Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Nuova legge per lavoratori malati di tumore con congedo di 24 mesi, 10 giorni in più pagati per cure, diritto smart working

di Marianna Quatraro pubblicato il
nuova legge tumore

Cosa cambia per i lavoratori affetti da tumore con l’approvazione della nuova legge 2025, cosa prevede e i reali vantaggi. I chiarimenti

Cosa prevede la nuova legge 2025 per i lavoratori che si ammalano di tumore? E’ stato approvato alla Camera, e si avvia a diventare legge ufficiale, il testo con le proposte di legge sulle disposizioni relative alla conservazione del posto di lavoro e ai permessi retribuiti per esami e cure mediche per i lavoratori affetti da malattie oncologiche. Vediamo cosa prevede nel dettaglio.

  • Aumenta il periodo di conservazione del posto di lavoro fino a 24 mesi
  • Più giorni di permessi per visite ed esami
  • Via libera al diritto allo smart working
  • Le reazioni

Aumenta il periodo di conservazione del posto di lavoro fino a 24 mesi

Secondo quanto riportato dal nuovo provvedimento, i lavoratori che si ammalano di tumore avranno diritto a conservare il posto di lavoro fino a due anni in aggiunta agli attuali 180 giorni di malattia. La misura vale sia per i dipendenti privati che pubblici.

I 24 mesi di assenza dal lavoro potranno essere sia continuativi che frazionati. Tuttavia, si tratta di un periodo che non prevede il pagamento della normale retribuzione né il riconoscimento della contribuzione e dell’anzianità di servizio

Per i lavoratori autonomi è prevista la sospensione dell’attività lavorativa svolta in via continuativa per un massimo di 300 giorni nell’anno solare. 

Più giorni di permessi per visite ed esami

Accanto all’allungamento del periodo di astensione dal lavoro, i dipendenti malati oncologici potranno usufruire di dieci ore in più l’anno di permesso retribuito per visite, esami, analisi e cure mediche frequenti, oltre a quanto già previsto dai singoli contratti nazionali di lavoro Ccnl e dalla normativa nazionale.

Inoltre, se nel settore privato, il datore di lavoro può chiedere il rimborso degli oneri all’ente previdenziale, mentre nel pubblico la P.A. provvede alla sostituzione del personale secondo quanto stabilito dalla contrattazione collettiva.

Via libera al diritto allo smart working

Dopo il periodo di assenza dal lavoro (fino a 2 anni) i malati di tumore avranno priorità di accesso allo smart working.

Le reazioni sulla nuova legge 2025 in favore dei malati di tumore e i loro diritti

Nonostante si parli di un testo che riconosce ulteriori diritti a lavoro per i malati di tumore, secondo la segretaria generale della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo), Elisabetta Iannelli, si tratta di una legge che non viene in realtà incontro alle necessità delle persone malate oncologiche.

E’ vero, infatti, che allunga il periodo di comporto, per cui il lavoratore non rischia di perdere il posto di lavoro, ma è anche vero che comunque durante questo periodo il lavoratore stesso non viene pagato, non ha i contributi ai fini pensionistici, e non può neppure svolgere altri lavori.

Si tratta di privazioni importanti che, secondo la Iannelli, devono essere corrette perché non garantiscono tutele ai soggetti interessati.

E chiede (ancora) di riconoscere un comporto lungo, indennizzato e coperto da contribuzione, nonchè l’esclusione da tale periodo dei giorni di ricovero o di day hospital per le terapie.

Leggi anche