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Come cambiare i regali che non sono piaciuti? Il diritto dei consumatori senza doverli vendere o riciclare

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i diritti dei consumatori che ricevono regali indesiderati o mal funzionanti e cosa possono fare: i chiarimenti

Quali sono i diritti dei consumatori sul cambio dei regali non piaciuti? Capita, e non di rado, di ricevere a Natali doni indesiderati, o che non vanno bene, o che risultano danneggiati, e di volerli cambiare. A volte si decide di venderli o, ancor meglio, riciclarli.

I consumatori che hanno intenzione di cambiare i regali ricevuti e non piaciuti hanno una serie di diritti garantiti. Vediamo quali sono.

  • Quali sono i diritti dei consumatori che ricevono regali indesiderati o difettati e vogliono cambiarli
  • E cosa fare con i regali acquistati online 

Quali sono i diritti dei consumatori che vogliono cambiare i regali ricevuti

Quando si ricevono dei regali indesiderati o mal funzionanti è possibile cambiarli, o chiederne la riparazione o, altrimenti, il rimborso.

Se, infatti, il regalo non è conforme a quanto pubblicizzato o garantito al momento dell’acquisto, il consumatore ha diritto a riavere indietro il valore della spesa, secondo quanto spiegato dall’Aduc (Associazione Utenti e Consumatori).

In questo vaso, vale, infatti, la Garanzia legale del venditore che deve riparare o sostituire il bene entro i tempi stabiliti, altrimenti si ha diritto alla restituzione dei soldi. Precisiamo che la garanzia ha la validità di 2 anni, ma il difetto deve essere segnalato al venditore entro due mesi dalla scoperta. 


In caso di regalo indesiderato in alcuni casi si può esercitare il diritto di recesso. Per gli acquisti in negozio fisico, la legge, in realtà, non lo prevede, a meno che non sia stato deciso al momento dell’acquisto, ma la certezza è che entro un periodo fissato, solitamente di 30 giorni, se un regalo non va bene o si vuole cambiare semplicemente perché non piace, si può riportare nel negozio in cui l’acquisto è stato effettuato.

Bisogna, però, sempre conservare lo scontrino o la relativa ricevuta fiscale. E il venditore non può rifiutarsi di effettuare il cambio. 

Se c’è chi i regali li cambia, procedendo ad un acquisto più gradito, c’è anche chi i regali li ricicla

Secondo una recente ricerca del Centro Studi di Confcooperative, una persona su due, circa 28 milioni di persone, ricicla i doni poco graditi ricevuti a Natale. 

Si tratta di una tendenza che si è molto consolidata negli ultimi anni. 

Tra i regali più riciclati vi sono i generi alimentari per il 45%, come vini, spumanti, salumi e formaggi), seguiti al 26% sciarpe, guanti, cappelli, calzini, pelletteria, cosmetici e creme, al 20% libri e agende e al 9% i giocattoli. 

E cosa fare con i regali acquistati online 

Per i regali acquistati online, il periodo di recesso è di 14 giorni e inizia il giorno in cui il prodotto viene consegnato a chi lo ha acquistato.

Gli eventuali rimborsi vengono normalmente effettuati sulla carta di pagamento dell’acquirente e gli eventuali cambi vengono consegnati al suo indirizzo. 

Se il prodotto non presenta alcun difetto, il venditore non è obbligato per legge a cambiare il regalo o a rimborsarlo. Tuttavia, se insieme al regalo viene consegnata una ricevuta, si può restituire il regalo e sostituirlo con un altro. 

L’unica condizione da soddisfare è quella di rispettare i termini e le condizioni riportate sulla ricevuta. Precisiamo che in questi casi, le spese di spedizione, sono a carico del venditore.