Una delle novità è il divieto assoluto per le aziende sanitarie e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione.
Quanto tempo attendere per sottoporsi a una visita specialistica, effettuare accertamenti diagnostici o accedere a un intervento chirurgico? Quali sono i passi da seguire per ottenere una prestazione sanitaria nei termini stabiliti dalla legge? Se i tempi massimi previsti nel settore pubblico sono superati, in che modo è possibile attivare il percorso di tutela per garantire il diritto alle cure nei tempi adeguati? Cosa fare quando, al momento della prenotazione, viene comunicato che le agende sono chiuse o che le liste d’attesa risultano bloccate? Conoscere le disposizioni in vigore è fondamentale per esercitare i propri diritti e assicurarsi un accesso equo ed efficace ai servizi sanitari:
Se, al momento della prenotazione, i tempi proposti superano quelli stabiliti dalla classe di priorità, il cittadino ha il diritto di attivare un percorso di tutela. Le Asl devono garantire la prestazione nei tempi previsti, ricorrendo, se necessario, a strutture private accreditate o all'attività libero-professionale intramuraria (intramoenia), senza costi aggiuntivi per l'utente.Il diritto decade se il paziente rifiuta la prima disponibilità offerta nei tempi stabiliti, preferendo una specifica struttura o professionista.
Una problematica frequente è la sospensione o chiusura delle agende di prenotazione da parte delle strutture sanitarie. La nuova normativa ribadisce il divieto per le aziende sanitarie e ospedaliere di interrompere o chiudere le attività di prenotazione. In caso di violazione, i cittadini possono richiedere il ripristino delle prenotazioni o l'effettuazione della prestazione in regime di libera professione a carico del Ssn.
Per le visite e gli accertamenti di controllo successivi al primo accesso, il Pngla e la legge 107 del 2024 stabiliscono che debbano essere prescritti dallo specialista sulla ricetta del Ssn e prenotati dalla struttura che ha in carico il paziente. Le aziende sanitarie sono tenute a predisporre agende specifiche per queste prestazioni programmate e garantire una continuità assistenziale.
Anche per i ricoveri chirurgici esistono classi di priorità con tempi massimi di attesa: