Goldman Sachs rimane ottimista sul futuro del mercato azionario statunitense nel prossimo decennio, pur riconoscendo la presenza di rischi a breve termine.
Le previsioni per la Borsa USA nel decennio 2025-2035, secondo le proiezioni di Goldman Sachs, indicano un periodo di crescita moderata e costante, sebbene accompagnata da rischi a breve termine, come una lieve recessione.
Le analisi di lungo periodo mostrano che Wall Street continuerà a beneficiare della politica monetaria espansiva e della crescita di settori innovativi come la tecnologia e le energie rinnovabili, consolidando così il ruolo degli Stati Uniti come motore dei mercati finanziari globali. Vediamo in questo articolo:
La Federal Reserve è attesa mantenere una politica monetaria espansiva per favorire la crescita economica, riducendo i tassi d’interesse verso il 2024 e 2025. Questo stimolo renderà più facile per le aziende accedere al credito, sostenendo gli investimenti e quindi i prezzi azionari. La Fed ha anche indicato che non escluderà interventi di politica monetaria non convenzionale se le condizioni economiche dovessero peggiorare.
Il settore tecnologico continuerà a rappresentare una delle aree più dinamiche dell’economia statunitense. In particolare, l’intelligenza artificiale (IA), la blockchain e la transizione verso energie rinnovabili saranno i driver di crescita. Goldman Sachs prevede che le aziende legate a queste tecnologie continueranno a registrare tassi di crescita elevati, spingendo l’interesse degli investitori verso l’indice Nasdaq, che potrebbe sovraperformare rispetto agli altri indici.
Le politiche globali e statunitensi volte alla decarbonizzazione e all’energia pulita accelereranno investimenti in energie rinnovabili, tecnologie per la sostenibilità e innovazioni legate alla riduzione dell'impronta carbonica. Questo settore sarà centrale per la crescita economica statunitense e, di conseguenza, per la Borsa USA. Goldman Sachs ha identificato la green economy come un’area di investimento strategico, con aziende che si occupano di tecnologie pulite e energie rinnovabili che potrebbero registrare guadagni importanti.
Goldman Sachs prevede che i buyback (riacquisti di azioni proprie da parte delle aziende) continueranno a essere uno dei motori della domanda di azioni. I buyback sono stimati a superare i 1.000 miliardi di dollari nel 2025, aiutando a sostenere i prezzi azionari anche in un contesto di possibile rallentamento economico. A questo si aggiungono le fusioni e acquisizioni (M&A), che rappresentano un altro fattore di supporto per la crescita delle azioni negli Stati Uniti.
Nonostante il quadro generale ottimistico, Goldman Sachs avverte che esistono alcuni rischi legati al breve termine, con una possibilità del 15% che gli Stati Uniti attraversino una recessione entro i primi anni del decennio. Questa recessione, se dovesse verificarsi, potrebbe essere lieve, seguita da una ripresa rapida. Un altro rischio per la stabilità dei mercati finanziari è rappresentato dalle tensioni geopolitiche e dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che potrebbero portare a un aumento della volatilità sui mercati nel periodo elettorale.
La crisi in Medio Oriente, le tensioni commerciali con la Cina e la possibilità di nuove ondate di pandemie globali rappresentano ulteriori fattori che potrebbero influenzare la Borsa USA. Goldman Sachs rimane fiduciosa che, anche in presenza di tali eventi, la solidità del mercato azionario statunitense garantirà una ripresa veloce.
L'andamento della Borsa USA nel periodo 2025-2035 avrà effetti su altri mercati globali. Le borse europee e asiatiche, in particolare, potrebbero risentire positivamente della crescita di Wall Street. La correlazione tra i mercati mondiali è forte, e una crescita sostenuta negli Stati Uniti attirerà flussi di capitale anche verso l’Eurozona e le borse emergenti, in particolare quelle di paesi come la Cina e il Brasile.
La Borsa USA è trainante e i suoi effetti si propagano anche in Europa, Italia compresa. Ma se ci dovesse essere uno slancio dell'Unione europea, le Borse del Vecchio Continente potrebbero sovraperformare quelle degli Stati Uniti.
Fari puntati anche sul Giappone che potrebbe ritornare in auge dopo circa 10 anni sottotono. E anche la Cina, dopo i problemi degli ultimi anni, potrebbero iniziare il percorso di risalita, sebbene gli analisti siano divisi sulle tempistiche. Ma in molti sembrano concordi nel prevedere una decisa predominanza in un futuro prossimo.
Anche l'India potrebbe essere una protagonista mondiale, sebbene il contesto geopolitico presenti molte incertezze.
Secondo Goldman Sachs, mentre la Borsa USA continuerà a crescere, i mercati europei potrebbero affrontare una crescita più lenta a causa delle sfide legate alla transizione energetica e alle pressioni inflazionistiche. Le borse emergenti, invece, potrebbero essere soggette a una maggiore volatilità, influenzate dai cicli economici globali e dalle politiche commerciali statunitensi. Settori come l'energia pulita e le infrastrutture tecnologiche continueranno a guidare gli investimenti globali, creando opportunità anche per le economie emergenti.