Quali sono le norme in vigore per usufruire dell'Iscro e a chi spetta: i chiarimenti e le spiegazioni
Come funziona l'ISCRO per le partite iva e i professionisti? Tra le diverse misure approvate dal governo Meloni con la Manovra Finanziaria 2024 c'è anche la Iscro, che si pone tra gli aiuti e le agevolazioni per i lavoratori. Vediamo in particolare cosa prevede e per chi.
L’importo spettante è fissato nella misura del 25% dell'ultimo reddito comunicato all'Agenzia delle Entrate su base semestrale e in ogni caso non può essere inferiore ai 250 euro mensili e può arrivare ad un massimo di 800 euro al mese.
Per usufruire della indennità bisogna presentare apposita domanda all’Inps, che eroga la misura solo previa approvazione da parte delle Entrate che ha il compito di verificare gli effettivi requisiti reddituale del richiedente il beneficio.
Una volta accettata la domanda, l'erogazione del beneficio decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda e ha una durata di sei mesi.
Il limite di reddito richiesto per accedere all'Iscro è di 8.972,04 euro all'anno.
La Iscro non spetta a tutti i liberi professionisti e lavoratori autonomi ma solo ed esclusivamente agli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps, per cui ne sono esclusi i lavoratori autonomi iscritti alle casse previdenziali professionali private.
Per beneficiare della Iscro, i lavoratori autonomi, liberi professionisti con Partita Iva devono soddisfare specifici requisiti che sono: