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Case ad 1 euro 2025, i Comuni (cittŕ o paesini) che le vendono e hanno emesso bandi quest'anno

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Elenco Comuni case un euro

Case ad 1 euro 2025, elenco dei Comuni che le vendono quest'anno. I requisiti principali dei bandi, la procedura per l'acquisto e alcune considerazioni

Per salvare abitazioni e immobili di alcuni comuni dall'abbandono e dal degrado è nata l'iniziativa che prevede la vendita delle case ad 1 euro nelle diverse regioni e che quest'anno viene confermata dopo diversi anni di successi più o meno veritieri

Comuni che partecipano all'iniziativa nel 2025

Il fenomeno delle case a 1 euro si è significativamente espanso negli ultimi anni. Nel 2025, numerosi borghi e piccoli centri urbani in tutta Italia hanno emesso bandi per la vendita di immobili a prezzo simbolico.

Ecco l'elenco aggiornato dei Comuni che nel 2025 offrono abitazioni a un euro, con relativo piano di ristrutturazione per il rilancio dell'immobile e del territorio:

Comuni in Sicilia

  • Salemi (Trapani)
  • Gangi (Palermo)
  • Mussomeli (Caltanissetta)
  • Sambuca di Sicilia (Agrigento)
  • Cammarata (Agrigento)
  • Castiglione di Sicilia (Catania)
  • Caltagirone (Catania)

Comuni in Sardegna

Comuni nel Centro Italia

  • Fabbriche di Vergemoli (Lucca)
  • Montieri (Grosseto)
  • Cantiano (Pesaro-Urbino)
  • Patrica (Frosinone)

Comuni nel Sud Italia

  • Taranto (quartiere Tamburi)
  • Lecce nei Marsi (L'Aquila)
  • Bisaccia (Avellino)
  • Laurenzana (Potenza)
  • Biccari (Foggia)

Requisiti e regolamenti per l'acquisto di abitazioni a prezzo simbolico

Per l'acquisto di una casa ad 1 euro è necessario e obbligatorio seguire specifiche regole previste dalle normative comunali e nazionali.

Ogni singolo Comune che aderisce a tale iniziativa, infatti, stabilisce determinate condizioni da rispettare. L'obiettivo generale e comune a tutti è che le proprietà in via di degrado vengano ristrutturate secondo un piano finalizzato alla ripresa e alla messa a nuovo dell'immobile, per valorizzare non solo l'edificio in questione, e magari rilanciarlo sul mercato, ma conferire nuovo valore anche al territorio in cui esso è ubicato.

Tra i requisiti più comuni richiesti dai bandi comunali del 2025 figurano:

  • Presentazione di un progetto di ristrutturazione entro un determinato periodo (generalmente 2-3 mesi dall'acquisto)
  • Inizio dei lavori entro un anno dall'approvazione del progetto
  • Completamento della ristrutturazione entro un periodo prestabilito (solitamente 3-5 anni)
  • Versamento di una cauzione (tra 1.000 e 5.000 euro) a garanzia dell'effettiva realizzazione dei lavori

Procedura di partecipazione ai bandi 2025

La procedura per partecipare ai bandi per le case a 1 euro nel 2025 segue generalmente questi passaggi:
  1. Consultazione del bando comunale: ogni amministrazione pubblica il proprio bando con requisiti specifici sul sito ufficiale del comune
  2. Selezione degli immobili disponibili: molti comuni mettono a disposizione un catalogo consultabile online o presso gli uffici comunali
  3. Presentazione della domanda: compilazione dei moduli necessari e invio della documentazione richiesta
  4. Valutazione delle proposte: la commissione comunale esamina le domande e i progetti di ristrutturazione
  5. Assegnazione dell'immobile: in caso di più candidati per lo stesso edificio, vengono applicati i criteri di priorità stabiliti dal bando
  6. Stipula del contratto: formalizzazione dell'acquisto davanti a un notaio
  7. Versamento della cauzione: garanzia per l'esecuzione dei lavori nei tempi stabiliti
  8. Presentazione del progetto di ristrutturazione: da sottoporre all'approvazione degli uffici tecnici comunali

Incentivi fiscali collegati alla ristrutturazione

Una delle ragioni che rendono particolarmente interessante l'acquisto di case a 1 euro nel 2025 è la possibilità di accedere a diverse agevolazioni fiscali per la ristrutturazione.

Gli acquirenti possono infatti beneficiare di:

  • Bonus ristrutturazione: detrazione fiscale del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio
  • Ecobonus: detrazioni per interventi di efficientamento energetico
  • Bonus facciate: agevolazioni per il restauro delle facciate esterne
  • Sismabonus: incentivi per interventi antisismici, particolarmente rilevanti in molte aree del territorio italiano
È importante verificare la compatibilità di questi incentivi con lo specifico progetto di ristrutturazione e consultare un professionista per massimizzare i benefici fiscali.

Vantaggi e opportunità per giovani acquirenti

L'iniziativa di vendita delle case a 1 euro rappresenta anche un incentivo per il mercato immobiliare, facilitando l'accesso alle case di proprietà ai giovani, che nel 2025 trovano non poche difficoltà per ottenere un mutuo per l'acquisto di una prima abitazione.

Nonostante il prezzo simbolico, è fondamentale considerare tutti i costi aggiuntivi. Tra le spese da sostenere per chi acquista immobili a un euro, oltre agli oneri di ristrutturazione, vi sono anche tutte le spese notarili, di registrazione e le imposte correlate al trasferimento di proprietà.

Secondo recenti stime, il costo medio di ristrutturazione per questi immobili si aggira tra i 500 e i 1.000 euro al metro quadro, a seconda delle condizioni dell'edificio e della regione in cui è situato. Un investimento che, sebbene significativo, resta comunque vantaggioso rispetto all'acquisto di un immobile già ristrutturato.

L'interesse internazionale per le case a 1 euro

Particolarmente attirati da tale iniziativa sono stati finora i cittadini stranieri, soprattutto inglesi e tedeschi, affascinati dall'idea di possedere una seconda casa in Italia a un prezzo estremamente contenuto.

Ma numerose sono state anche le richieste da parte di italiani, specialmente giovani coppie e professionisti che possono lavorare in remoto, attratti dalla possibilità di vivere in contesti più tranquilli e meno costosi rispetto alle grandi città.

Il primo paese a lanciare l'iniziativa delle residenze in vendita a un euro fu Salemi, comune siciliano in provincia di Trapani, che ha avviato questo progetto per recuperare alcune abitazioni abbandonate nel centro storico. A seguire fu Gangi, altro comune siciliano, in provincia di Palermo, che ha ottenuto notevole successo mediatico a livello internazionale.

Storie di successo e testimonianze

Numerose sono le storie di successo legate all'iniziativa delle case a 1 euro. Molti acquirenti, dopo aver completato la ristrutturazione, hanno trasformato gli immobili in residenze permanenti, seconde case per le vacanze o attività ricettive come B&B e case vacanze.

Particolarmente significativo è il caso di Sambuca di Sicilia, dove l'iniziativa ha attirato l'attenzione internazionale dopo un servizio della CNN, portando a centinaia di richieste da tutto il mondo e al completo recupero di un'intera area del centro storico.

Anche Gangi ha visto un notevole successo dell'iniziativa, con oltre 100 immobili recuperati e un incremento significativo del turismo locale, dimostrando come il progetto possa effettivamente contribuire alla rivitalizzazione economica e sociale dei piccoli centri.

Non mancano le criticià e i problemi...

Nonostante le numerose opportunità, l'acquisto di case a 1 euro comporta anche alcune criticità che è bene considerare:

  • I costi di ristrutturazione possono essere significativi e talvolta difficili da stimare con precisione prima dell'acquisto
  • Alcuni immobili potrebbero presentare problematiche strutturali non immediatamente visibili
  • La gestione a distanza dei lavori può risultare complessa, soprattutto per acquirenti stranieri
  • Le tempistiche burocratiche per ottenere i permessi necessari possono essere lunghe
È pertanto consigliabile effettuare un sopralluogo approfondito prima dell'acquisto, possibilmente accompagnati da un tecnico, e valutare attentamente tutti i costi associati all'operazione.