Quali sono le regole in vigore per la divisione dei rimborsi del 730 negli anni e i chiarimenti
Come si dividono i rimborsi del 730 negli anni e quali sono i limiti massimi? Il modello 730 deve essere presentato entro i termini stabiliti dai lavoratori dipendenti, dai pensionati e da tutti coloro che hanno l’assistenza di un sostituto di imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio (di rimborsi o di trattenute).
Dal modello 730 risultano sia i rimborsi da ricevere eventualmente e sia le tasse da pagare. Vediamo di seguito nel dettaglio come si ricevono negli anni i rimborsi e i relativi limiti.
Di solito, infatti, i partono dalla seconda metà dell’anno e si concludono ad ottobre, considerando che la scadenza di presentazione del modello è fissata al 30 settembre. Si tratta comunque di tempi variabili che dipendono da quando viene presentata la dichiarazione dei redditi.
Ci sono poi i casi in cui i rimborsi del 730 possono avvenire anche fino ad un anno dopo.
E sono i seguenti:
Possono, dunque, slittare fino al mese di marzo dell’anno successivo.
Per quanto riguarda i limiti massimi dei rimborsi del 730 che si possono avere, non sono in realtà previsti importi specifici entro cui un rimborso può essere riconosciuto o meno. Si riceve sempre il rimborso della cifra a cui si ha diritto per legge, più bassa o più alta che sia.
In base, però, all’importo da pagare, cambiano i tempi. Chi deve avere rimborsi elevati attende di più.
Secondo le leggi in vigore, per importi fino al limite di 4mila euro, i rimborsi avvengono direttamente in busta paga o sulla pensione.
Se l’importo del rimborso supera il limite dei 4mila euro, il rimborso non viene riconosciuto più in busta paga ma viene direttamente erogato dall'Agenzia delle Entrate ma solo dopo approfonditi controlli e verifiche.