • Hardware e software didattico, ma solo ogni quattro anni per i dispositivi tecnologici;
  • Corsi di formazione, master, lauree, corsi di aggiornamento professionale e attività formative organizzate da enti accreditati;
  • Spese per eventi culturali, musei, teatri, cinema e spettacoli;
  • Dall’anno scolastico 2025/26 anche acquisto di titoli di viaggio per i trasporti pubblici, per agevolare la mobilità connessa alla formazione e alla didattica.
Restano esclusi materiali di cancelleria, buoni regalo, smartphone e beni non pertinenti alle finalità formative.

Estensione ai precari e impatti per il personale supplente: tutte le novità

L’allargamento della platea ai docenti a tempo determinato con incarico fino al 31 agosto rappresenta una delle innovazioni più discusse del nuovo assetto normativo. Il beneficio, prima riservato solo ai docenti di ruolo, viene ora riconosciuto anche ai supplenti, in linea con le pronunce della giurisprudenza italiana ed europea che esigevano la parità di trattamento.

Questa apertura rafforza i diritti del personale supplente, che fino ad oggi era soggetto all’obbligo di formazione senza accesso agli strumenti di sostegno finanziario. La riforma, tuttavia, non annulla tutte le disparità territoriali o tipologiche e mantiene l’esclusione per incarichi brevi o meno continuativi.

La misura comporta nuove modalità di identificazione dei beneficiari, che richiedono l’approvazione definitiva degli elenchi da parte delle segreterie scolastiche di riferimento entro gennaio di ogni anno.