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Controlli più severi per pezzotto e partite di calcio in streaming illegali. E arrivano le multe automatiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Multe automatiche pezzotto

Con il lancio del sistema Piracy Shield, l’Agcom ha potenziato la sua capacità di individuare in tempo reale le trasmissioni illegali in streaming.

Il fenomeno dello streaming illegale è da tempo nel mirino delle autorità italiane e internazionali che stanno rafforzando i controlli per il contrasto. Nel 2024, l’Agcom ha intensificato i suoi sforzi per combattere l’utilizzo del pezzotto, un decoder pirata che consente agli utenti di accedere illegalmente a contenuti premium come partite di calcio, film e serie TV.

Il pezzotto è una violazione del diritto d'autore ed evidentemente un problema economico per le emittenti legali come Sky, Dazn, e altre piattaforme che investono nell'acquisto di diritti di trasmissione delle partite di calcio (Serie A, Champions League ed Europa League, ad esempio) e degli eventi sportivi.

  • Pezzotto e calcio in streaming illegale, controlli più severi
  • Multe automatiche per gli utenti che utilizzano il pezzotto

 

Pezzotto e calcio in streaming illegale, controlli più severi

Con il lancio del sistema Piracy Shield, l’Agcom ha potenziato la sua capacità di individuare in tempo reale le trasmissioni illegali in streaming e oscurarle entro 30 minuti dalla segnalazione. Questo sistema rende più difficile l’accesso ai contenuti piratati e mira anche a identificare chi utilizza questi servizi, aprendo la strada a un sistema di multe automatiche per i trasgressori. Le sanzioni possono variare da 150 a 5.000 euro, con multe già inviate a numerosi utenti che hanno violato le normative.

La piattaforma Piracy Shield, operativa dal 2024, è un avanzamento nella lotta alla pirateria. Questo sistema è progettato per identificare e bloccare lo streaming illegale, in particolare per gli eventi sportivi in diretta, come partite di calcio della Serie A e della Champions League.

La procedura inizia con una segnalazione da parte dei titolari dei diritti (come le emittenti televisive) che richiedono l'intervento dell'Agcom. Da quel momento, i fornitori di servizi internet sono obbligati a oscurare i siti o le applicazioni che trasmettono contenuti pirata entro 30 minuti dalla notifica.

Questo sistema non si limita a colpire i fornitori di servizi illegali, ma si spinge oltre perché identifica anche gli utenti finali che accedono a tali contenuti tramite indirizzi IP e pagamenti tracciabili effettuati per l'accesso ai servizi di IPTV pirata. La collaborazione di giganti del settore tecnologico come Google e Cloudflare ha consentito all’Agcom di individuare le piattaforme che ospitano questi contenuti, consentendo azioni rapide e mirate.
 

Multe automatiche per gli utenti che utilizzano il pezzotto

Una delle novità nella lotta alla pirateria è l’introduzione di multe automatiche per gli utenti che utilizzano il pezzotto o accedono illegalmente a contenuti in streaming. Chi viene identificato come utilizzatore di decoder pirata o piattaforme IPTV illegali rischia sanzioni che possono arrivare fino a 5.000 euro.

Le prime multe sono già state inviate, e secondo l’Agcom, i controlli continueranno a intensificarsi nei prossimi mesi, con sanzioni previste per chiunque tenti di accedere a contenuti piratati durante eventi sportivi come il calcio o la Formula 1.

Oltre alle multe, gli utenti colpevoli di pirateria possono affrontare anche conseguenze penali. Chi diffonde o utilizza servizi di streaming illegali potrebbe infatti incorrere in pene detentive fino a tre anni.

L'uso di questi servizi espone gli utenti a rischi legati alla sicurezza informatica, come malware e furti di dati, poiché molte piattaforme pirata non dispongono delle protezioni necessarie. Le autorità italiane e internazionali stanno intensificando la cooperazione per affrontare il fenomeno in modo coordinato.

La pressione delle autorità e delle piattaforme detentrici dei diritti esclusivi dimostra che il futuro della lotta contro la pirateria sarà caratterizzato da controlli più severi e sanzioni automatiche. Con l’avvento di tecnologie come Piracy Shield, le autorità bloccano i contenuti pirata in modo più efficace e tracciano e puniscono coloro che accedono illegalmente a questi contenuti.