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Come si usano e si dividono permessi legge 104 condivisa tra più referenti

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
permessi legge 104

le nuove leggi hanno permesso di superare il referente unico per l'uso dei permessi della legge 104. Ecco come si possono usare, dividere e organizzare i permessi delle legge 104 tra più beneficiari indicati

I permessi della legge 104 rappresentano un importante strumento di sostegno per chi assiste familiari con disabilità grave. Una delle novità più significative riguarda la possibilità di condividere questi permessi tra più assistenti, superando il precedente vincolo del referente unico. Vediamo nel dettaglio come si dividono e si organizzano i permessi della legge 104 quando sono condivisi tra più referenti.

L'abolizione del referente unico nell'assistenza ai disabili

Una delle modifiche più rilevanti apportate alla normativa sulla disabilità è stata l'eliminazione del cosiddetto referente unico dell'assistenza. Questa evoluzione legislativa ha ampliato notevolmente le possibilità di supporto familiare per le persone con grave disabilità.

In passato, fatta eccezione per i genitori, i permessi retribuiti per l'assistenza a una persona con handicap in situazione di gravità non potevano essere riconosciuti a più di un lavoratore dipendente. Attualmente, invece, possono beneficiarne contemporaneamente più soggetti, garantendo così una rete di sostegno più ampia ed efficace.

Quanti giorni di permesso spettano a ciascun referente

La durata dei permessi resta invariata, ovvero tre giorni al mese interamente retribuiti per ciascun referente. È importante sottolineare che i permessi possono essere fruiti da più soggetti in maniera integrale.

Questo significa che se, ad esempio, due familiari si occupano dell'assistenza di una persona con disabilità grave certificata ai sensi della legge 104, entrambi hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito mensile ciascuno, e non tre giorni in totale da dividere tra loro. Naturalmente, per accedere a questo beneficio, è necessario presentare apposita domanda all'INPS.

La procedura di richiesta all'INPS

I giorni di permesso per assistere un familiare con disabilità non possono essere semplicemente comunicati al datore di lavoro, ma richiedono sempre la presentazione di un'istanza specifica all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Solo dopo l'approvazione della domanda, sarà possibile concordare con il proprio datore di lavoro le modalità di fruizione dei permessi concessi.

Il principio dell'alternanza nella fruizione dei permessi

Sebbene più caregiver possano richiedere e ottenere i permessi della legge 104 per assistere la stessa persona con disabilità, esiste un'importante limitazione: tali permessi non possono essere fruiti contemporaneamente dagli assistenti.

La normativa prevede infatti il principio dell'alternanza, secondo cui si può usufruire dei tre giorni mensili di permessi retribuiti solo in maniera alternata tra più soggetti che prestano assistenza alla persona disabile.

Esempi pratici di alternanza dei permessi

Per chiarire meglio il concetto, consideriamo un esempio concreto: un giorno intero di permesso retribuito può essere richiesto e utilizzato solo da un soggetto che, nell'arco dell'intera giornata, si occupa della persona con disabilità. Solamente in un altro momento, e mai nella stessa giornata, un altro referente può richiedere a sua volta un giorno di permesso dal lavoro.

Questo meccanismo garantisce che vi sia sempre qualcuno disponibile per l'assistenza, evitando sovrapposizioni che potrebbero risultare inefficaci.

Casi particolari nella gestione dei permessi condivisi

Esistono alcune situazioni specifiche in cui le regole generali possono subire variazioni. Ad esempio, nel caso dei genitori che assistono figli con disabilità grave, entrambi possono fruire alternativamente degli stessi giorni di permesso, ma sempre nel limite complessivo dei tre giorni mensili per il figlio disabile assistito.

Inoltre, è possibile frazionare i permessi anche in ore, seguendo un calcolo specifico che tiene conto dell'orario giornaliero di lavoro. La fruizione oraria permette una gestione più flessibile dell'assistenza, soprattutto quando più caregiver si alternano nell'arco della stessa giornata.

Benefici della condivisione dei permessi tra più familiari

La possibilità di condividere i permessi della legge 104 tra più referenti comporta diversi vantaggi:

  • Riduce il carico di stress e responsabilità che grava su un singolo caregiver
  • Permette una più efficace conciliazione tra vita lavorativa e assistenza familiare
  • Garantisce una cura più continua e completa alla persona con disabilità
  • Facilita la gestione delle emergenze e delle necessità improvvise
  • Migliora la qualità della vita sia dell'assistito che degli assistenti
Questa evoluzione normativa rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del valore sociale dell'assistenza familiare e nella costruzione di un sistema di welfare più inclusivo e attento ai bisogni delle persone con disabilità.
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