Come cambiano gli importi delle pensioni di giugno tra imposte, trattenute, recupero di bonus e nuovi aumenti per alcuni pensionati
Le pensioni del mese di giugno 2025 vengono pagate con qualche giorno di ritardo rispetto al solito a causa dei due giorni festivi il primo giugno, che è domenica, e il giorno 2, la Festa della Repubblica.
Gli accrediti e i pagamenti si ricevono, dunque, a partire da lunedì 3 giugno e, per chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, il pagamento viene effettuato secondo un determinato calendario in base all’iniziale del cognome (A-B: martedì 3 giugno; C-D: mercoledì 4 giugno; E-K: giovedì 5 giugno; L-O: venerdì 6 giugno; P-R: sabato 7 giugno solo mattina; S-Z: lunedì 9 giugno).
Per alcuni pensionati l'assegno di giugno sarà leggermente più basso a causa del recupero del bonus bollette 2022 non dovuto.
Dopo aver effettuato una serie di controlli, l'Inps ha comunicato che da giugno inizia a recuperare il bonus bollette da 200 e 150 euro indebitamente percepito da chi non ne aveva i requisiti. Le trattenute saranno di 50 euro al mese fino al totale recupero dell'importo.
La comunicazione relativa alla cifra da rimborsare sono state spedite tramite la Piattaforma Send, il sistema ufficiale per le interazioni digitali della pubblica amministrazione.
Se per alcuni pensionati gli assegni di giugno sono più bassi, per altri i cedolini delle pensioni risultano più alti. I pensionati a basso reddito si preparano a ricevere, infatti, le maggiorazioni sociali aumentate da 136,44 euro a 144,44 euro, che portano il trattamento minimo mensile a 747,84 euro.
Per ricevere la maggiorazione piena bisogna soddisfare i requisiti reddituali previsti che sono di 9.721,92 euro di reddito personale annuo massimo e di 16.724,89 euro di reddito coniugale complessivo.