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Chi fra i dipendenti statali può riscattare contributi per andare in pensione. Come fare e costi

di Marianna Quatraro pubblicato il

Anche i dipendenti statali possono sfruttare il riscatto contributivo ai fini pensionistici: cosa devono fare e le regole da rispettare

Quali dipendenti statali possono riscattare i contributi per andare in pensione? I lavoratori prossimi alla pensione devono prestare attenzione ai servizi riscattabili, che servono soprattutto per aumentare l'importo dell'assegno finale. 

Anche i dipendenti statali possono sfruttare il riscatto contributivo ai fini pensionistici, rispettando, però, determinate regole. 

  • Quali dipendenti statali possono riscattare i contributi per andare in pensione
  • La procedura per farlo
  • Quali sono i costi previsti

Quali dipendenti statali possono riscattare i contributi per andare in pensione

Come riportato nel messaggio dell’Inps n. 2802 del 2 agosto 2024, possono presentare la domanda di riscatto dei contributi a fini pensionistici i lavoratori dipendenti iscritti alla CPDEL, CPS, CPI e CPUG della Gestione Pubblica entro il termine di 90 giorni dalla data di cessazione dal servizio. 

In caso di morte del dipendente, possono richiederlo i superstiti che hanno diritto alla pensione indiretta.

Il riscatto contributivo permette di coprire, su domanda e con onere a carico del richiedente, i periodi e i servizi non coperti da alcuna contribuzione.

Inoltre, a decorrere dal 31 luglio 2010 gli assicurati cessati senza diritto alla pensione e, quindi, non più in servizio, possono presentare la domanda di riscatto oltre i termini di presentazione, che sono i seguenti:

  • per le domande di riscatto e computo di periodi o servizi ai fini pensionistici, entro novanta giorni dalla data di cessazione dal servizio/risoluzione del rapporto di lavoro;
  • per le domande di ricongiunzione dei periodi assicurativi, entro l’ultimo giorno di servizio;
  • per le domande di accredito figurativo per maternità al di fuori del rapporto di lavoro, entro l’ultimo giorno di servizio;
  • per le domande di computo dei servizi e di riscatto presentate dall’iscritto alla Gestione separata ai trattamenti dei dipendenti dello Stato (CTPS), almeno due anni prima della risoluzione del rapporto di lavoro per limiti d’età;
  • per le domande di riconoscimento del servizio militare di leva, entro novanta giorni dalla cessazione dal servizio.

La procedura per farlo

La domanda deve essere inviata esclusivamente online all'Inps attraverso il servizio dedicato 'Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa'.

In alternativa, può essere presentata contattando il numero verde Inps 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164164 (da telefono cellulare con tariffa stabilita dal proprio gestore), o rivolgendosi a Caf o Enti di patronato.

Quali sono i costi previsti

Il riscatto contributivo per i lavoratori statali può essere gratuito o anche prevedere dei costi.

Il riscatto gratuito ai fini pensionistici vale per tutti i servizi resi allo Stato e ad Enti locali prima di andare in pensione. In pratica, si può ottenere per i servizi prestati con iscrizione in più Casse gestite dall’(ex) Inpdap e le regole per il calcolo del trattamento finale sono quelle della Cassa dove il dipendente risulta iscritto alla data di cessazione. 

E' ammesso il computo gratuito anche dei servizi resi allo Stato senza ritenuta conto tesoro o dei servizi resi ad enti pubblici diversi dallo Stato per cui il lavoratore risulti stato assicurato presso l'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti invece che presso le casse pensionistiche del regime pubblico (Ex-Inpdap). 

Per altri servizi, invece, bisogna pagare per ottenere il riscatto contributivo. Si tratta, in particolari, dei seguenti casi:

  • i servizi statali non di ruolo per cui non sono stati versati i relativi contributi nell'assicurazione generale obbligatoria; 
  • i periodi di vice pretore reggente per un periodo non inferiore a sei mesi; 
  • i periodi svolti in qualità di assistente straordinario non incaricato o assistente volontario nelle università o negli istituti di istruzione superiore; 
  • il servizio di lettore di lingua e letteratura italiana presso università estere; 
  • i servizi che hanno costituito titolo per l'inquadramento nelle amministrazioni statali in qualità di dipendente di ruolo o non di ruolo;
  • i periodi di pratica e di iscrizione agli albi professionali, a condizione che il periodo di pratica o d’iscrizione sia stato richiesto come condizione necessaria per l'ammissione in servizio; 
  • il periodo prestato nelle scuole legalmente riconosciute;
  • il corso legale di studi universitari.
Il costo in questi casi si basa su una percentuale dell'ultima retribuzione percepita al momento della domanda (una sorta di sistemazione contributiva).