L'autista privato è incaricato di condurre veicoli destinati al trasporto di persone da un luogo all'altro.
L'autista privato può rivelarsi una professione davvero affascinante. Ma quali sono i requisiti e le procedure per intraprendere questa carriera? Ecco cosa c'è da sapere:
Altro gruppo di clientela sono i singoli passeggeri o gruppi che partecipano a cerimonie, come matrimoni, in cui l'autista accompagna la sposa o lo sposo alla chiesa o al luogo della cerimonia. Inoltre, ci sono persone che preferiscono evitare l'ingombro del traffico e i problemi legati al parcheggio quando partecipano a eventi, come feste o manifestazioni, affidandosi al servizio di autisti privati.
Alcune celebrità del mondo dello spettacolo, della musica e della letteratura optano per autisti privati per proteggere la loro privacy durante gli spostamenti. Anche personalità politiche, durante il loro mandato, ricorrono a autisti privati per gli spostamenti legati al lavoro e, talvolta, anche per quelli privati per ragioni di sicurezza.
Infine ci sono famiglie o gruppi di amici in vacanza che usufruiscono del servizio di autisti privati per trasferimenti da e per l'aeroporto e per eventuali gite organizzate durante il soggiorno in strutture alberghiere o enti esterni.
In genere l'autista privato che opera come dipendente è solitamente assunto da aziende specializzate nel noleggio con conducente. In questo contesto, l'autista non necessita di possedere un veicolo proprio, ma è responsabile della pulizia e della manutenzione ordinaria e straordinaria della vettura, garantendo il rispetto degli standard aziendali. Altre opportunità di impiego includono aziende il cui management preferisce spostarsi con autisti privati, strutture alberghiere e aziende turistiche specializzate che offrono servizi di trasporto da e per l'aeroporto, escursioni e gite turistiche.
Per coloro che desiderano intraprendere la carriera di autista privato in autonomia, esiste la possibilità di aprire una partita Iva e operare come libero professionista. Le differenze sostanziali rispetto alla posizione di dipendente comprendono la gestione della partita Iva, l'onere fiscale e previdenziale a carico dell'autista, la necessità di possedere un veicolo proprio e di coprire i relativi costi nonché i costi pubblicitari.
La scelta tra lavoro dipendente e autonomo dipende dalle aspirazioni personali, dalle opportunità lavorative e dall'analisi dei costi e dei ricavi, tenendo presente che nell'attività autonoma ogni aspetto è a carico dell'individuo.
Lavorare come autista privato come secondo lavoro offre l'opportunità di guadagnare un reddito supplementare, che può essere utilizzato per spese quotidiane, risparmi o investimenti personali, alleviando il peso finanziario e fornendo maggiore sicurezza economica. Lo stipendio medio in Italia per un autista in possesso di patente B è di circa 20.000 euro lordi annui per un neoassunto, con un aumento graduale fino a 23.000 euro all'anno nel tempo, mentre autisti più esperti possono percepire fino a 30.000 euro all'anno.