Cosa cambia per la tassazione sugli investimenti finanziaria con la nuova delega fiscale 2023-2024: chiarimenti e spiegazioni
Come cambiano le tasse e le regole su investimenti finanziari in delega fiscale 2023-2024 ufficiale? Tasse e regole previste per gli investimenti finanziari sono riportate nel Testo unico delle Imposte sui redditi (Tuir) e prevedono differenze in base a tipo di investimento ma anche investitore, se persona fisica o persona giuridica. Ma qualcosa si appresta a cambiare con la nuova delega fiscale 2023-2024. Vediamo di cosa si tratta.
Passando alla tassazione dei redditi diversi di natura finanziaria, che sono le plusvalenze o le minusvalenze realizzate a fronte di negoziazioni, cessioni o rimborsi degli investimenti finanziari, alcune sono esenti da tassazione secondo la Partecipation Exemption (PEX) per cui, limitatamente alle plusvalenze realizzate tramite cessione di azioni o quote, si applica un’esenzione pari al 95% del loro totale a patto che sussistano alcune condizioni, e rientrano negli investimenti finanziari anche azioni, obbligazioni, conti correnti, conti deposito e titoli di Stato che generano redditi da capitale (per esempio, interessi e dividendi, redditi diversi (plusvalenze o minusvalenze) e proventi da derivati (contratti il cui valore dipende da altre attività finanziarie) con tassazione al 26%.
La delega fiscale 22023-2024 ufficiale prevede la revisione delle tasse sui redditi derivanti da investimenti finanziari, oltre che dei redditi di lavoro autonomo e dipendente, redditi di impresa e redditi diversi.
Cambiano regole e tasse per i redditi di natura finanziaria, per cui la delega fiscale prevede la classificazione in un’unica categoria reddituale, includendo redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria. Con particolare riferimento ai redditi derivanti da investimenti finanziari, rientrano in due categorie, cioè redditi di capitale, che derivano dall’investimento in capitali, quali dividendi, interessi e altri proventi analoghi e redditi diversi, che derivano dalle plusvalenze derivanti da transazioni su azioni.
I primi sono tassati senza riconoscimento di spese o di perdite e secondo il criterio per cassa, mentre i secondi possono essere tassati per competenza o per cassa. Con la legge delega, cambiano le regole di determinazione dei redditi di natura finanziaria, basandosi solo sul principio di cassa, co possibilità di compensazione, comprendendo sia le perdite derivanti dalla liquidazione di società ed enti e da qualsiasi rapporto avente per oggetto l’impiego del capitale, e sia i costi e i relativi oneri inerenti.
Viene, poi, prevista anche l’ipotesi di tassazione sostitutiva di imposte sui redditi e relative addizionali applicabile ai redditi finanziari, almeno su quelli di natura finanziaria attualmente soggetti a un prelievo a monte a titolo definitivo.
La delega fiscale 2023-2024 prevede poi anche la tassazione ridotta per i redditi derivanti dagli investimenti finanziari in titoli di Stato (quali Bot e Btp) ed equiparati con aliquota del 12,5%, invece del 26%, come per gli altri strumenti finanziari.
Cambia con la delega fiscale anche il criterio di calcolo delle plusvalenze derivanti da cessione, a titolo oneroso, di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria, per cui se la proprietà viene acquistata per effetto di donazione si assume, in ogni caso, come prezzo di acquisto quello pagato dal donante, e viene prevista un'imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, anche edificabili, con possibilità di stabilire aliquote differenziate in base al periodo di possesso del bene.