Quanti anni indietro possono essere effettuati i controlli fiscali da parte delle Entrate: i chiarimenti
Quanti anni possono andare indietro nel tempo i controlli dell'Agenzia Entrate? Sono diversi i controlli che l'Agenzia delle Entrate possono effettuare nei confronti dei contribuenti e per diversi motivi e nel seguente pezzo cerchiamo di spiegare quanto possono essere retroattivi i controlli.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, esiste un limite temporale entro il quale l'Agenzia delle Entrate può effettuare controlli e comminare sanzioni ai contribuenti.
In particolare, la normativa in vigore stabilisce che ai fini delle imposte sui redditi, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Stesso discorso vale per le imposte locali: anche in questo caso la notifica degli avvisi di accertamento deve avvenire entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento è stato o avrebbe dovuto essere effettuato.
I tempi salgono a sette anni in caso di omessa dichiarazione, cioè mai presentata.
Per le attività detenute nei paradisi fiscali e non dichiarate, i tempi per i controlli raddoppiano e sono i seguenti: