I lavoratori dipendenti possono usufruire di fringe benefits anche per pagamenti di mutui e affitti di casa: cosa prevede la novitŕ e per chi vale
Quali sono i nuovi aiuti e agevolazioni per mutui casa o affitti direttamente dalla propria azienda tra i fringe benefits 2024? Non solo prestiti agevolati ai lavoratori con datori di lavoro che possono decidere di erogare ai propri dipendenti prestiti in denaro, con tassi agevolati come misura di fringe benefit, ma anche agevolazioni per mutui e affitti di casa.
La nuova Manovra Finanziaria 2023-2024 ha previsto una serie di modifiche e novità per il riconoscimento dei fringe benefits ai lavoratori e cerchiamo di seguito di chiarire cosa si prevede per mutui e affitti di case.
La nuova Manovra Finanziaria 2023-2024 ha fissato una soglia esentasse per i fringe benefits più alta per tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dai figli a carico, come deciso fino a dicembre 2023 dal Decreto Lavoro approvato lo scorso maggio.
Se, infatti, fino a dicembre vale la soglia esentasse per i fringe benefits fino a 3mila ma solo per lavoratori dipendenti con figli a carico, nel 2024 la soglia esentasse per i fringe benefits si alza per tutti passando dagli attuali 258,23 euro a mille euro per tutti i lavoratori, senza figli e a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico.
Come stabilito nella nuova Manovra Finanziaria i fringe benefits fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli e fino a 1.000 euro per tutti gli altri lavoratori potranno valere nel 2024 anche per il pagamento dell'affitto e degli interessi sui mutui relativi alla prima casa, ampliando così l'applicazione dell'agevolazione che i datori di lavoro possono riconoscere ai propri dipendenti.
Dunque, i fringe benefits fino a mille e 2.000 euro possono essere riconosciuti dai datori di lavoro anche per il pagamento dell’affitto e degli interessi sul mutuo per la prima casa ma solo per il 2024 (per quanto al momento stabilito).
Secondo quanto stabilito dalla Manovra Finanziaria 2023-2024, il riconoscimento dei fringe benefits in busta paga fino a 2mila euro non sarà obbligatorio, ma a discrezione del datore di lavoro che può quindi decidere se, in quale misura e a quali dipendenti riconoscere i fringe benefit in base ai nuovi limiti stabniliti dal primo gennaio al 31 dicembre 2024.