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Come ottenere visite ed esami in tempi certi e più velocemente con le nuove leggi al via quest'anno

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come ottenere visite ed esami

Una delle novità è il divieto assoluto per le aziende sanitarie e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione.

Quanto tempo attendere per sottoporsi a una visita specialistica, effettuare accertamenti diagnostici o accedere a un intervento chirurgico? Quali sono i passi da seguire per ottenere una prestazione sanitaria nei termini stabiliti dalla legge? Se i tempi massimi previsti nel settore pubblico sono superati, in che modo è possibile attivare il percorso di tutela per garantire il diritto alle cure nei tempi adeguati? Cosa fare quando, al momento della prenotazione, viene comunicato che le agende sono chiuse o che le liste d’attesa risultano bloccate? Conoscere le disposizioni in vigore è fondamentale per esercitare i propri diritti e assicurarsi un accesso equo ed efficace ai servizi sanitari:

  • Classi di priorità e tempi massimi di attesa
  • Programmazione delle prestazioni di controllo

Classi di priorità e tempi massimi di attesa

Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa 2019-2021 ha stabilito quattro classi di priorità per le prestazioni sanitarie, ognuna con tempi massimi di attesa diversi:
  • U (Urgente): prestazione da eseguire entro 72 ore;
  • B (Breve): entro 10 giorni;
  • D (Differibile): visita specialistica entro 30 giorni ed esami diagnostici entro 60 giorni;
  • P (Programmata): entro 120 giorni.
Il medico prescrittore è tenuto a indicare sulla ricetta del Ssn la classe di priorità, basandosi sulla valutazione clinica del paziente. Questa indicazione permette al Cup di programmare la prestazione nei tempi previsti.

Se, al momento della prenotazione, i tempi proposti superano quelli stabiliti dalla classe di priorità, il cittadino ha il diritto di attivare un percorso di tutela. Le Asl devono garantire la prestazione nei tempi previsti, ricorrendo, se necessario, a strutture private accreditate o all'attività libero-professionale intramuraria (intramoenia), senza costi aggiuntivi per l'utente.Il diritto decade se il paziente rifiuta la prima disponibilità offerta nei tempi stabiliti, preferendo una specifica struttura o professionista.

Una problematica frequente è la sospensione o chiusura delle agende di prenotazione da parte delle strutture sanitarie. La nuova normativa ribadisce il divieto per le aziende sanitarie e ospedaliere di interrompere o chiudere le attività di prenotazione. In caso di violazione, i cittadini possono richiedere il ripristino delle prenotazioni o l'effettuazione della prestazione in regime di libera professione a carico del Ssn.

Programmazione delle prestazioni di controllo

Per le visite e gli accertamenti di controllo successivi al primo accesso, il Pngla e la legge 107 del 2024 stabiliscono che debbano essere prescritti dallo specialista sulla ricetta del Ssn e prenotati dalla struttura che ha in carico il paziente. Le aziende sanitarie sono tenute a predisporre agende specifiche per queste prestazioni programmate e garantire una continuità assistenziale.

Anche per i ricoveri chirurgici esistono classi di priorità con tempi massimi di attesa:

  • classe A: ricovero entro 30 giorni per casi clinici che possono aggravarsi rapidamente;
  • classe B: entro 60 giorni;
  • classe C: entro 180 giorni;
  • classe D: entro 12 mesi.
Al momento dell'inserimento in lista d'attesa, il paziente ha il diritto di conoscere la classe di priorità assegnata e i tempi massimi previsti per l'intervento. Quindi può richiedere alla direzione sanitaria di verificare la propria posizione in lista.