Quali sono i controlli che possono essere effettuati dall’Agenzia delle Entrate e come da quest’anno con le ultime novitŕ
Quali sono i nuovi controlli e poteri dell’Agenzia delle Entrate dopo le ultime modifiche? L’Agenzia delle Entrate dispone di un ampio ventaglio di strumenti e poteri per gli accertamenti fiscali su tutti i contribuenti e spaziano dai controlli automatizzati delle dichiarazioni dei redditi fino alle verifiche più capillari. Vediamoli nel dettaglio.
Ma non solo: può, infatti, attingere a banche dati interne ed esterne che permettono di accedere a tutti i dati dei contribuenti, dai dati catastali, a quelli del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), a quelli dati dei conti correnti bancari.
Si tratta di informazioni che confluiscono nell’Anagrafe Tributaria (un database dell’Agenzia) e permettono di incrociare i dati dichiarati dai contribuenti con quelli in suo possesso, individuando eventuali discordanze o incongruenze.
Entrando più nel dettaglio, ha, infatti, il Fisco ha il potere di effettuare con i controlli automatizzati un’analisi preliminare delle dichiarazioni dei redditi attraverso sistemi informatici avanzati, per ‘scoprire’ errori materiali o di calcolo, incongruenze nei dati dichiarati e mancati o tardivi versamenti delle imposte.
Se dai controlli automatizzati emergono delle incongruenze, possono essere avviati i controlli formali, con cui l’Agenzia invita il contribuente a presentare documenti e chiarimenti per provare la veridicità dei dati dichiarati.
Se, per esempio, un contribuente ha riportato diverse spese mediche detraibili, le Entrate possono richiedere le fatture e le ricevute che attestano l’effettiva spesa sostenuta.
Se anche dai controlli formali emergono dubbi di comportamenti elusivi o fraudolenti, l’Agenzia delle Entrate procedere con gli accertamenti esecutivi veri e propri, che possono implicare anche il diretto controllo da parte dei funzionari di documentazioni contabili e fiscali dei contribuenti.
Ci sono poi i controlli preventivi, che avvengono sulle dichiarazioni dei redditi, quando emergono elementi di incoerenza o quando il rimborso richiesto supera determinate soglie.
Con particolare riferimento ai controlli sui conti correnti, l'Agenzia delle Entrate effettua da quest’anno verifiche usando il nuovo accertamento induttivo puro.
Si tratta di un tipo di controllo fiscale che viene adottato quando non si riescono a raccogliere le prove dirette di un’evasione fiscale. Dipende, dunque, da presunzioni derivanti dalle indagini bancarie.
Se, per esempio, un contribuente ha movimenti sospetti o incoerenti con i redditi dichiarati, il Fisco può supporre che quelle somme siano legate a operazioni imponibili non dichiarate, come vendite o prestazioni professionali non registrate.
In tali casi, il contribuente viene invitato a chiarire le operazioni effettuate e l'onere della prova si sposta dal Fisco al contribuente. Spetta, infatti, a quest'ultimo dimostrare che le somme depositate sui conti bancari non sono redditi imponibili con prove concrete e dettagliate.
Altri tipi di controlli che possono essere effettuati dalle Entrate sono quelli sui crediti d’imposta e le agevolazioni fiscali, per capire se effettivamente i contribuenti che ne hanno beneficiato ne avevano effettivamente diritto secondo le disposizioni di legge.