Nel 2025 Internet in Italia č dominato dall’intelligenza artificiale: ChatGPT diventa il punto di partenza online, seguito dai social, con statistiche d’uso, abitudini di navigazione e nuove sfide sulla privacy.
L’ecosistema digitale italiano ha attraversato una profonda trasformazione nel corso degli ultimi anni, consolidando abitudini e strumenti all’avanguardia nel panorama europeo. Le principali analisi, tra cui il rapporto Digital 2026 di We Are Social, fotografano una società dove le piattaforme alimentate da intelligenza artificiale, social media e una mobilità digitale diffusa guidano la nuova esperienza online. L’accesso mobile si afferma come modalità dominante, mentre i comportamenti di ricerca e interazione si stanno progressivamente spostando verso sistemi conversazionali e multimodali, ponendo l’Italia tra i paesi più reattivi alle innovazioni in ambito digitale.
L’affermazione dei chatbot avanzati ha ridefinito radicalmente le modalità con cui gli italiani cercano informazioni e intraprendono percorsi digitali. ChatGPT, sviluppato da OpenAI, si erge come piattaforma di punta, ridefinendo il concetto stesso di ricerca: non più esclusivamente una navigazione tramite link, ma un’interazione conversazionale in grado di comprendere domande complesse e restituire risposte personalizzate e contestuali.
La peculiarità di questa piattaforma si riflette su diversi livelli:
Significativa, in questo scenario, è la crescita esponenziale dei prompt e delle interazioni processate ogni giorno, mentre ChatGPT si configura ora come motore trainante della trasformazione digitale nazionale, influenzando modelli cognitivi, abitudini di consumo e approcci all’apprendimento.
L’incidenza delle piattaforme IA nella vita degli italiani raggiunge cifre record. Secondo le ultime stime, oltre 9 milioni di utenti nel Paese utilizzano regolarmente almeno una applicazione di intelligenza artificiale, con una penetrazione particolarmente alta tra i giovani e gli studenti: qui si parla di circa il 35-37% della popolazione di riferimento.
Il mercato tricolore mostra un’elevata concentrazione sull’offerta di OpenAI: ChatGPT genera l’84% del traffico associato all’intelligenza artificiale, confermando la piattaforma come principale porta d’accesso digitale secondo i dati Digital 2026.
| Piattaforma IA | Quota di traffico IA (%) | Utenti mensili stimati |
| ChatGPT | 84,0 | oltre 9 milioni |
| Copilot (Microsoft) | 8,55 | 2,7 milioni (aprile) |
| Google Gemini | 2,08 | 2,8 milioni (aprile) |
| Perplexity | 4,23 | 270.000 |
| Claude (Anthropic) | 0,81 | 158.000 |
| DeepSeek | 0,28 | 716.000 |
| Character AI | - | 119.000 |
| Grok | - | 54.000 |
Questo quadro fa emergere una distanza significativa con gli altri player, sia in termini di quota che per volumi d’uso. Il dialogo con strumenti come Copilot, Gemini e Perplexity rappresenta una minoranza di interazioni rispetto al traffico indirizzato tramite le risposte contestuali e i suggerimenti della piattaforma conversazionale di OpenAI.
Da sottolineare anche la trasversalità d’uso: i dati rivelano che le applicazioni IA non sono solo appannaggio dei professionisti tecnologici o degli appassionati, ma stanno diventando parte integrante della routine di studenti, imprese e cittadini nell’organizzazione delle proprie attività digitali.
L’analisi dei media digitali mostra come la centralità dei social in Italia non sia mai stata così marcata. L’89,3% degli utenti Internet sopra i 16 anni utilizza almeno un social ogni settimana: una percentuale che supera quella di qualsiasi altro genere di media, compresi TV e servizi di streaming.
TikTok si conferma leader in termini di attenzione e tempo trascorso: è la piattaforma più frequentata quotidianamente, con una media di 1 ora e mezza al giorno per utente. Seguono, a breve distanza, YouTube (1 ora e 10 minuti), Instagram (1 ora e 7 minuti) e WhatsApp (52 minuti), indicando una forte fidelizzazione e un ruolo sempre più centrale nella gestione delle relazioni, dell’intrattenimento e della diffusione di informazioni.
| Piattaforma Social | Tempo medio giornaliero |
| TikTok | 1h 30min |
| YouTube | 1h 10min |
| 1h 7min | |
| 52 min |
In questo scenario emerge una nuova forma di aggregazione digitale, in cui la comunicazione si fa multimodale grazie all’integrazione di video brevi, messaggistica istantanea, contenuti effimeri e dirette streaming. I social media assumono così valenza non solo ricreativa ma anche informativa, con un impatto tangibile sui comportamenti di consumo, condivisione delle notizie e dinamiche di partecipazione civica.
L’interazione tra piattaforme social e IA – in particolare nei meccanismi di suggerimento e personalizzazione dei feed – contribuisce a rafforzare la posizione di queste realtà nel ciclo quotidiano degli utenti, ponendo l’accento su nuovi paradigmi di engagement basati non solo sul tempo speso ma sulla qualità dell’esperienza digitale vissuta.
L’accesso mobile si conferma, secondo il Digital 2026, la modalità privilegiata dall’utenza italiana per navigare sulla rete: il 95,5% degli utenti si collega abitualmente tramite smartphone. L’ascesa di dispositivi mobili sempre più potenti e l’affidabilità delle reti 5G hanno favorito questa penetrazione, che si riflette anche su dinamiche di rapidità nell’accesso ai servizi digitali, flessibilità nell’uso e preferenza per applicazioni native rispetto a portali web tradizionali.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei browser, il mercato mostra una leadership consolidata:
L’adozione massiva di strumenti digitali avanzati, in particolare di piattaforme di IA conversazionale e social media, solleva nuovi interrogativi e sfide in relazione a privacy, sicurezza dei dati, neutralità della rete e governance informativa. La crescente concentrazione delle attività digitali su pochi attori privati, prevalentemente stranieri, interroga regolatori e cittadini sulla tutela del pluralismo, della sovranità digitale e della trasparenza algoritmica.
Le normative europee – come il GDPR e l’AI Act – vengono costantemente aggiornate per rispondere all’evoluzione del contesto tecnologico, mentre sempre più attenzione viene riposta nella progettazione di sistemi privacy by design e nell’adozione di firewall virtuali tra interazioni individuali e collettive.
Gli scenari futuri delineano ulteriori aree di sviluppo e di attenzione: