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Chi sono i piů potenti in Italia nel 2025? Chi decide davvero dalla politica all'economia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Le sfaccettature del potere

Chi sono i veri artefici del potere in Italia nel 2025? Le figure chiave e le diverse dimensioni del potere, dalla politica all’economia, dall’influenza mediatica alle nuove dinamiche che guidano il Paese.

Il potere nella società italiana si configura come una realtà sfaccettata e in costante mutamento. Nel 2025 le forze influenti non risiedono esclusivamente nelle istituzioni politiche ufficiali, ma si manifestano in ambiti diversi: economia, media, cultura.

L'Italia, crocevia storico tra tradizione e innovazione, è teatro di dinamiche complesse in cui il potere si esercita tramite la capacità di influenzare decisioni collettive, controllo delle risorse e orientamento dell'opinione pubblica. Una determinata azione legislativa può avere effetti diretti sulle scelte economiche e sociali, così come il management di un grande gruppo industriale condiziona il futuro di interi settori produttivi.

Chi sono i più potenti Italia è una domanda che si intreccia con lo studio dei rapporti tra politici, imprenditori, manager e figure mediatiche. Comprendere i nuovi equilibri significa analizzare sia le leadership emergenti, sia il peso dei grandi conglomerati economici e industriali, senza trascurare l'impatto della cultura e dei media.

Le sfaccettature del potere: politico, economico, mediatico e culturale

Potere politico indica la capacità di indirizzare le scelte legislative e amministrative attraverso l'esercizio di funzioni pubbliche. In Italia, il tessuto istituzionale si lega strettamente al contesto comunitario europeo: l'influenza di Bruxelles affianca e spesso condiziona le politiche pubbliche nazionali.
Potere economico riguarda i soggetti che definiscono gli indirizzi dei grandi gruppi industriali, delle banche e delle multinazionali. Essi impattano direttamente sul sistema produttivo, sulle strategie occupazionali e sulle scelte di investimento collettivo.
Potere mediatico implica il controllo o l'orientamento dell'informazione e della narrazione pubblica. Testate giornalistiche, televisioni e nuovi media digitali svolgono un ruolo chiave nella formazione delle opinioni, amplificando o ridimensionando eventi e figure.
Potere culturale risiede nella capacità di veicolare modelli, stili di vita e valori attraverso arte, moda, design e comunicazione. Leader carismatici e innovatori del tessuto culturale possono influenzare comportamenti di consumo e visione del mondo.

  • Politico: Governo, Parlamento, enti locali, figure di partito
  • Economico: Aziende, istituzioni finanziarie, holding familiari
  • Mediatico: Editori, direttori, influencer di rilievo
  • Culturale: Stilisti, designer, intellettuali

La classifica 2025: chi sono i dieci italiani più potenti

Posizione Nome Ambito
1 Giorgia Meloni Politica
2 John Elkann Industria, Media
3 Giovanni Ferrero Industria, Alimentare
4 Carlo Messina Finanza
5 Marina Berlusconi Media, Politica
6 Urbano Cairo Media, Editoria
7 Claudio Descalzi Energia
8 Matteo Salvini Politica
9 Miuccia Prada Moda, Cultura
10 Giancarlo Giorgetti Economia, Politica

Giorgia Meloni: centralità e influenza del potere esecutivo

Giorgia Meloni, figura centrale nella scena politica nel 2025, esprime un potere che va oltre la leadership di governo. La sua guida, consolidata dagli esiti elettorali, si manifesta in una capacità di mantenere coesione tra diversi alleati e di proiettarsi quale interlocutore affidabile ai tavoli europei e internazionali. L'influenza del capo del Consiglio si riflette sull'intero sistema istituzionale italiano, sia nella definizione dell'agenda politico-economica interna che nell'indirizzo delle strategie estere. Azioni significative, come la gestione della politica economica e delle grandi riforme, hanno accresciuto la sua autorevolezza.

Tra le parole chiave emergenti da questo scenario, vi è il legame tra rappresentanza politica e capacità di mediazione nazionale ed internazionale, elemento che posiziona la premier tra le personalità più influenti secondo la chiave di “Chi sono i più potenti Italia”.

John Elkann e il potere dinastico tra industria e media

John Elkann, erede della tradizione industriale Agnelli, incarna la continuità di una delle maggiori dinastie europee. Attraverso la holding Exor, gestisce aziende simbolo come Stellantis, Ferrari, Juventus e GEDI (editoria). La sua attività è caratterizzata da una visione manageriale globale, che punta su strategie finanziarie e industriali innovative. La capacità di influire simultaneamente su settori chiave quali automotive, media e sport, lo rende punto di riferimento imprescindibile.

L'intersezione tra potere economico e mediatico si fa particolarmente evidente grazie a investimenti mirati e all'adattabilità ai cambiamenti di scenario internazionale. è in questo contesto che il cognome Elkann si trasforma in sinonimo di stabilità e leadership.

Giovanni Ferrero: riservatezza e dominio nell’industria dolciaria

Giovanni Ferrero rappresenta il prototipo del potere imprenditoriale riservato. A capo della multinazionale dolciaria omonima, conduce un impero diffuso in oltre 170 paesi. La sua strategia è fondata su acquisizioni innovative e sulla volontà di mantenere una gestione familiare dell'azienda, che non è quotata in borsa. Questo permette scelte rapide e riservate, accrescendo competitività e flessibilità. Ferrero continua a primeggiare per leadership economica e discrezione: la sua posizione di maggior ricchezza non è solo un dato, ma una leva strategica nel tessuto produttivo.

Tra i fattori di influenza si evidenziano la capacità di creare valore e il costante impegno nell'innovazione, elementi chiave della sua forza nel panorama “Chi sono i più potenti Italia”.

Manager, imprenditori e outsider: il mosaico dell'élite italiana

Carlo Messina, alla guida di Intesa Sanpaolo, è esempio di leadership manageriale orientata alla crescita sostenibile dei principali istituti bancari del Paese. Attraverso una gestione responsabile, è protagonista di uno sviluppo in linea con i principali mercati europei.
Marina Berlusconi eredita dal padre la capacità di gestire conglomerati tra comunicazione e politica, mentre Urbano Cairo emerge come figura autonoma e trasversale in editoria, TV e sport.
Claudio Descalzi, amministratore di Eni, rappresenta il settore energetico: la sua conferma nei diversi governi testimonia una “resilienza” istituzionale.
Matteo Salvini, nonostante un calo elettorale, mantiene una posizione di rilievo grazie al peso del suo partito nella maggioranza. Miuccia Prada si distingue come icona culturale e imprenditrice globale nel settore moda. Giancarlo Giorgetti, noto per le sue competenze tecniche più che per la visibilità mediatica, controlla il dossier strategico del PNRR, il piano di investimenti del Next Generation EU.

La combinazione di queste figure rappresenta la pluralità del potere in Italia, tra tradizione e nuovi equilibri.

L’impatto della leadership sui mercati, sull’opinione pubblica e sulle scelte politiche

Le decisioni della leadership italiana modellano i mercati finanziari e industriali attraverso investimenti, politiche fiscali e gestione del credito. Il peso dei top manager delle principali aziende e il ruolo degli amministratori pubblici influenzano le condizioni economiche del Paese e l'afflusso di capitali internazionali. Al contempo, l'impatto mediatico delle principali figure contribuisce a formare il consenso e la percezione collettiva; attraverso la gestione di media e social, possono condizionare le agende politiche e le priorita& dei governi locali e nazionali.

I punti chiave dell'influenza attuale sul sistema Italia includono:

  • Direzione delle politiche economiche: gestione risorse strategiche e scelte di investimento pubblico-privato
  • Comunicazione pubblica: capacità di rilanciare messaggi di impatto tramite media tradizionali e digitali
  • Coordinamento internazionale: ruolo nei tavoli europei e multilaterali
  • Gestione emergenze e transizioni: risposte alle crisi settoriali (energetica, ambientale, sanitaria)