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Come funziona la partita iva forfettaria al 15% nel 2024 dopo le diverse novità

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le regole, novità e modifiche per titolari di Partita Iva forfettaria al 15%: ecco chi può aderirvi e come

Come funziona la partita iva forfettaria al 15% con leggi ufficiali in vigore aggiornate e valide per il 2024? Quando si decide di aprire una nuova partita Iva con regime forfettario, significa optare per il regime fiscale con tassazione agevolata Irpef che si avvia al 5% vale per chi apre per la prima volta una Partita Iva per i primi cinque anni di attività e con nuova soglia reddituale fino a 85mila euro per poi passare al 15%. Vediamo allora quali sono le nuove leggi relative alla Partita Iva ufficiale al 15% nel 2024.

  • Chi può avere e come si apre la Partita Iva forfettaria al 15%
  • Quando si esce dal regime forfettario del 15% e si passa al regime ordinario di tassazione Irpef
  • Quali sono le novità 2024 per chi ha la partita Iva forfettaria al 15%


Chi può avere e come si apre la Partita Iva forfettaria al 15%

Non cambiano le leggi 2024 relative alle persone che possono avere la partita Iva forfettaria al 15%. Come, infatti, già stabilito, la partita Iva forfettaria al 15% può essere richiesta da professionisti, lavoratori autonomi, altri titolari di Partita Iva e chi avvia startup con fatturato entro gli 85mila euro annui.

Il regime forfettario prevede un’aliquota di tassazione al 15% da applicare al reddito imponibile al posto di addizionali regionale e comunale, Irap e Irpef la cui aliquota dipende dallo scaglione Irpef di appartenenza in base al reddito.

Per richiedere una partita iva forfettaria al 15% bisogna soddisfare specifiche condizioni previste dalle leggi in vigore e che sono nel dettaglio:

  • essere residente in Italia o produrre almeno il 75% del reddito in Italia;
  • avere guadagni annui entro gli 85mila euro;
  • non aver beneficiato di altri regimi speciali Iva o di regimi forfettari per la determinazione del reddito;
  • non partecipare a società di persone, associazioni professionali, SRL trasparenti contemporaneamente all’esercizio dell’attività;
  • non avere partecipazioni di controllo in SRL la cui attività sia riconducibile direttamente o indirettamente all’attività svolta con partita Iva individuale;
  • non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • non fatturare prevalentemente per datori di lavoro con cui sono in corso rapporti di lavoro o lo sono stati nei due anni precedenti.
Per aprire una partita Iva forfettaria al 15% basta fare richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate, o online compilando l’apposito modulo e inserendo i propri dati personali, il Codice ATECO scelto e la data di inizio dell’attività. 

In alternativa, è possibile recarsi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate ed aprire la partita iva gratuitamente. Una volta presentata la richiesta, al soggetto richiedente viene attribuito un numero di 11 cifre valido per tutta la durata dell’attività di impresa o professionale.

Quando si esce dal regime forfettario del 15% e si passa al regime ordinario di tassazione Irpef

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, chi ha fatturato superiore agli 85mila euro nel corso di un anno, esce dal regime forfettario ed entra nel regime ordinario a partire dall’anno di imposta successiva.

Per esempio, chi supera gli 85mila euro di fatturato annuo nel 2024, dal primo gennaio 2024 esce automaticamente dal regime forfettario ed entra nel regime di tassazione con Irpef ordinaria. Se il fatturato nel 2024 supera anche i 100mila euro, il passaggio da regime forfettario a regime ordinario è immediato in corso d’anno.

La Manovra finanziaria 2024, che ha aumentato da 65mila a 85mila euro annui la soglia di ricavi per restare nel regime forfettario al 15% per professionisti e lavoratori autonomi con Partita Iva, ha, infatti, introdotto una clausola di esclusione immediata dal regime agevolato, prevedendo l’uscita immediata dal regime forfetario dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti superano i 100mila euro. 

In questo caso, infatti, si deve pagare la tassazione ordinaria a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del limite stabilito.

Quali sono le novità 2024 per chi ha la partita Iva forfettaria al 15%

Se requisiti e limiti per rientrare nel regime di tassazione agevolato forfettario al 15% per chi ha partita Iva restano gli stessi già in vigore, la novità del 2024 per chi ha la partita Iva forfettaria al 15% è essenzialmente una e riguarda la possibilità anche per i titolari di Partita Iva in regime forfettario al 15% di rientrare nel concordato preventivo biennale, anche se si attendono, però, ancora dettagli sul funzionamento, considerando che la partita Iva forfettaria al 15% gode già di una tassazione agevolata.

Il concordato preventivo biennale è un accordo preventivo sulle tasse che il contribuente si impegna a pagare nei due anni successivi e che emergono dall’incrocio di infiniti dati in possesso del Fisco, tra fatturazione elettronica, liquidazioni periodiche Iva, pagelle fiscali (Isa), ecc, che permettono all’amministrazione finanziaria di conoscere la situazione economica e fiscale dei diversi soggetti.

Il concordato preventivo biennale per i titolari di reddito di impresa, piccole e medie imprese e per lavoratori autonomi o professionisti con Partita Iva e con un fatturato non particolarmente consistente, prevede la possibilità di calcolare la base imponibile su cui pagare le tasse in misura fissa per due anni, per cui ogni soggetto potrà sapere preventivamente quante tasse dovrà versare nei prossimi due anni anche se avrà guadagni superiori al previsto.

In relazione alla partita Iva forfettaria, ulteriori novità che si prospettano per il prossimo anno 2024 sono relative all’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i titolari di Partita Iva forfettaria con aliquota al 15%, senza alcun limite di reddito e guadagno annuo. Ciò significa che dal primo gennaio 2024, tutti i professionisti e lavoratori autonomi con Partita Iva forfettaria dovranno emettere obbligatoriamente fatture elettroniche.

Termina, dunque, il 31 dicembre 2024 l’esonero per i lavoratori con partita Iva forfettaria con redditi entro i 25mila euro annui dall’emissione di fatturazione elettronica e scatta da gennaio 2024 l'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari, a prescindere da redditi e importi di ricavi annui.

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