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Chi sono i dipendenti statali più produttivi e diligenti e i peggiori secondo nuova indagine

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Sono i dipendenti del comparto Scuola i lavoratori pubblici più diligenti. I peggiori quelli dei Ministeri e del comparto sanitario. I risultati dell’analisi

Chi sono i dipendenti statali più produttivi e diligenti? Un’analisi condotta dal Centro studi enti locali ha stilato una sorta di classifica dei dipendenti pubblici che meglio si comportano a lavoro. E i risultati sono sorprendenti. Vediamo quali sono nel dettaglio.

  • I dipendenti statali più diligenti sono quelli della Scuola
  • I peggiori sono i dipendenti dei Ministeri e del comparto sanitario

I dipendenti statali più diligenti sono quelli della Scuola

Il primo risultato che emerge dall’analisi è che i docenti, i presidi e il personale Ata sono i dipendenti pubblici più diligenti. Per loro i procedimenti disciplinari e le sanzioni gravi, come la sospensione o il licenziamento, sono in netto calo. 

Se, infatti, consideriamo gli oltre 15mila dipendenti pubblici che tra il 2018 e il 2023 sono stati destinatari di provvedimenti sanzionatori gravi, solo il 13% ha riguardato i lavoratori della scuola. 

I peggiori sono i dipendenti dei Ministeri e del comparto sanitario

Discorso decisamente diverso vale per i dipendenti dei ministeri e del comparto sanitario, che risultano i peggiori.

La maggior parte delle persone licenziate e sospese nel mondo pubblico sono, infatti, impiegati in ministeri e nel comparto sanitario. 

Entrando più nel dettaglio, il 44% dei 657 dipendenti licenziati (728) e il 33% dei 2.214 sospesi (291) appartengono a ministeri e agenzie, mentre il 28% dei licenziamenti (185) e il 30% delle sospensioni (675) riguardano dipendenti di Asl e aziende ospedaliere. Infine, nei Comuni sono stati 120 i dipendenti licenziati e 438 quelli incappati in una sospensione.

Alta è stata la percentuale dei licenziamenti registrata nei due comparti, con ben 657 dipendenti dello Stato che hanno perso il lavoro per pessima condotta professionale, e quasi la metà (ben 291, il 44%) erano in servizio presso Ministeri o Agenzie; 185 (il 28%) appartenevano ad Asl e Aziende Ospedaliere; altri 120 (il 18%) erano dipendenti comunali.

Secondo quanto emerso dall’analisi, la prima causa di licenziamento nelle Pubbliche Amministrazioni italiane (35%) sono le assenze ingiustificate dal servizio.

A seguire vi è la negligenza, l’inosservanza di disposizioni servizio, le false dichiarazioni o un comportamento scorretto verso superiori, colleghi e utenti.

Infine, tra le cause di licenziamento nel pubblico impiego compare anche l’irreperibilità per le visite fiscali. 
 

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