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Ci si può intestare le bollette della luce e del gas senza essere residente, proprietario o locatario? E cosa cambia?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Intestarsi le utenze senza essere reside

Intestarsi le bollette della luce e del gas senza essere residente, proprietario o locatario è possibile, ma comporta alcune complessità.

Affrontare la gestione delle utenze domestiche, come luce e gas, può diventare complesso quando non si è né residenti, né proprietari, né locatari dell'immobile in questione. La normativa italiana offre alcune possibilità per chi si trova in queste circostanze, purché si comprendano le implicazioni e si seguano le procedure da seguire:

  • È possibile intestarsi le utenze senza essere residente
  • Quali sono conseguenze e obblighi dall'intestazione della bolletta

È possibile intestarsi le utenze senza essere residente

È possibile intestarsi le bollette della luce e del gas senza essere residenti nell'immobile. In Italia, la residenza ufficiale dell'intestatario del contratto non è un requisito obbligatorio per l'intestazione delle utenze. Ci sono però alcune differenze da conoscere che riguardano principalmente i costi e le tariffe applicate.

A partire dal 2017, con l’introduzione di una nuova regolamentazione tariffaria, le differenze nei costi delle utenze tra residenti e non residenti si sono ridotte, ma non sono state eliminate del tutto. Mentre il costo per kWh di energia è ora uniforme, esistono differenze negli oneri di sistema che sono una parte consistente della bolletta.

Per i non residenti, questi oneri comprendono una quota fissa più elevata rispetto a quella applicata ai residenti. In pratica, se si decide di intestarsi un’utenza senza essere residenti, si deve essere pronti a sostenere costi fissi maggiori, che possono rendere l’opzione meno conveniente, soprattutto se i consumi di energia non sono elevati.

Per intestarsi le utenze, la procedura varia leggermente a seconda che l'utenza sia già attiva o meno. Se l’utenza è già attiva e si desidera semplicemente cambiare l'intestatario bisogna richiedere una voltura. La voltura trasferisce il contratto dal vecchio al nuovo intestatario senza interruzione del servizio. È possibile effettuare questa operazione anche se non si è residenti, a patto di avere un titolo legale che giustifichi l'occupazione dell'immobile, come un contratto di comodato d’uso gratuito o un contratto di ospitalità.

Se l’utenza è stata disattivata, sarà necessario un subentro, che riattiva il servizio. Anche in questo caso, la residenza non è un prerequisito, ma è necessario fornire una documentazione che attesti il diritto all’uso dell’immobile. L’intestazione delle utenze è possibile solo se si dispone di un titolo legale per occupare l’immobile. Senza un titolo come un contratto di affitto, un comodato d’uso o la proprietà, potrebbe essere difficile convincere il fornitore di servizi a intestare le utenze a vostro nome.

Quali sono conseguenze e obblighi dall'intestazione della bolletta

Una volta intestata l’utenza, il titolare del contratto ha la responsabilità di comunicare eventuali cambiamenti di residenza o di stato al fornitore. Ad esempio, se si decide di trasferire la residenza nell'immobile in un secondo momento bisogna informare il fornitore per modificare il contratto e beneficiare delle tariffe per residenti. Questo cambiamento non avviene in automatico e richiede una comunicazione formale al gestore dell'utenza. I fornitori di servizi possono effettuare controlli per verificare che le informazioni fornite siano accurate. In caso di discrepanze, potrebbero esserci sanzioni o modifiche retroattive delle tariffe applicate.

Oltre agli aspetti tariffari occorre considerare la gestione quotidiana delle bollette e la loro suddivisione. Se, ad esempio, si condivide l'immobile con altri inquilini o con il proprietario bisogna stabilire come verranno ripartiti i costi e assicurarsi che tutto sia documentato in modo trasparente per evitare controversie.