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Come funziona il blocco dei siti web e contenuti in automatico sui cellulari dei minorenni in base normativa 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il

Secondo l'Autorità Garante delle Comunicazioni, alcune compagnie di telefonia non offrono un adeguato sistema di parental control oppure lo propongono solo a pagamento.

Entro un mese, a partire dal 21 novembre 2023, verranno implementate restrizioni sul web per garantire una maggiore sicurezza per genitori e insegnanti. Le ragazze e i ragazzi minorenni non avranno la possibilità di navigare liberamente su Internet attraverso i loro smartphone. Le schede SIM dei dispositivi mobili intestati ai minori non avranno più accesso ai contenuti inappropriati, specialmente quando le offerte di connettività sono specificamente dedicate a un pubblico di minori.

Questa iniziativa è stata promossa dal Garante delle Comunicazioni. La delibera 9 del 2023 identifica 8 categorie di siti web potenzialmente pericolosi per i minori che richiedono che l'accesso a queste risorse sia vietato. Vediamo tutti i dettagli:

  • Blocco dei siti web per i minorenni, come funziona il nuovo servizio
  • Quali sono i costi del blocco dei siti web e contenuti in automatico

Blocco dei siti web per i minorenni, come funziona il nuovo servizio

Secondo l'Autorità Garante delle Comunicazioni, alcune compagnie di telefonia non offrono un adeguato sistema di parental control oppure lo propongono solo a pagamento, violando così le normative vigenti dal 2020. Un problema riscontrato è legato al fatto che, in alcune situazioni, spettava alle famiglie attivare manualmente le restrizioni, e in caso di omissione, tali limitazioni non entravano in vigore. L'ampiezza delle restrizioni variava a seconda dell'operatore telefonico.

Ora l'accesso ai siti e ai contenuti potenzialmente dannosi verrà bloccato automaticamente per i minori che risultano essere i titolari della scheda SIM, senza richiedere alcuna azione da parte del giovane utente, di un genitore o di un fratello maggiore. L'AgCom stabilisce in maniera uniforme queste restrizioni per tutti gli operatori di telefonia.

Riguardo alla numerosità dei minori che utilizzano dispositivi mobili in Italia, le stime variano notevolmente. Ad esempio, la Società Italiana Cure Primarie Pediatriche della Lombardia riporta che il 58,4% dei bambini tra i 6 e i 10 anni dispone di un dispositivo mobile personale.

Secondo le nuove normative, la SIM intestata direttamente al minore include il blocco automatico. Nel caso in cui un minorenne utilizzi uno smartphone con una SIM intestata ai genitori, il blocco non è attivato automaticamente. Sarà compito del genitore attivare questa funzionalità, se lo desidera, attraverso quattro metodi possibili: ricevere un codice di attivazione PIN dopo l'attivazione della SIM, ricevere un codice di attivazione OTP sullo smartphone, utilizzare le credenziali Spid, o attivare il parental control attraverso il sito web dell'operatore telefonico.

Quali sono i costi del blocco dei siti web e contenuti in automatico

Il servizio di blocco automatico preimpostato, destinato alle SIM intestate ai minori è garantito in modo gratuito. Le società di telefonia non sono autorizzate a richiedere alcun addebit. L'attivazione del blocco, se desiderata su una SIM intestata a un maggiorenne ma utilizzata da un minore, è anch'essa senza costi aggiuntivi.

Diversamente, i servizi accessori, tra cui quelli di antivirus, antimalware e antispam, possono essere forniti a pagamento. Questi servizi non devono essere attivati senza il consenso esplicito del titolare della linea telefonica. Si sottolinea l'importanza del consenso in questo contesto.

Segnaliamo anche i casi di attivazione e imposizione di servizi di navigazione sicura, come l'antivirus, senza un esplicito consenso da parte dell'abbonato. Nel caso in cui l'abbonato non desideri usufruire di questi servizi, è responsabilità sua disattivarli, anche se spesso le procedure di disattivazione possono risultare complesse e poco intuitive.

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