La bozza del decreto approvato dal Consiglio dei ministri svela i dettagli per l'accesso al bonus di 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti nel 2024.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo della delega fiscale svelando i dettagli del bonus di 100 euro, detto anche bonus epifania, destinato ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro. Mentre si attende il testo definitivo, che sarà ora esaminato dalle commissioni Finanze delle Camere, emergono i requisiti necessari per accedere a questa nuova indennità.
Il viceministro all'Economia ha evidenziato che l'introduzione del bonus mira a stimolare i consumi delle famiglie, inserendosi in un contesto di interventi più ampi per ridurre la tassazione sulle tredicesime, conformemente agli obiettivi della riforma fiscale. Approfondiamo tutti i dettagli:
In aggiunta, il bonus sarà disponibile per i lavoratori che sostengono il carico di una famiglia. In particolare, il lavoratore deve avere un coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. Il decreto estende l'agevolazione anche ai genitori single, specificando che il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico e non essere in condizioni di matrimonio o separazione, con l'aggiunta di possibili situazioni di affidamento esclusivo o adozione.
Secondo il decreto 1 maggio del governo Meloni, il pagamento dell'indennità sarà effettuato con la busta paga di gennaio 2025 e interesserà circa 1,1 milioni di famiglie. I lavoratori dovranno richiedere il bonus direttamente ai propri datori di lavoro, fornendo per iscritto tutte le informazioni necessarie per l'accredito, inclusi il codice fiscale del coniuge e dei figli.
I datori di lavoro, agendo come sostituti d’imposta, saranno responsabili per la gestione del credito, che verrà compensato con le imposte e i contributi dovuti. Alla fine dell'anno, presumibilmente fra novembre e dicembre, durante il conguaglio, verificheranno l'effettiva spettanza del bonus. In caso di erogazione indebita, saranno gli stessi a occuparsi del recupero dell'importo.
Durante l'ultimo Consiglio dei ministri è stato chiarito che il nuovo bonus di 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti sarà soggetto a ritenute fiscali, influenzando così l'importo finale a seconda dell'aliquota e delle detrazioni applicabili a ciascun dipendente. Considerando un reddito annuo massimo di 28.000 euro, si applicherà un'aliquota marginale del 23%.