Come funziona il tesserino di riconoscimento sul lavoro e i vantaggi nel suo utilizzo anche per il dipendente stesso
Il tesserino di riconoscimento sul lavoro, obbligatorio per legge, tutela aziende e lavoratori, regolando l'identità nei contesti lavorativi. Requisiti, sanzioni, casi particolari e benefici per il dipendente.
Nel contesto attuale della sicurezza sul lavoro e della regolamentazione delle attività in cantiere, la tessera identificativa dei lavoratori rappresenta uno strumento essenziale per l’identificazione e la trasparenza, rispondendo alle esigenze di controlli sempre più rigorosi. Le recenti evoluzioni legislative, tra cui il Decreto Legislativo 81/2008 e la Legge 203/2024, hanno confermato e ampliato l’obbligo di utilizzo del tesserino sia per i lavoratori subordinati sia per gli autonomi. L’utilizzo del tesserino si collega direttamente agli obiettivi di prevenzione degli abusi e promozione della regolarità nelle attività svolte in regime di appalto o subappalto.
L’evoluzione della normativa è stata determinata dalla necessità di contrastare il lavoro irregolare e migliorare la tracciabilità delle presenze nei luoghi a rischio. L’articolo 26, comma 8, del D.Lgs. 81/2008 prescrive che nelle attività in appalto o subappalto il personale debba essere fornito di una tessera con foto, generalità e dati del datore di lavoro. L’obbligo riguarda non solo l’edilizia, ma ogni settore in cui si operi in contesti appaltati, ampliando così il bacino degli interessati. Anche i lavoratori autonomi, membri di imprese familiari, coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti devono munirsi della tessera quando operano negli stessi contesti (articoli 20, 21, 26 del D.Lgs. 81/2008). Questa disciplina trova riscontro nei chiarimenti periodici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che rafforza l’importanza della conformità documentale nell’ambito della prevenzione degli illeciti.
La procedura di rilascio prevede che il datore di lavoro produca la tessera in formato idoneo, assicurandosi della corrispondenza dei dati, e la consegni al dipendente contro verbale di consegna, documentando così il corretto adempimento. In caso di smarrimento o deterioramento, il lavoratore è tenuto a immediata segnalazione per il rilascio di un duplicato. Per i lavoratori autonomi sussiste l’onere di munirsi personalmente della tessera conforme ai requisiti normativi.
Soggetto |
Violazione |
Riferimento normativo |
Importo sanzione (€) |
Datore di lavoro |
Mancata consegna del tesserino |
Art. 55, comma 5, lett. i), D.Lgs. 81/2008 |
100 - 500 |
Lavoratore subordinato |
Mancata esposizione della tessera |
Art. 59, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008 |
50 - 300 |
Lavoratore autonomo |
Assenza della tessera o mancata esposizione |
Art. 60, commi 1 e 2, D.Lgs. 81/2008 |
50 - 300 |
Le sanzioni amministrative colpiscono sia il datore di lavoro che omette la consegna sia il dipendente o l’autonomo che non espone il tesserino. La conferma di queste disposizioni arriva dalla nota INL n. 656/2025, che ribadisce l’operatività degli obblighi a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 203/2024.
I benefici derivanti dalla corretta applicazione delle regole sull’identificazione spaziano dalla maggiore sicurezza al miglioramento delle condizioni di lavoro. Il tesserino: