Il blocco diesel Euro 5 coinvolgerà inizialmente le quattro regioni più industrializzate del Paese: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto.
Dal primo ottobre 2025 parte delle Regioni del Nord Italia attiveranno un nuovo blocco della circolazione per le auto diesel Euro 5, che andrà a colpire milioni di cittadini ancora in possesso di questi veicoli immatricolati tra il 2009 e il 2014. Il provvedimento rientra nelle misure di contrasto all'inquinamento atmosferico stabilite nel quadro del Piano Aria e del protocollo interregionale Padano. Ma esiste un'alternativa per continuare a circolare, anche nei giorni feriali, senza incorrere in sanzioni: si chiama Move-In ed è una soluzione tecnologica che consente di superare i limiti ambientali attraverso un sistema di tracciamento chilometrico:
In Lombardia le limitazioni saranno attive dalle 7.30 alle 19.30 nei Comuni di fascia 1 e in quelli con popolazione superiore a 30.000 abitanti. In Piemonte la finestra di blocco sarà valida dalle 8.30 alle 18.30 nei giorni feriali e per tutta la durata della stagione invernale. L'Emilia-Romagna applicherà criteri simili con orari sovrapponibili nelle aree metropolitane. In Veneto si utilizzerà un sistema a semaforo ambientale che varierà le restrizioni in base al livello di inquinamento rilevato nei giorni precedenti.
Le nuove limitazioni non riguarderanno le auto Euro 6, i veicoli ibridi, elettrici e alimentati a Gpl o metano. Sono escluse anche le categorie professionali con esigenze certificate, come operatori sanitari, trasportatori, disabili e soggetti con reddito Isee inferiore a una determinata soglia. Ma per tutti gli altri l'unica soluzione per continuare a utilizzare la propria auto Euro 5 resta l'adesione volontaria al sistema Move-In.
Il programma Move-In nasce con l'intento di premiare i comportamenti virtuosi degli automobilisti e di spostare l'attenzione dal concetto rigido di divieto di circolazione a quello, più flessibile, di gestione intelligente della mobilità. Al posto di un divieto assoluto, il cittadino che aderisce al servizio può continuare a circolare nel rispetto di un tetto massimo di chilometri annuali, monitorati grazie a una scatola nera installata sull'auto.
Per attivare il servizio bisogna accedere al portale online della propria regione di residenza. Una volta effettuata la registrazione, si potrà scegliere uno dei fornitori telematici autorizzati per l'installazione del dispositivo Gps. L'installazione ha un costo iniziale contenuto, intorno ai 30-50 euro, e una quota annuale per la manutenzione del servizio, che si aggira sui 20 euro. Dopo il montaggio l'automobilista può controllare in tempo reale, tramite app o web, i chilometri residui disponibili, la cronologia dei percorsi e l'eventuale scadenza del contratto.
I limiti sono stabiliti in base alla classe ambientale del veicolo. Per i diesel Euro 5, il tetto massimo annuo è di circa 10.000 chilometri, ma varia da regione a regione. Il conteggio è riferito ai chilometri percorsi all'interno delle aree soggette a restrizione e negli orari indicati dai provvedimenti locali. Fuori da queste zone, il veicolo può circolare senza incidere sul contatore Move-In. Quando il limite viene superato, l'auto torna automaticamente soggetta al blocco con rischio di sanzioni amministrative fino a 338 euro.