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Come disdire un abbonamento che si rinnova in automatico grazie alle nuove regole del Decreto Concorrenza

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le nuove regole al via grazie al Decreto concorrenza che permettono la disdetta di un abbonamento che si rinnova automaticamente: ecco cosa fare

Negli ultimi anni l’uso di contratti con rinnovo automatico è diventato sempre più diffuso, sia per servizi digitali sia per forniture domestiche. Questa modalità offre praticità, ma può anche generare situazioni di incertezza e svantaggio in assenza di un’informazione chiara sulle modalità di disdetta e sulle variazioni contrattuali.

Con l’entrata in vigore delle nuove regole del cosiddetto Decreto Concorrenza, è stata rafforzata la protezione degli utenti, introducendo specifici obblighi per le imprese in tema di trasparenza e diritto di recesso.

Obbligo di preavviso: come, quando e perché deve arrivare l’avviso prima del rinnovo

L’avviso relativo al rinnovo automatico di un abbonamento rappresenta una garanzia essenziale per l’utente. Secondo le nuove disposizioni legislative, il fornitore è tenuto a comunicare al cliente la scadenza imminente e le condizioni per il rinnovo almeno 30 giorni prima della data di rinnovo automatico.

L’avviso si configura come requisito imprescindibile per la validità del rinnovo stesso; in sua assenza, l’utente ha facoltà di opporsi anche successivamente all’effettiva attivazione della nuova mensilità o annualità.

L'avviso deve essere trasmesso su "supporto durevole", per cui sono valide forme quali email, raccomandata A/R o PEC, capaci di garantire la prova di avvenuta comunicazione. La scelta della modalità è spesso rimessa alla preferenza espressa dall’utente all’atto di sottoscrizione del contratto.

  • Email o PEC (Posta Elettronica Certificata), tracciabili e ammesse dalla normativa per assicurare la prova della ricezione.
  • Lettera raccomandata A/R, utilizzata in particolare nei contratti relativi a forniture domestiche tradizionali.
In caso di variazioni economiche o di servizio, l’avviso dev’essere non solo tempestivo ma anche chiaro, riportando con esattezza le nuove condizioni proposte, la data di decorrenza e le eventuali modalità per sfruttare il diritto di recesso.

La mancata osservanza di questo obbligo di preavviso legittima il consumatore a richiedere l’annullamento del rinnovo non voluto e ad avvalersi di ulteriori tutele previste dal Codice del Consumo. Si tratta di una forma di tutela che rafforza il potere contrattuale del cliente e contribuisce a un mercato maggiormente trasparente ed equilibrato.

Modifica unilaterale del contratto: diritti e doveri secondo il Decreto Concorrenza

Secondo il Decreto Concorrenza e la relativa normativa, le aziende che forniscono servizi tramite abbonamento possono proporre modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, inclusi gli aspetti economici.

In particolare, la comunicazione di qualsiasi cambiamento deve essere inviata almeno 90 giorni prima della sua entrata in vigore, specificando in modo dettagliato contenuto, motivazioni e modalità di esercizio del diritto di recesso.

Elemento della comunicazione Dettaglio richiesto
Contenuto delle modifiche Esplicitazione chiara e comprensibile
Conseguenze Impatto diretto sul profilo economico e sui servizi offerti
Decorrenza Data precisa dell’applicazione delle variazioni
Modalità di recesso Informazioni sulle procedure attivabili dall’utente
Supporto durevole Comunicazione separata da materiali promozionali e inviata con oggetto specifico

Se il cliente non intende accettare le nuove condizioni, può esercitare il diritto di recesso senza penali né costi di chiusura. È importante sottolineare che, in caso di abbonamento collegato a servizi accessori (es. rate di prodotti inclusi), l’utente può scegliere di proseguire i pagamenti residuali alle condizioni preesistenti.

Come esercitare il diritto di recesso: procedure e strumenti pratici

Il diritto di recesso consente all’utente, in presenza di rinnovo automatico dell'abbonamento non desiderato o di modifica unilaterale, di chiudere il rapporto contrattuale senza sostenere costi aggiuntivi. Le modalità di esercizio sono regolamentate dalle condizioni specificate nella comunicazione di rinnovo, ma, in generale, prevedono l'uso di:

  • Raccomandata A/R: mezzo ufficiale e documentabile, soprattutto nei servizi domestici tradizionali.
  • Email o PEC: strumenti particolarmente indicati per servizi digitali o forniture che prevedono comunicazioni telematiche.
Di regola, il termine entro il quale inviare la richiesta è di 30 giorni dal ricevimento della proposta di modifica unilaterale o dell’avviso di rinnovo. 

L’esercizio del recesso o la disdetta dell'abbonamento automatico secondo le nuove regole del Decreto Concorrenza sono garantiti anche se ci sono contratti accessori collegati, permettendo il prosieguo dei pagamenti rateizzati senza il vincolo dei servizi principali. 

Sanzioni e tutele in caso di mancato rispetto delle nuove regole

Il mancato rispetto degli obblighi imposti dal Decreto Concorrenza in materia di abbonamenti a rinnovo automatico comporta una serie di conseguenze per l’azienda responsabile. Le sanzioni previste sono:

  • Sanzioni amministrative: l’AGCM può irrogare multe variabili per importo in relazione alla gravità della violazione commessa, con particolare attenzione ai casi recidivi o sistematici.
  • Indennizzi automatici: in alcune ipotesi previste dal Codice Civile, il consumatore potrebbe aver diritto a somme fisse (ad esempio, 30 euro per il mancato rispetto dei termini di preavviso nei contratti di utenze domestiche).
  • Rimedi specifici: l’utente può richiedere l’annullamento del rinnovo non autorizzato o la cessazione della variazione contrattuale non comunicata secondo le modalità prescritte.
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