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Come investire in Btp e titoli di Stato italiano tramite Etf? Procedura acquisto, costi, rendimenti, tassazione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come investire tramite Etf

Gli Exchange Traded Fund (Etf) sono strumenti a gestione passiva che possono essere negoziati direttamente in borsa e replicano l'andamento di un sottostante specifico.

Il 2023 si è caratterizzato per un'intensa attività di acquisto nel mercato, influenzata dalle prospettive di aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Questo ha portato ad un aumento dei prezzi sia dei titoli di Stato che dei corporate bond. Per esempio, nel contesto nazionale, il rendimento dei Btp in scadenza a febbraio 2033, con un tasso di interesse del 5,75%, ha registrato un aumento di circa il 7% nell'ultimo anno, mentre il Btp in scadenza ad agosto 2034, con un tasso di interesse del 5%, è salito di quasi il 10%.

Il trend potrebbe continuare anche nel corso dell'anno in corso, e gli Exchange Traded Fund (Etf) potrebbero essere utilizzati per sfruttare questa situazione, adottando una strategia che mira non solo al carry, ovvero alla cedola offerta dai bond, ma anche ai potenziali guadagni in conto capitale. Occorre agire con prudenza, poiché il mercato ha già anticipato un possibile restringimento dei tassi da parte della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Vediamo meglio:

Btp e titoli di Stato italiano, come investire tramite Etf

  • Procedura acquisto, costi, rendimenti, tassazione
  • Btp e titoli di Stato italiano, come investire tramite Etf

Procedura acquisto, costi, rendimenti, tassazione

Gli Etf sono strumenti a gestione passiva che possono essere negoziati direttamente in borsa e replicano l'andamento di un sottostante specifico. L'acquisto di Etf offre un vantaggio significativo rispetto all'investimento diretto in singoli titoli di Stato, Btp o emittenti societari, poiché consente una maggiore diversificazione del portafoglio e una conseguente riduzione del rischio complessivo.

Acquistando un Etf, gli investitori hanno accesso a un paniere di titoli emessi da diverse entità, sia governative che societarie, e quotati su vari mercati. Questo permette di investire in strumenti che altrimenti sarebbero difficilmente accessibili per un investitore individuale, come ad esempio obbligazioni di mercati emergenti.

Nel 2024, la prospettiva di un possibile taglio dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali offre un'opportunità per gli investitori nel reddito fisso, non solo in termini di interesse generato (carry), ma anche in termini di potenziali guadagni in conto capitale. Un'inversione di politica monetaria potrebbe far salire i prezzi, consentendo agli investitori di ottenere profitti dalla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita.

Per sfruttare al meglio questa opportunità, è importante allungare la duration del portafoglio, poiché le obbligazioni con una scadenza più lunga sono più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. Bisogna agire con cautela e selezione, considerando che le attuali valutazioni di mercato già riflettono in parte un potenziale taglio dei tassi.

Btp e titoli di Stato italiano, come investire tramite Etf

L'offerta di Etf nel settore obbligazionario è estremamente diversificata e gli investitori possono selezionare tra una vasta gamma di strumenti con diversi focus, come titoli governativi tra Btp e titoli di Stato o quelli specializzati in specifiche aree geografiche e scadenze, che possono essere a breve o lungo termine.

Gli Etf replicano un paniere di titoli obbligazionari che solitamente riflettono le medie di diversi parametri, come il rating di credito medio, la scadenza media o la durata media. Il rating di credito rappresenta la qualità dei titoli obbligazionari inclusi nell'Etf, con rating più elevati che indicano una minore probabilità di insolvenza dell'emittente e di perdite sui rendimenti.

Gli Etf sono considerati componenti a basso rischio dei portafogli se i titoli inclusi hanno una valutazione creditizia di almeno BBB. Gli investitori possono essere attratti dalle obbligazioni spazzatura che offrono tassi di interesse più elevati, compensando così il rischio di credito associato.

La scadenza è il periodo di tempo entro cui l'emittente dell'obbligazione si impegna a rimborsare l'intero ammontare del prestito.

Ricordando che per sua natura il rendimento è estremamente diversificato e variabile, dal punto di vista fiscale, gli Etf armonizzati sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26%, mentre gli Etf non armonizzati sono soggetti a una ritenuta d'acconto del 26% e sono soggetti a tassazione ordinaria Irpef.

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