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Carta docenti 2026, le novità e cosa cambia per importi, beneficiari e utilizzi con Legge 79/2025 in vigore

di Marianna Quatraro pubblicato il
Carta docenti 2026

Si amplia la platea dei beneficiari della Carta Docenti e cambiano anche gli importi e alcune regole: le novità al via dall’anno scolastico 2025-2026

Con l'entrata in vigore della Legge 79/2025 di conversione del Decreto Scuola, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 giugno, arrivano diverse novità non solo per le assunzioni e la formazione del personale della scuola ma anche per la Carta docenti, a partire dall’anno scolastico 2025-2026. 

La misura punta sostenere economicamente i docenti, per valorizzarne il ruolo professionale, ma si preparano a cambiare gli importi riconosciuti insieme anche ai beneficiari e alle regole per gli esercenti.

  • Quali sono i beneficiari della Carta Docenti 2026
  • Come cambiano gli importi
  • Le novità per gli utilizzi e gli esercenti 

Quali sono i beneficiari della Carta Docenti 2026

Si estende la platea dei lavoratori della scuola che possono ottenere la Carta Docenti 2026: se, infatti, prima era riservata solo agli insegnanti di ruolo, ora, grazie alla nuova legge, possono averla anche i docenti precari e supplenti sia al 31 agosto e sia a condizione di risultare attivi con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno.

Si tratta di una importante novità, considerando che, a fine dello scorso anni, molti docenti precari in supplenza, esclusi dal beneficio, hanno presentato diversi ricorsi per poterla ottenere.

Dal prossimo anno, invece, i precari della scuola avranno diritto a ricever la Carta Docenti, senza dover ricorrere alle vie legali. Ciò significa che potranno avere il beneficio semplicemente accedendo alla piattaforma digitale riservata, dove possono registrare e rendere conto delle spese sostenute. 

La questione  resta, però, ancora aperta per gli Ata: il personale tecnico-amministrativo della scuola non è stato, infatti, incluso nella nuova platea che può avere accesso alla Carta Docenti e si tratta comunque di una importante mancanza, che è stata sottolineata non solo dai diretti interessati, che si sentono discriminati, ma anche dai relativi esponenti sindacali, secondo cui non ci sarebbe equità di trattamento nella scuola con le nuove decisioni. 

Come cambiano gli importi

Cambia anche l’importo concesso ai docenti: se negli anni scorsi è stato sempre di 500 euro fissi, ora l’importo annuale diventa proporzionale al numero dei beneficiari e alle risorse disponibili, per cui risulta molto verosimile che sarà ridotto rispetto ai precedenti 500 euro.

Il provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale riporta, infatti, che la Carta del Docente non avrà più il valore nominale di 500 euro, ma un valore fino a 500 euro e spetterà ad un decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia, stabilire annualmente l’importo nominale della Carta del Docente in base al numero di insegnanti che ne avranno diritto e alle risorse. 
 

Le novità per gli utilizzi e gli esercenti 

Passando agli utilizzi che si possono fare della Carta Docenti 2026, è stato specificato che le spese ammesse includono anche i prodotti dell’editoria audiovisiva oltre ai consueti libri, testi digitali, hardware e software, iscrizione a corsi di aggiornamento professionale, corsi di laurea e master universitari, oltre che quelle per l’accesso a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, musei, mostre, eventi culturali e spettacoli dal vivo.

Passando alle novità per gli esercenti, sono state definite misure più ferree per la trasmissione delle fatture entro 90 giorni dalla validazione del buono. Pena, la perdita del rimborso.  

La scadenza di 90 giorni varrà anche per le fatture relative ai buoni validati prima dell’entrata in vigore della legge, cioè prima del 7 giugno 2025.
 

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