Cosa si intende per tasso di riferimento Ester in relazione ai mutui: i chiarimenti e le spiegazioni
Che cos'è il tasso di riferimento Ester per i mutui e cosa cambia? Gli esperti comprendono bene l'importanza dell'introduzione del nuovo tasso Ester destinato a prendere il posto del ben noto Euribor.
Non tutti, però, sanno di cosa si tratta. Cerchiamo di seguito di dare una spiegazione chiara e semplice del tasso di riferimento in questione.
Il tasso Ester per i mutui è il parametro di riferimento in particolare per i mutui a tasso variabile.
L’Ester, anche noto come Estr, misura il costo per ogni banca di un finanziamento overnight non solo da altre banche ma anche da altri istituti, come le banche centrali, i fondi e altri operatori finanziari.
Ciò significa che prevede una maggiore precisione nel calcolo dei costi, che, precisiamo, vengono rilevati giornalmente.
L'Ester è, dunque, il tasso d’interesse a breve termine dell’euro e riflette il costo dei prestiti all’ingrosso in euro non garantiti con scadenza a un giorno delle banche dell’area dell’euro.
Più è alto, per esempio, questo tasso e più alto è il costo del denaro per le banche.
Ciò significa che diventa più probabile che gli istituti facciano pagare questo costo in più ai propri clienti sotto forma di maggiori tassi per i mutui.
L’Ester si basa esclusivamente sui dati statistici giornalieri riservati sulle operazioni del mercato monetario e solo sulle transazioni effettive e non sui sondaggi.
Sono quattro le banche centrali nazionali che aiutano la Bce a raccogliere i dati statistici in entrata.
Si tratta della Banca d’Italia, del Banco de España, della Deutsche Bundesbank e della Banque de France.