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Come risparmiare realmente sul riscaldamento autonomo casa? (dalla bollette ai consumi stufe e caldaie)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Risparmiare sul riscaldamento

Fino al 31 dicembre, i clienti domestici residenti possono beneficiare di un differenziato in base alle zone climatiche per risparmiare sul riscaldamento.

Nonostante le recenti oscillazioni nei prezzi del gas, la necessità di garantire il riscaldamento in ambiente domestico per affrontare le temperature invernali rimane fondamentale. Ma è possibile sfruttare agevolazioni e misure volte a ottimizzare l'efficienza energetica, ridurre i consumi, evitare sprechi e, contemporaneamente, minimizzare l'impatto ambientale.

  • Il risparmio sul riscaldamento con il bonus bollette
  • Incentivi stufe per risparmiare sul riscaldamento
  • Incentivi caldaie per risparmiare sul riscaldamento

Il risparmio sul riscaldamento con il bonus bollette

Fino al 31 dicembre, i clienti domestici residenti - ad eccezione dei titolari del bonus sociale - possono beneficiare di un contributo erogato in modo fisso e differenziato in base alle zone climatiche per risparmiare sul riscaldamento. Questo contributo è finalizzato a compensare eventuali aumenti dei prezzi del gas.

Il bonus riscaldamento e gas non è automatico, ma è attivato solo in caso di incremento dei prezzi dell'energia. In particolare, è concesso quando la media dei prezzi giornalieri del gas naturale nel mercato all'ingrosso supera la soglia di 45 euro/MWh. Per farsi un'idea, ad agosto il prezzo medio del gas è stato di 33,20 euro/MWh. Ma con l'arrivo del freddo, aumenta il rischio di un incremento dei prezzi.

Le famiglie che trarranno il massimo vantaggio da questo contributo risiedono nelle zone climatiche più fredde, suddivise in base al numero di "gradi giorno," che rappresenta la somma della differenza positiva tra la temperatura interna e la temperatura media esterna giornaliera, estesa a tutti i giorni dell'anno.

Incentivi stufe per risparmiare sul riscaldamento

Il Bonus Camini Lombardia è un credito d'imposta istituito dalla Regione Lombardia per incentivare i residenti a sostituire i loro camini, stufe e caldaie alimentati a legna o pellet, ormai obsoleti, con moderni impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica, tra cui camini classificati a 5 stelle o pompe di calore. Il principale obiettivo di questa iniziativa è l'ottimizzazione delle prestazioni energetiche nelle residenze familiari e la conseguente riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il Bonus Camini è rivolto ai residenti delle aree pianeggianti della Lombardia, con un elenco dettagliato dei comuni inclusi nel bando.

La Regione Veneto promuove la sostituzione di sistemi di riscaldamento domestico basati su biomassa legnosa con potenza nominale inferiore a 35 kW. Una delle principali novità è la possibilità di installare pompe di calore elettriche con una potenza massima anch'essa inferiore o uguale a 35 kW. Questa iniziativa è rivolta ai residenti privati situati all'interno del territorio regionale, con un livello di reddito familiare non superiore a 50.000 euro. Il contributo offerto dalla Regione costituisce un complemento all'incentivo assegnato dal GSE, calcolato in base alla situazione economica familiare e le emissioni di particolato primario generate dal nuovo sistema di riscaldamento.

La Regione Emilia Romagna promuove la sostituzione di apparecchiature di riscaldamento obsolete, quali camini, stufe e caldaie alimentate a biomassa con nuovi sistemi di riscaldamento. Questi incentivi coprono i costi dell'operazione. Gli interessati possono presentare domanda entro il 31 dicembre 2024 attraverso la piattaforma telematica della Regione. I finanziamenti sono destinati alla sostituzione di impianti di riscaldamento a biomassa legnosa, tra cui camini aperti, stufe a legna/pellet e caldaie a legna o pellet, con una potenza inferiore o uguale a 35 kW e una classificazione emissiva fino a 4 stelle, optando per l'installazione di nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

Nella Provincia autonoma di Trento sono disponibili 4,700 milioni di euro per interventi di rimpiazzo di impianti obsoleti alimentati a biomassa con sistemi di generazione di calore a emissioni zero o con nuovi impianti a biomassa certificati dal punto di vista ambientale. Questo incentivo comprende anche le necessarie modifiche alla canna fumaria, consentendo la presentazione di una sola domanda per singola unità immobiliare. I beneficiari possono essere gli occupanti della struttura in cui è installato l'impianto, indipendentemente dalla titolarità dell'abitazione. L'incentivo può raggiungere 5.000 euro, variando a seconda del tipo di impianto installato.

Con il bando stufe della Regione Umbria, i residenti con un Isee fino a 75.000 euro possono fare richiesta per massimo due immobili. L'importo dell'incentivo varia in base all'impianto e all'Isee, con un massimale che oscilla tra 2.000 e 5.000 euro, in funzione del tipo di impianto a biomassa installato. Le categorie di incentivo includono 2.000 o 3.000 euro per le nuove stufe a quattro o cinque stelle, 3.000 o 4.000 euro per i termocamini, e 4.000 o 5.000 euro per la sostituzione di caldaie a biomassa con modelli più efficienti e meno inquinanti. Le famiglie con un Isee fino a 30.000 euro e i residenti nelle zone più svantaggiate possono ottenere un incentivo fino al 95% dei costi.

Incentivi caldaie per risparmiare sul riscaldamento

È anche possibile sostituire la caldaia al fine di ottenere risparmi energetici in previsione dell'inverno, con una serie di incentivi fiscali disponibili a livello nazionale. Nonostante le modifiche al Superbonus, sono ancora disponibili diverse agevolazioni fiscali per l'acquisto di nuovi sistemi di riscaldamento. Il bonus caldaie rientra tra le agevolazioni previste dall'ecobonus ed è destinato a chi acquista impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A o superiore, insieme all'adeguamento del sistema di distribuzione. Prevista una detrazione del 50%, che comprende le spese di smontaggio e installazione.

C'è anche un ecobonus del 65% per la sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di avanzati sistemi di termoregolazione o domotica. Possibile richiedere il bonus caldaie anche se si sta già usufruendo del Superbonus del 90%, a condizione che la sostituzione comporti un miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica e sia effettuata concomitantemente a lavori edilizi ammissibili. Questi interventi possono essere eseguiti anche durante una ristrutturazione ed è possibile includerli in lavori di manutenzione straordinaria, grazie alla detrazione del 50%.

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