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Che cosa la nuova legge su oblio oncologico approvata ufficialmente? Spiegazioni e chiarimenti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Legge su oblio oncologico

Il diritto all'oblio, in ambito oncologico, la prerogativa di non menzionare l'esperienza di malattia una volta che il trascorrere del tempo e le condizioni di salute.

Il Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge sull'oblio oncologico, un provvedimento già autorizzato dalla Camera e che ha ricevuto 139 voti favorevoli. Questo atto legislativo introduce disposizioni relative al diritto all'oblio per le persone precedentemente affette da patologie oncologiche, con l'obiettivo di prevenire discriminazioni e proteggere i loro diritti.

Il testo unificato sull'oblio oncologico stabilisce che, nei casi di procedure quali l'adozione, richiesta di mutui, pratiche bancarie, assicurative e procedure concorsuali, non è consentita la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute riguardante patologie oncologiche il cui trattamento attivo sia concluso da oltre dieci anni alla data della richiesta, senza episodi di recidiva. Esaminiamo tutte le novità:

  • Oblio oncologico 2024, cos'è la nuova legge
  • Spiegazioni e chiarimenti legge su oblio oncologico

Oblio oncologico 2024, cos'è la nuova legge

Il diritto all'oblio, in ambito oncologico, è la prerogativa di non menzionare l'esperienza di malattia una volta che il trascorrere del tempo e le condizioni di salute la rendono non più rilevante.

Questo diritto si attiva quando il rischio in eccesso associato al cancro è scomparso, con un periodo di riferimento identificato in dieci anni dal termine delle cure attive per gli adulti e cinque anni per i tumori diagnosticati prima dei 21 anni d'età, a condizione che non si verifichino episodi di recidiva. Il numero dei potenziali beneficiari di questa nuova tutela è elevato, stimato in circa un milione di persone in Italia, comprensivo di coloro che sono stati precedentemente affetti da cancro e sono ora considerati guariti.

La legge in questione attende l'emissione dei decreti attuativi, i quali delineeranno e renderanno applicabili le disposizioni legislative. In futuro, sarà necessario perfezionare ed eventualmente adattare aspetti della normativa per rispondere alle dinamiche in continua evoluzione della realtà clinica e scientifica nell'ambito oncologico.

È cruciale che una buona legge sia non solo ben formulata, ma anche conosciuta e applicata, con una particolare attenzione a informare coloro che ne sono direttamente interessati, compresi i più giovani, come indicato dal Comitato etico di Fondazione Veronesi nel documento "Dignità e giustizia oltre la malattia". Sarà altresì necessario essere pronti a valutare e potenzialmente rivalutare i limiti temporali dei dieci anni, considerando eventuali emendamenti in base alle nuove conoscenze scientifiche. Nei decreti attuativi potrebbero essere contemplate differenziazioni per le diverse patologie, e si dovrà riflettere su soluzioni adeguate per coloro che vivono con una malattia tumorale cronica, una condizione sempre più comune grazie ai progressi della ricerca scientifica, e garantirne una gestione dignitosa in linea con gli sviluppi sociali.

Spiegazioni e chiarimenti legge su oblio oncologico

La legge dal titolo "Disposizioni in materia di parità di trattamento, non discriminazione e garanzia del diritto all'oblio delle persone guarite da patologie oncologiche" rappresenta l'esito di un processo di sintesi tra diverse proposte emerse durante lunghi mesi di dibattito. Le prime firmatarie sono state Maria Elena Boschi e Patrizia Marrocco.

Elisabetta Iannelli, avvocata e Segretario generale Favo, ha espresso con grande emozione che è una giornata significativa per i malati e i guariti dal cancro. Ha evidenziato il lungo impegno delle associazioni dei malati oncologici, collaborando con istituzioni, parlamento, governo, media e società scientifiche per raggiungere questo traguardo. La nuova legge è vista come un passo importante che potrebbe portare a cambiamenti culturali, contribuendo al ritorno a una vita piena e dignitosa per milioni di persone che hanno affrontato la malattia tumorale.

Francesco Perrone, Presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica, ha sottolineato che la legge rappresenta un importante passo avanti anche per gli oncologi medici. Ha evidenziato che la normativa va oltre la sfera delle interazioni con banche e assicurazioni, estendendosi a uffici, fabbriche e altri ambienti di lavoro. In particolare, ha sottolineato che la legge non tutela solo nei rapporti finanziari, ma anche in contesti concorsuali che richiedono una valutazione di idoneità fisica, oltre che negli ambiti dei procedimenti di adozione. Questo la rende, pertanto, una legge più avanzata rispetto ad altri Stati che hanno già adottato normative simili.

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