Quando esiste ancora la possibilit di applicare la cedolare secca sugli affitti dei negozi e degli altri immobili commerciali nel 2024: i chiarimenti
La cedolare secca sugli affitti di negozi e immobili commerciali 2024 c'è ancora? La Legge di Bilancio 2023 aveva esteso il regime della cedolare secca non solo alle locazioni di immobili addetti ad abitazioni ma anche per gli affitti di negozi e altri immobili commerciali.
La cedolare secca permetteva ai locatori di locali commerciali di assoggettare il reddito derivante dall’affitto all’imposta sostitutiva del 21%. Vediamo cosa è cambiato quest’anno.
In realtà, la legge delega sulla riforma fiscale ha previsto l’estensione della cedolare secca al 21% agli affitti commerciali e, in particolare, alle locazioni di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo ma non è rientrata in nessun decreto legislativo approvati ad oggi dal governo.
C’è comunque la volontà del governo di prorogarla con le risorse a disposizione ma resta l’incertezza di se e quando effettivamente sarà fatta.
Per quanto riguarda i negozi in particolare, la cedolare secca vale per i contratti di locazione stipulati nel 2019.
Le norme vigenti prevedono, infatti, che il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019 per gli immobili rientranti nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, possono usufruire ancora della cedolare secca.
In alternativa alla cedolare secca, per gli affitti di negozi e degli altri immobili commerciali si applica il regime ordinario dell’Irpef che prevede quest’anno tre aliquote in base ai diversi scaglioni di redditi che sono del: