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Come è andato incontro di ieri per rinnovo contratto CCNL dirigenti sanitari 2022-2024, i miglioramenti in discussione e prossime

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Da aumenti di stipendi a nuove indennità a ulteriori miglioramenti: com'è andato l'incontro di ieri all'Aran per il rinnovo contrattuale dei dirigenti sanitari 2022-2024

Si è svolto ieri, mercoledì primo ottobre, il nuovo confronto presso la sede dell’Aran dedicato al rinnovo contrattuale dell’area della dirigenza sanitaria per il triennio 2022-2024 che interessa oltre 137mila professionisti, tra cui dirigenti medici, veterinari e sanitari, impegnati quotidianamente nell’assicurare servizi essenziali all’interno del Servizio sanitario nazionale. 

La trattativa prende il via dopo la firma dell’accordo per il comparto sanitario, che aveva introdotto alcuni miglioramenti economici ma aveva lasciato in sospeso questioni specifiche relative alla dirigenza che, oltre ad avere la responsabilità della gestione organizzativa e clinica nelle strutture, si trova oggi a dover affrontare nuove sfide normative e operative: dall’adattamento ai cambiamenti del quadro normativo nazionale e regionale alla necessità di garantire la sostenibilità delle prestazioni offerte ai cittadini.

Le richieste dei sindacati e delle Regioni: verso l’Atto di Indirizzo

I sindacati hanno proposto richieste sia di ordine economico che normativo e organizzativo. Ecco alcuni dei principali punti in discussione:

  • Incrementi retributivi strutturali per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione, con particolare attenzione alla valorizzazione delle specificità delle diverse tipologie dirigenziali.
  • Correzione delle criticità applicative riscontrate con il contratto precedente, soprattutto negli aspetti legati a carriere, concorsi e governance aziendale.
  • Superamento della penalizzazione fiscale in atto su alcune indennità e riconoscimento di specificità rispetto ad altri comparti della pubblica amministrazione, anche in merito a straordinari e accessori.
  • Semplificazione delle procedure di sviluppo professionale e maggiori garanzie per l’accesso a incarichi di responsabilità e progressioni di carriera.
  • Inserimento di norme a tutela del lavoro agile e della conciliazione vita-lavoro, in continuità con le innovazioni già introdotte per il restante personale sanitario.
I sindacati hanno anche proposto di contrattare in questa tornata l’aumento dell’indennità di specificità già finanziato con la precedente Manovra Finanziaria a regime dal 2026: si tratta di di circa 180 euro lordi al mese in più che rimarrebbero congelati fino al prossimo contratto

Dal lato delle Regioni, invece, è stata sottolineata l’importanza di consolidare una governance che premi il merito e favorisca il reclutamento e il mantenimento dei giovani dirigenti nel sistema pubblico.

Gli aumenti salariali e le risorse economiche in discussione

Le trattative attuali mettono al centro l’adeguamento delle retribuzioni per i dirigenti sanitari, a fronte di una domanda di allineamento agli altri comparti già oggetto di rinnovo, con particolare riferimento agli incrementi concessi a infermieri e tecnici. Le organizzazioni sindacali reclamano aumenti sostanziosi che possano coprire il gap generatosi negli ultimi cicli contrattuali e recuperare contestualmente l’impatto dell’inflazione.

Secondo le ipotesi in discussione, le risorse disponibili dovrebbero garantire incrementi tabellari medi mensili che, nelle simulazioni più recenti, potrebbero avvicinarsi a quelli già riconosciuti al restante personale sanitario (circa 172 euro medi mensili lordi). Tuttavia, si evidenziano notevoli criticità nella stima delle economie effettivamente disponibili, con i sindacati che chiedono specifici stanziamenti aggiuntivi in legge di bilancio. È inoltre richiesta una revisione anche delle indennità correlate a particolari responsabilità o all’attività in condizioni gravose.

Tipologia dirigente Aumento lordo mensile ipotizzato Quota arretrati (media)
Dirigenti sanitari Tra 155€ e 175€ 1.200–1.400€

Le principali criticità emerse durante l’incontro

Nell’ambito del confronto sono emerse numerose criticità, alcune delle quali già note e oggetto di confronto sindacale da tempo, come:

  • L’assenza di uno stanziamento specifico, considerato insufficiente quello attualmente disponibile, soprattutto a fronte dell’aumento dei carichi di lavoro e delle crescenti responsabilità di gestione.
  • La difficoltà di armonizzare la posizione dei dirigenti rispetto a quella delle altre categorie con contratti già rinnovati, rischiando di creare disparità difficilmente colmabili senza ulteriori risorse aggiuntive.
  • La lentezza nell’iter di approvazione dell’Atto di Indirizzo da parte delle Regioni, ostacolando il rapido raggiungimento di un testo condiviso.
  • Elevate aspettative dei giovani professionisti che entrano oggi nel sistema e che rischiano di non trovare motivazioni sufficienti a fronte della rigidità degli attuali meccanismi di progressione di carriera e di sviluppo delle competenze.
  • Questioni applicative irrisolte legate al precedente triennio contrattuale, con alcune realtà locali in netto ritardo nell’implementazione dei nuovi strumenti e delle nuove tutele previste.

Le prossime tappe della negoziazione e tempistiche

La negoziazione proseguirà nelle prossime settimane con una fitta agenda condivisa tra le parti. Il prossimo incontro è fissato per il 15 ottobre. Dopodicchè, secondo quanto emerso ieri, la procedura, dopo l’emanazione dell’Atto di Indirizzo, seguirà una tempistica serrata che dovrebbe portare all’approvazione definitiva del CCNL nell’arco di alcuni mesi.
  • Emanazione dell’Atto di Indirizzo da parte delle Regioni, considerato il punto di partenza imprescindibile per la fase conclusiva della trattativa.
  • Confronto sugli articoli specifici e sulle tabelle economiche, rispetto alle quali è prevista una revisione congiunta degli schemi di incremento retributivo e di avvicinamento agli standard europei.
  • Fissazione di incontri tecnici per sciogliere i nodi relativi alle specifiche professionali, alle progressioni di carriera e alle indennità di funzione.
  • Previsione di una pre-intesa nelle settimane immediatamente successive all’approvazione dell’Atto di Indirizzo, con possibilità di chiusura del testo contrattuale entro la fine dell’anno.