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Che cosa sono le lettere di compliance delle Agenzie delle Entrate? Spiegazione ed esempi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Lettere di compliance Agenzia delle entr

L'Agenzia delle entrate comunica ai contribuenti inadempienti le lettere di compliance, contenenti segnalazioni relative a irregolaritŕ individuate nelle dichiarazioni dei redditi.

Nella strategia annunciata dall'Agenzia delle entrate e dal Ministero dell'Economia per il contrasto all'evasione fiscale tra il 2024 e il 2030 ci sono le lettere di compliance.

Con l'obiettivo di promuovere una più stretta collaborazione tra l'Agenzia delle entrate e i contribuenti, il fisco ha infatti istituito una serie di iniziative di compliance, tra cui l'invio di comunicazioni volte a sollecitare le persone fisiche a verificare l'esattezza dei dati reddituali dichiarati nelle dichiarazioni dei redditi. Vediamo di cosa si tratta:

  • Lettere di compliance dell'Agenzia delle entrate, cosa sono
  • Spiegazione ed esempi delle lettere di compliance

Lettere di compliance dell'Agenzia delle entrate, cosa sono

L'Agenzia delle entrate comunica ai contribuenti inadempienti le lettere di compliance, contenenti segnalazioni relative a irregolarità individuate nelle loro dichiarazioni dei redditi, concernenti omissioni o discrepanze rilevate tramite il confronto tra i dati dichiarati e quelli disponibili all'interno delle banche dati dell'Agenzia. Queste comunicazioni non sono atti autonomamente impugnabili poiché non rientrano tra gli atti impositivi emessi dall'Agenzia stessa. Eventuali contestazioni non suffragate da documentazione fornita dal contribuente possono essere sollevate durante le fasi del procedimento accertativo.

Le lettere di compliance hanno lo scopo di consentire al destinatario di regolarizzare le irregolarità o le omissioni mediante il ravvedimento operoso prima della notifica di un avviso di accertamento da parte dell'Agenzia. In caso contrario, se il contribuente contesta la correttezza dei dati dichiarati, può comunicarlo alle Entrate fornendo eventuali elementi e documenti di cui quest'ultima non era a conoscenza.

Le informazioni utilizzate dall'Agenzia delle entrate derivano dal confronto tra i dati forniti dai contribuenti soggetti passivi Iva e dai loro clienti soggetti passivi Iva, nonché dai dati fiscali delle fatture elettroniche scambiate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. Questa analisi evidenzia eventuali omissioni totali o parziali nella dichiarazione del volume d'affari relativo al periodo di imposta 2018, riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi del 2019 e nei dati in possesso dell'Agenzia.

Il fisco mette a disposizione queste informazioni per permettere al contribuente di fornire elementi, fatti e circostanze non noti, ma capaci di giustificare le presunte irregolarità.

Spiegazione ed esempi delle lettere di compliance

Le lettere di compliance includono una serie di informazioni ovvero il codice fiscale, la denominazione, il cognome e il nome del contribuente; il numero identificativo della comunicazione e l'anno d'imposta; il codice atto; il totale delle operazioni imponibili comunicate dai clienti soggetti passivi Iva e quelle effettuate nei confronti dei consumatori finali comunicate dal contribuente stesso; il totale delle operazioni imponibili relative alle fatture elettroniche inviate; le modalità per consultare i dettagli informativi relativi all'anomalia riscontrata.

L'Agenzia delle entrate invia questa comunicazione, contenente tutte le informazioni al domicilio digitale dei singoli contribuenti. Nei casi in cui non sia disponibile un domicilio digitale, l'invio viene effettuato per posta ordinaria. La stessa comunicazione e le relative informazioni dettagliate sono accessibili al contribuente tramite l'area riservata del portale informatico dell'Agenzia delle entrate chiamato cassetto fiscale e l'interfaccia web Fatture e Corrispettivi.

Qui sono disponibili i seguenti dati: il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione Iva per il periodo d'imposta oggetto della comunicazione, in cui le operazioni attive sono parzialmente o totalmente omesse; la somma complessiva delle operazioni riportate nei righi VE24, colonna 1 (Totale imponibile), VE37, colonna 1 (Operazioni effettuate nell'anno ma con imposta esigibile in anni successivi), e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell'anno oggetto della comunicazione); l'importo complessivo delle operazioni imponibili relative alle cessioni di beni e prestazioni di servizi comunicate dai clienti soggetti passivi Iva; l'importo delle operazioni imponibili relative alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei consumatori finali, comunicate dal contribuente stesso

E poi: l'ammontare delle operazioni imponibili contenute nelle fatture elettroniche trasmesse; l'ammontare delle operazioni attive imponibili non riportate nel modello di dichiarazione; i dati identificativi dei clienti soggetti passivi Iva; i dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente; l'ammontare delle operazioni imponibili comunicate da ciascun cliente soggetto passivo Iva; l'ammontare delle operazioni imponibili comunicate dal contribuente per ciascun consumatore finale; l'ammontare delle operazioni imponibili contenute nelle fatture elettroniche emesse nei confronti dei clienti.

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