Passa dalla Politica agricola comune (PAC) l'iniziativa che punta a incentivare la biodiversità e supportare gli agricoltori attraverso un bonus annuale di 500 euro per ettaro di terreno. Questo incentivo, conosciuto come Ecoschema 5, è destinato specificamente agli imprenditori agricoli che contribuiscono alla conservazione delle api mediante la coltivazione di specie vegetali che attraggono questi preziosi insetti impollinatori.
L'introduzione di questa misura si inserisce in un contesto di crescente consapevolezza ambientale e riconoscimento del ruolo fondamentale che le api giocano nel sostegno alla biodiversità e alla produzione agricola. Purtroppo, negli ultimi anni l'uso eccessivo di pesticidi e i cambiamenti climatici hanno portato a un drastico calo delle popolazioni di api, mettendo a rischio l'intero ecosistema agricolo.
Con l'offerta di questo significativo contributo economico, la PAC mira a stimolare pratiche agricole più sostenibili e amiche degli impollinatori e, di conseguenza, a salvaguardare l'intero settore agricolo per le generazioni future.
Come funziona il Bonus Agricoltura 2025 di 500 euro
Il bonus agricoltura 2025 è accessibile a tutti gli agricoltori senza distinzione sulla dimensione dei terreni, rendendolo particolarmente vantaggioso anche per i piccoli produttori. L'obiettivo principale è incentivare la coltivazione di piante specifiche, note per la loro capacità di attrarre api e altri impollinatori, essenziali per la fecondazione delle colture e la salute degli ecosistemi.
Questo importante incentivo è parte dell'Ecoschema 5 intitolato "Misure specifiche per gli impollinatori", una strategia integrata creata dalla PAC per sostenere e proteggere questi insetti vitali di fronte alla crisi ecologica che ne sta decimando le popolazioni.
Tipologie di terreni ammessi e importi previsti
Il contributo economico si differenzia in base alla tipologia di terreno:
- 500 euro l'anno per ettaro per i terreni seminativi
- 250 euro l'anno per ettaro per le colture arboree (come vigneti, oliveti e frutteti)
Questi importi vengono ulteriormente
incrementati del 20% nel caso in cui le aziende si trovino in aree Natura 2000 o in Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN), raggiungendo rispettivamente 600 e 300 euro per ettaro.
Il contributo può essere particolarmente utile per gli agricoltori che operano in aree poco produttive, dove è tradizionalmente difficile generare un reddito adeguato. Con questa misura, la PAC mira anche a fornire un'entrata supplementare per compensare gli oneri di una gestione più sostenibile dell'ambiente.
Le piante mellifere da coltivare
Per ottenere il contributo è necessario che nei terreni siano presenti specifiche specie di piante mellifere, in grado di attrarre le api. Queste devono essere seminate in combinazioni diverse (miscuglio) per creare un ambiente ideale per gli impollinatori. Tra le specie ammesse figurano:
- Ambretta
- Asfodelo
- Busnaga
- Calcatreppolo
- Chiorchiolino
- Erba Strega
- Facelia
- Falsa Ortica
- Ferrocavallo
- Ferula
- Fiordalisio
- Liniola
- Mascarenna
- Mentuccia
- Radichella
- Repetella
- Rughetta selvatica
- Scarlina
- Siderite
- Sparviere
- Spina Janca
- Trifoglino
- Viperina azzurra
Da quest'anno, secondo le più recenti disposizioni, sarà necessario utilizzare sementi certificate, i cui cartellini dovranno essere allegati in copia alla domanda di contributo. Non saranno più ammesse erbe spontanee per l'accesso agli incentivi.
Benefici ambientali e agronomici del bonus api
Oltre al sostegno diretto alle api, questo schema di incentivi promuove pratiche agricole che contribuiscono alla gestione sostenibile delle risorse idriche e del suolo. Le piante mellifere selezionate aiutano significativamente a:
- Migliorare l'assorbimento dell'acqua nel terreno, riducendo il deflusso idrico superficiale
- Ridurre l'erosione del suolo grazie all'effetto protettivo sulla superficie
- Incrementare la stabilità del terreno attraverso i sistemi radicali
- Mitigare gli effetti delle piogge intense, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici
- Ridurre la lisciviazione dei nutrienti, in particolare dell'azoto
- Aumentare l'apporto di sostanza organica nel suolo, riducendo l'emissione di CO2
Questo approccio multifunzionale rafforza l'intero ecosistema agricolo, creando un ambiente più resiliente e produttivo per il futuro dell'agricoltura italiana ed europea.
Requisiti e obblighi per accedere al bonus agricoltura 2025
Per poter ottenere il bonus agricoltura di 500 euro per ettaro, gli agricoltori devono rispettare una serie di requisiti e impegni specifici, che variano leggermente a seconda che si tratti di terreni seminativi o di colture arboree.
Requisiti per i terreni seminativi
Per i terreni seminativi, l'agricoltore deve impegnarsi a:
- Mantenere una copertura dedicata con piante di interesse apistico su una superficie minima di 0,25 ettari contigui
- Garantire una larghezza minima di 20 metri per le aree coltivate
- Rispettare una distanza da 3 a 5 metri (fascia di rispetto) da colture limitrofe dove si possono utilizzare prodotti fitosanitari
- Assicurare che la copertura vegetale sia presente su almeno il 70% della superficie oggetto di impegno
- Non effettuare operazioni di sfalcio o trinciatura delle piante durante tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura
Requisiti per le colture arboree
Per quanto riguarda i terreni con colture arboree (come vigneti, oliveti e frutteti), gli impegni prevedono:
- Mantenere nell'interfila o all'esterno della proiezione verticale della chioma una copertura con piante di interesse apistico
- Garantire che le essenze costituiscano un miscuglio di specie
- Assicurare la copertura vegetale su almeno il 70% della superficie
- Non sfalciare o trinciare la copertura per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura
Divieti e limitazioni per tutti i tipi di terreno
Per entrambe le tipologie di terreno, sono previsti i seguenti divieti:
- No a pesticidi e diserbanti fino al completamento della fioritura
- No all'utilizzo di diserbanti chimici in qualsiasi momento
- Il controllo delle erbe infestanti non di interesse apistico deve essere esclusivamente meccanico o manuale
È importante sottolineare che per la semina non è necessario che le piante nettarifere siano già in terreno al 1° marzo. La semina deve essere effettuata in un momento tale da garantire che la germinazione e il completamento della fioritura avvengano entro il periodo che va dal 1° marzo al 30 settembre 2025. Dopo il 30 settembre, le piante di interesse apistico possono essere interrate.
Tempistiche e procedura di domanda per il bonus agricoltura
È necessario seguire una precisa procedura, rispettando le scadenze stabilite dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA).
Scadenze per la presentazione della domanda
La domanda unificata per tutti gli interventi a superficie e a capo della Politica Agricola Comune per la campagna 2025 deve essere presentata entro il 15 maggio 2025, come stabilito dalla Circolare AGEA 26280 del 31 marzo 2025. La domanda deve essere immessa nel sistema attraverso il SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale).
Sebbene negli anni precedenti siano state concesse proroghe, non è garantito che questo avvenga anche per il 2025, pertanto è consigliabile rispettare la scadenza originale.
Documenti e requisiti necessari
Per presentare correttamente la domanda è necessario:
- Rispettare gli adempimenti previsti per il Quaderno di campagna dell'agricoltore
- A partire dal 2025, allegare una copia dei cartellini delle sementi certificate utilizzate
- Documentare la dimensione e la posizione delle aree destinate alle colture mellifere
Dove e come presentare la domanda
I contributi della PAC sono gestiti direttamente da AGEA. La domanda può essere presentata in diversi modi:
- Direttamente presso gli uffici AGEA nelle Regioni che hanno attivato tali uffici
- Attraverso gli uffici territoriali AGEA
- Con l'assistenza dei CAA (Centri di Assistenza Agricola)
I pagamenti per i contributi approvati iniziano generalmente nel mese di ottobre dello stesso anno.
Novità 2025 per l'Ecoschema 5 e il bonus agricoltura
Il 2025 porta con sé importanti aggiornamenti per l'Ecoschema 5 dedicato agli impollinatori. La PAC ha introdotto alcune modifiche significative che gli agricoltori devono conoscere prima di presentare la domanda per il bonus.
I due livelli dell'Ecoschema 5 dal 2025
A partire dalla campagna 2025, sono previsti due distinti livelli di partecipazione all'Ecoschema 5:
- Livello 1: prevede la destinazione del 4% dei seminativi aziendali a superfici improduttive, compresi i terreni lasciati a riposo.
- Livello 2: richiede il mantenimento di una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere) a perdere, seminate nelle superfici con colture arboree o a seminativo.
Obbligo di sementi certificate
Una delle novità più rilevanti del 2025 riguarda l'uso obbligatorio di sementi certificate per le colture mellifere. L'agricoltore deve ora impegnarsi a utilizzare esclusivamente queste sementi, i cui cartellini devono essere allegati in copia alla domanda di contributo.
Non sono più ammessi contributi per erbe spontanee, come invece era possibile negli anni precedenti.
Ulteriori contributi e cumulabilità
È importante sottolineare che il bonus agricoltura può essere richiesto anche in abbinamento ad altre colture, come ad esempio l'uliveto, permettendo agli agricoltori di accedere contemporaneamente a più bonus per la propria impresa agricola.
Oltre ai contributi diretti della PAC, a livello locale possono essere disponibili ulteriori misure di sostegno e finanziamenti a fondo perduto per cascine e fattorie agricole, che sono normalmente cumulabili con l'Ecoschema 5. Tra queste misure aggiuntive possono figurare:
- Corsi di formazione per apicoltori
- Misure di sostegno al ripopolamento delle api
- Assistenza tecnica agli apicoltori e alle loro associazioni di categoria
- Contributi per l'acquisto di sciami e attrezzature apistiche
Il contributo dell'UE al finanziamento dei programmi nazionali per l'apicoltura è pari al 50% delle spese sostenute dagli Stati membri per tali iniziative.
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