Il settore dell'elettronica in Italia affronta dinamiche complesse tra crescita di fatturato, crisi in alcuni segmenti e strategie di adattamento. Dati, tendenze, criticitŕ e scenari futuri delineano un quadro in rapida evoluzione.
L'industria elettronica rappresenta uno dei pilastri dell'economia nazionale, sia per la sua capacità di innovazione tecnologica sia per la rilevanza nell'ambito delle catene globali del valore. Negli ultimi anni, il contesto ha evidenziato profonde trasformazioni dettate da fattori geopolitici, mutamenti della domanda interna e dinamiche internazionali complesse.
All'interno di questa cornice, le aziende italiane attive nell'elettronica giocano un ruolo importante sia nella produzione di componentistica sia nella distribuzione, con un impatto diretto su settori come l'elettrotecnica, l'automazione industriale, l'energia e l'elettronica di consumo. Il quadro attuale mostra segnali di resilienza ma anche alcune criticità, ponendo interrogativi rilevanti sulle strategie necessarie per mantenere competitività e sostenibilità.
L'analisi dell'andamento delle aziende di elettronica in Italia evidenzia una contrapposizione tra segnali positivi in ambiti specifici e cali significativi in altri. I dati di preconsuntivo per il 2024 confermano che i comparti Elettrotecnico ed Elettronico hanno registrato risultati in controtendenza rispetto al generale calo del manifatturiero, con una crescita della produzione del 2,2% e un leggero incremento del fatturato (+0,9%), in contrasto con la contrazione del 3,5% in ambito manifatturiero.
Tuttavia, l'analisi separata delle performance tra il mercato domestico e quello estero mette in luce una decisa divergenza: la domanda internazionale ha sostenuto il comparto, soprattutto attraverso le esportazioni verso gli Stati Uniti, che hanno toccato un aumento dell'11,5% in valore nel 2024. Viceversa, il mercato interno ha mostrato una consistente debolezza, con una significativa riduzione della domanda per i prodotti elettronici. Tale diversificazione si fa ancora più marcata esaminando la redditività delle imprese; la pressione sui margini è stata determinata sia dai costi delle materie prime sia dai cambiamenti nella struttura dei costi globali dovuti alla volatilità della supply chain.
Ad aggravare il quadro, le tensioni geopolitiche e i cambiamenti delle politiche commerciali americane rappresentano variabili potenzialmente penalizzanti, specie per le imprese maggiormente orientate all'export. In sintesi, pur con segnali di vitalità, l'andamento aziende di elettronica Italia resta condizionato da una fisiologica incertezza, la cui gestione richiede visione strategica e un continuo adattamento alle fluttuazioni dei mercati.
Una lente dettagliata sul mercato della distribuzione della componentistica elettronica fotografa un periodo di forte pressione, segnato da una contrazione del fatturato nel 2024 al livello di 1.714 milioni di euro, in calo del 23% rispetto al 2023. Nonostante questa flessione, il confronto con il 2021 mette in evidenza un dato relativamente positivo, con valori comunque superiori rispetto ai livelli pre-pandemici. La fotografia è la seguente:
Il segmento Elettrotecnico si è distinto per una dinamica di crescita, grazie soprattutto agli investimenti legati alla transizione energetica. Nel 2024, la produzione del comparto ha evidenziato un incremento medio del 2,7% sul mercato interno e dell'1,5% su quello estero, con un fatturato italiano cresciuto in media del 4,5% e esportazioni in salita del 7,8%.
Per l'Elettronica si registra una situazione bifronte: da un lato, un forte calo della domanda nazionale (-17,8%), dall'altro una crescita sostenuta sulle esportazioni (+5,4%). I comparti legati all'illuminazione, ai cavi e ai materiali da installazione hanno subito rallentamenti, mentre la sicurezza e automazione edifici hanno mantenuto un trend positivo, sebbene meno marcato rispetto agli anni passati.
L'industria dei grandi elettrodomestici, con la contrazione della produzione del 14,5% e delle esportazioni dell'11,7%, riflette la maggiore pressione concorrenziale dei brand extra-europei e la crescente dipendenza dai mercati asiatici.
Il panorama del settore elettronico italiano attuale è fortemente influenzato dall'andamento segmentato delle sue componenti principali. Il comparto semiconduttori, per esempio, ha visto negli ultimi anni una contrazione pesante, determinata sia da problematiche di inventario presso i clienti sia da una dinamica globale caratterizzata da cautela negli ordinativi. I settori PEMCO (componenti Passivi, Elettromeccanici e Connettori), invece, hanno mostrato una resilienza maggiore, sebbene permangano elementi di incertezza legati alla volatilità della domanda.
Anche l'elettronica di consumo, settore fortemente dipendente dalla variazione della spesa delle famiglie e dalla concorrenza internazionale, ha registrato negli ultimi trimestri flessioni importanti sia in termini di volumi che di quote di mercato. L'emergere di strategie di rilancio e di investimenti in innovazione rappresenta un elemento chiave per le prospettive future, con la sostenibilità e l'applicazione dell'intelligenza artificiale tra i driver più rilevanti per la ripresa.
Il segmento dei semiconduttori ha subito uno degli impatti più importanti tra il 2023 e il 2024. I dati confermano una contrazione del fatturato del 29% nell'ultimo trimestre del 2024 rispetto all'anno precedente e del 25% rispetto al trimestre precedente. Tali flessioni sono attribuibili principalmente al permanere di elevati stock presso i clienti e a un rallentamento strutturale nella domanda.
Tuttavia, emergono alcuni segnali di miglioramento: il book-to-bill negli ultimi trimestri è passato dallo 0,66 a 0,94, suggerendo un potenziale riallineamento tra produzione e ordini. Pur non potendo parlare di vera ripresa, vi sono aspettative di stabilizzazione, soprattutto in vista di eventuali investimenti in settori trainanti come l'automotive e l'energia.
I componenti IP&E, che includono prodotti passivi, elettromeccanici e di interconnessione, hanno mostrato una contrazione più contenuta, intorno al 15% su base annua nei primi trimestri del 2025. Rispetto ai semiconduttori, la caduta dei volumi appare meno accentuata e il book-to-bill risulta in lieve ma costante crescita.
I segnali moderatamente positivi derivano dalla diversificazione settoriale e dalla maggiore richiesta derivante dai comparti energia e trasporti, nonché da un recupero nei mercati specifici come il militare, l'avionica e le soluzioni per l'industria ferroviaria.
L'elettronica di consumo continua a mostrare segni di sofferenza nel mercato italiano, con una contrazione delle vendite pari al 10% nel primo semestre del 2024, e una flessione maggiore, del 14,6%, nell'arco di un anno.
I motivi principali di questa crisi sono attribuibili a:
L'attuale contesto presenta numerose sfide per il comparto elettronico. Tra le principali criticità si riscontrano: