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Case ad 1 euro 2025 in Lombardia. Lista Comuni aggiornata dove si possono comprare

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Case a 1 euro in Lombardia

Case a 1 euro 2025 in Lombardia:la lista aggiornata dei Comuni dove è possibile acquistare immobili a prezzo simbolico e rilanciare borghi in via di spopolamento

Acquistare una casa a 1 euro in Lombardia nel 2025 rappresenta una vera occasione per chi desidera investire in immobili a basso costo, valorizzando al contempo borghi storici colpiti dallo spopolamento. Questa iniziativa, promossa direttamente dai Comuni, mira a rilanciare il tessuto sociale ed economico delle aree interne, attraverso la rigenerazione di immobili abbandonati ed il ripopolamento locale. Pur essendo più diffuso nelle regioni meridionali, il progetto ha preso piede anche in Lombardia, regione spesso caratterizzata da prezzi immobiliari elevati nelle grandi città, ma che offre nuove opportunità grazie a una rete di Comuni aderenti all’iniziativa.

Come funziona l’iniziativa “Case a 1 euro” in Lombardia

Il progetto delle case a un euro si fonda su un accordo tra il Comune ed il privato cittadino che, acquistando l’immobile a prezzo simbolico, si impegna a ristrutturarlo e ad assolvere determinati obblighi volti alla riqualificazione urbana. Le amministrazioni comunali selezionano, tramite bandi annuali (consultabili sui siti istituzionali), gli immobili ormai in disuso e, grazie alla cessione gratuita da parte dei vecchi proprietari, li mettono a disposizione con l’obbligo di esecuzione di interventi di recupero, trasferimento di residenza e polizza fideiussoria a garanzia. Tra le principali condizioni e spese aggiuntive figurano:

  • Presentazione di un progetto di ristrutturazione entro i termini indicati nel bando.
  • Inizio dei lavori entro due mesi dalla concessione dei permessi ed ultimazione di norma entro un periodo massimo di tre anni.
  • Stipula di una fideiussione assicurativa (in genere tra 1.000 e 5.000 euro) a tutela del Comune.
  • Sostenimento delle spese notarili, di registrazione e accatastamento.
  • Obbligo di adibire l’immobile ad uso abitativo o turistico-ricettivo e, in alcuni casi, di trasferire la residenza nel Comune per un periodo minimo variabile.
L’iniziativa è aperta sia a cittadini italiani che esteri, senza limiti di reddito o patrimonio, favorendo quindi la dimensione internazionale e multigenerazionale del progetto.

Lista aggiornata dei Comuni in Lombardia donde si possono comprare case a 1 euro

Il fenomeno delle case a 1 euro in Lombardia coinvolge numerosi piccoli centri, spesso in provincia di Pavia, ma anche alcune realtà dell’hinterland milanese e delle province limitrofe. Secondo le ultime fonti pubbliche aggiornate al 2025, i Comuni che aderiscono all’iniziativa sono:

  • Bagnaria
  • Borgo Priolo
  • Borgoratto Mormorolo
  • Brallo di Pregola
  • Casei Gerola
  • Cecima
  • Codevilla
  • Colli Verdi
  • Corana
  • Cornale e Bastida
  • Godiasco Salice Terme
  • Menconico
  • Montalto Pavese
  • Montesegale
  • Ponte Nizza
  • Retorbido
  • Rivanazzano Terme
  • Rocca Susella
  • Romagnese
  • Santa Margherita di Staffora
  • Silvano Pietra
  • Torrazza Coste
  • Val di Nizza
  • Varzi
  • Voghera
  • Zavattarello
  • Milano (progetto “Reinventing Cities” su aree da riqualificare)
Si sottolinea la centralità del Comune di Voghera, che coordina un Piano di zona nell’Oltrepò Pavese e rappresenta un punto di riferimento per le iniziative di rigenerazione urbana nell’area. Nel caso di Milano, il progetto si distingue per il focus sulla riqualificazione di aree ex industriali ed edificabili mediante la formula del prezzo simbolico e l’imposizione di obblighi di edilizia sociale e sostenibile.

Requisiti di accesso e procedura di acquisto

L’acquisto di un immobile a un euro prevede una procedura precisa e una serie di requisiti da rispettare per assicurare la concreta riqualificazione degli immobili. Le fasi principali sono:

  1. Consultazione del bando comunale: ogni comune pubblica periodicamente bandi che illustrano condizioni specifiche, immobili disponibili e criteri di selezione.
  2. Presa di contatto con l’Ufficio Tecnico Comunale: è necessario manifestare interesse tramite domanda formale, presentando un progetto di ristrutturazione e una dichiarazione di impegno a sostenere le spese connesse.
  3. Valutazione della proposta da parte della commissione: il comune verifica affidabilità economica e coerenza del progetto rispetto agli obiettivi di rigenerazione territoriale.
  4. Stipula del contratto e versamento di una cauzione (fideiussione).
  5. Trasferimento di proprietà tramite atto notarile e iscrizione nei registri catastali e immobiliari.
È importante tenere in considerazione che l’acquirente si impegna contrattualmente a dar seguito ai lavori nei tempi previsti per non perdere le agevolazioni e non incorrere nel rischio di revoca.

Oneri aggiuntivi e vincoli, costi effettivi e obblighi di legge

Nonostante il prezzo simbolico, l’investimento reale per una casa a 1 euro può raggiungere mediamente tra i 20.000 e i 40.000 euro, comprensivi di interventi strutturali, spese notarili, imposte di registro, accatastamento e bolli. I vincoli imposti dai Comuni variano da località a località, ma generalmente riguardano:

  • Tempi massimi per la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) e l’inizio dei lavori di ristrutturazione dopo l’atto di acquisto (solitamente tra 2 e 6 mesi).
  • Conclusione dei lavori entro 3 anni dall’acquisto.
  • Trasferimento residenza per un periodo stabilito (di norma tra 2 e 5 anni, salvo eccezioni).
  • Realizzazione degli interventi secondo i criteri previsti dai regolamenti edilizi comunali e regionali da verificare in base al Testo Unico Edilizia (D.P.R. 380/2001) e alla normativa urbanistica vigente.

Agevolazioni fiscali e incentivi per la ristrutturazione

La ristrutturazione degli immobili a basso costo può beneficiare di una serie di bonus edilizi, tra cui:
  • Bonus Ristrutturazione
  • Sismabonus per l’adeguamento antisismico
  • Ecobonus per l’efficientamento energetico
  • Bonus Mobili per l’arredo di immobili ristrutturati
L’accesso a tali incentivi è regolato dalla normativa nazionale attualmente in vigore; si consiglia di consultare sempre gli aggiornamenti sul portale Agenzia delle Entrate per i dettagli sulla fruizione dei crediti d’imposta.

Criticità, vantaggi e motivazioni alla base del progetto

Case a un euro non significa casa ristrutturata “chiavi in mano”: si tratta di immobili che necessitano lavori spesso importanti, anche dal punto di vista strutturale e impiantistico. Il Comune si tutela imponendo obblighi e penali, ma offre al tempo stesso l’opportunità di accedere a un’abitazione a costo abbordabile in contesti paesaggistici di pregio. I principali vantaggi risiedono in:

  • Basso costo di acquisizione rispetto al mercato
  • Possibilità di personalizzazione secondo le proprie esigenze abitative o imprenditoriali (agriricettività, B&B, attività culturali)
  • Agevolazioni fiscali applicabili
  • Rilancio del patrimonio edilizio storico
Le difficoltà incontrate possono riguardare invece il reperimento delle risorse finanziarie per ristrutturazioni complesse, i vincoli paesaggistici e la distanza dai principali centri urbani. Importante valutare con attenzione il capitolato dei lavori, le normative edilizie locali e la presenza di eventuali resti storici tutelati dalla Soprintendenza.
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