Case a 1 euro in Sardegna: l’elenco aggiornato dei Comuni che aderiscono all’iniziativa per ripopolare i borghi e rilanciare il territorio
Acquistare immobili al prezzo simbolico di 1 euro in Sardegna è una realtà concreta e non una fantasia irraggiungibile. Questa iniziativa, diffusa in diverse località dell'isola, risponde a precise strategie di rivitalizzazione dei piccoli centri abitati e di recupero del patrimonio immobiliare esistente.
Il programma delle case a 1 euro si sta espandendo, con diversi comuni sardi che continuano ad aderire all'iniziativa per contrastare lo spopolamento delle aree interne e valorizzare edifici storici altrimenti destinati all'abbandono.
L'iniziativa delle abitazioni a prezzo simbolico segue uno schema piuttosto uniforme in tutti i comuni partecipanti. Le amministrazioni locali pubblicano bandi pubblici che definiscono requisiti, tempistiche e modalità di partecipazione.
Gli immobili proposti sono generalmente collocati nei centri storici di piccoli paesi, spesso situati nell'entroterra sardo, lontano dalle più conosciute destinazioni turistiche costiere. Si tratta di proprietà che necessitano di interventi di ristrutturazione, aspetto che rappresenta un impegno vincolante per chi decide di acquistare.
Gli interessati devono presentare una manifestazione d'interesse seguendo le procedure stabilite dal bando comunale, consapevoli che al prezzo simbolico di acquisto si aggiungeranno necessariamente i costi per il recupero dell'immobile.
Per il 2025, diversi centri dell'isola partecipano attivamente all'iniziativa delle case a 1 euro. Tra le località che propongono questa opportunità troviamo:
Situato nell'entroterra oristanese, Montresta ha aperto il proprio bando a diverse categorie di acquirenti. Possono partecipare:
Ollolai, piccolo centro della Barbagia nella provincia di Nuoro, impone agli aggiudicatari alcuni impegni specifici da rispettare dopo l'assegnazione dell'immobile:
Il comune di Nulvi, nel Sassarese, adotta un criterio di assegnazione basato principalmente sull'ordine cronologico di presentazione delle domande. Le manifestazioni di interesse vengono valutate in base alla data di protocollo, premiando la tempestività degli interessati.
Questo approccio semplificato mira a velocizzare le procedure di assegnazione, incentivando gli acquirenti a farsi avanti rapidamente quando viene pubblicato il bando.
L'iniziativa delle case a 1 euro persegue obiettivi molteplici che vanno oltre la semplice cessione di immobili a prezzo simbolico:
La principale motivazione che spinge le amministrazioni comunali ad aderire al progetto è il tentativo di invertire il trend demografico negativo. Molti paesi dell'entroterra sardo hanno subito un progressivo abbandono negli ultimi decenni, con conseguente invecchiamento della popolazione residente.
Attirare nuovi abitanti, specialmente giovani famiglie o imprenditori, rappresenta una strategia per rivitalizzare il tessuto sociale delle comunità locali e garantire un futuro ai piccoli centri.
Gli edifici proposti sono spesso abitazioni storiche che, se non recuperate, andrebbero incontro a un inevitabile degrado strutturale. La loro ristrutturazione consente di:
L'arrivo di nuovi abitanti o attività commerciali può generare un indotto economico significativo per le piccole comunità. Gli interventi di ristrutturazione comportano:
Chi decide di cogliere l'opportunità di acquistare una casa a 1 euro in Sardegna deve essere consapevole degli impegni che questo comporta. Non si tratta semplicemente di un affare vantaggioso, ma di un progetto che richiede investimenti e rispetto di precise condizioni.
L'obbligo principale riguarda la riqualificazione dell'immobile entro tempistiche stabilite dal bando comunale. Gli acquirenti devono presentare un progetto di recupero e avviare i lavori entro pochi mesi dall'assegnazione.
La ristrutturazione deve rispettare le caratteristiche architettoniche originali dell'edificio e le normative urbanistiche locali, che spesso prevedono vincoli specifici per i centri storici.
Per assicurare il rispetto degli impegni assunti, i comuni richiedono generalmente il deposito di cauzioni o fideiussioni, come nel caso di Ollolai che prevede una polizza di 1.000 euro.
Queste garanzie vengono restituite al completamento dei lavori di ristrutturazione, ma possono essere trattenute in caso di inadempienza.
Alcuni bandi specificano le possibili destinazioni d'uso degli immobili, che possono includere:
Sebbene il prezzo di acquisto sia simbolico, è fondamentale considerare i costi effettivi che l'operazione comporta nel suo complesso.
Il principale investimento riguarda il recupero dell'immobile, che spesso si trova in condizioni di forte degrado. A seconda dello stato dell'edificio, i costi possono variare notevolmente, ma è realistico prevedere diverse migliaia di euro per interventi strutturali, impiantistica, finiture e adeguamenti normativi.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario un investimento di 20.000-50.000 euro o più per rendere abitabile una casa acquistata a 1 euro.
Vanno considerati anche i costi relativi a:
Per chi fosse interessato ad acquistare una casa ad 1 euro in Sardegna nel 2025, ecco alcuni passaggi pratici da seguire:
Il primo passo consiste nel monitorare i siti web ufficiali dei comuni interessati. Le amministrazioni pubblicano i bandi completi di tutti i dettagli relativi a:
Prima di presentare una manifestazione d'interesse, è fortemente raccomandato effettuare un sopralluogo per valutare lo stato effettivo dell'immobile e stimare i costi di ristrutturazione.
Molti comuni organizzano giornate dedicate alle visite, durante le quali è possibile essere accompagnati da personale dell'ufficio tecnico comunale per ricevere informazioni dettagliate.
Alcuni bandi richiedono la presentazione di un progetto di massima per il recupero dell'immobile, che illustri: