I tempi di accredito della Carta Docenti 2025 sono ora fissati tra gennaio o febbraio 2026: necessario censire tutti i possibili aventi diritto
La Carta del Docente per l’anno scolastico 2025/2026 è al centro di un profondo rinnovamento normativo e operativo. Dopo anni in cui il bonus per la formazione degli insegnanti era dato per certo nell’entità simbolica di 500 euro, il quadro cambia radicalmente: l’importo non è più garantito, la platea dei beneficiari si amplia e sono introdotte opzioni di spesa innovative.
Il principale interrogativo per il personale scolastico riguarda il momento effettivo di accredito della Carta. Rispetto agli anni scorsi, i tempi si sono allungati considerevolmente a causa dei numerosi passaggi normativi e dell’aumento dei destinatari. Nonostante la consueta attesa iniziale a settembre, la piattaforma per la generazione dei buoni risulta ancora inaccessibile, con una riattivazione prevista solo successivamente all’adozione di un decreto interministeriale da MIM e MEF che definirà importo esatto e dettagli operativi.
Nelle ultime comunicazioni ufficiali, le ipotesi di apertura della piattaforma arrivano addirittura ai primi mesi del 2026. Diverse fonti indicano come nuovi tempi di accredito gennaio o febbraio 2026, in virtù sia della necessità di censire tutti i possibili aventi diritto (inclusi i supplenti con contratto fino al 31 agosto) sia dei ritardi accumulati nei passaggi normativi. Si ricorda che nell’annualità precedente molti docenti hanno ricevuto il bonus solo a metà ottobre. Quest’anno, a seguito dell’inclusione di nuove categorie, i tempi di verifica e assegnazione si sono ulteriormente dilatati.
Le cause del prolungato slittamento riguardano la definizione della platea dei beneficiari, le modifiche al regolamento e la redistribuzione delle risorse. La tempistica sarà comunicata solo dopo la pubblicazione del relativo decreto in Gazzetta Ufficiale.
Le regole di accesso alla Carta Docente sono mutate in modo significativo rispetto al passato e rispondono a un’esigenza di maggiore equità nel riconoscimento della professionalità docente. Tra i destinatari del beneficio si trovano ora:
La gestione della Carta avviene esclusivamente tramite piattaforma digitale ufficiale, accessibile previa autenticazione con SPID o CIE. Il docente può generare buoni elettronici spendibili presso gli esercenti e gli enti accreditati per l’acquisto di beni e servizi formativi.
Le categorie di spesa ammesse si ampliano:
L’allargamento della platea ai docenti a tempo determinato con incarico fino al 31 agosto rappresenta una delle innovazioni più discusse del nuovo assetto normativo. Il beneficio, prima riservato solo ai docenti di ruolo, viene ora riconosciuto anche ai supplenti, in linea con le pronunce della giurisprudenza italiana ed europea che esigevano la parità di trattamento.
Questa apertura rafforza i diritti del personale supplente, che fino ad oggi era soggetto all’obbligo di formazione senza accesso agli strumenti di sostegno finanziario. La riforma, tuttavia, non annulla tutte le disparità territoriali o tipologiche e mantiene l’esclusione per incarichi brevi o meno continuativi.
La misura comporta nuove modalità di identificazione dei beneficiari, che richiedono l’approvazione definitiva degli elenchi da parte delle segreterie scolastiche di riferimento entro gennaio di ogni anno.