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Cosa posso fare se ho un eccessivo carico di lavoro? Dalla lettera di protesta all'azienda fino alla denuncia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Quando denunciare il datore di lavoro

Il dipendente ha il diritto di esprimere formalmente le proprie perplessità o lamentele per eccessivo carico di lavoro.

Se un datore di lavoro assegna ai suoi dipendenti un volume di compiti tale da superare la capacità lavorativa di un singolo dipendente, potrebbe configurarsi una violazione delle normative sul lavoro. Questa pratica, oltre a compromettere il benessere fisico e psicologico del lavoratore, può infrangere le regole relative agli orari di lavoro, specialmente se l'impiegato si trova costretto a proseguire le attività al di fuori del contesto lavorativo ufficiale. Una quantità eccessiva di compiti può anche influire sulla corretta remunerazione del lavoratore, che ha il diritto di ricevere un compenso proporzionale alle sue effettive prestazioni lavorative in termini di quantità e qualità.

Di fronte a tali situazioni, il dipendente ha il diritto di esprimere formalmente le proprie perplessità o lamentele. Redigere una lettera di reclamo per il sovraccarico di lavoro rappresenta un'azione legittima, attraverso la quale il lavoratore può comunicare la propria situazione, richiedendo un intervento per la risoluzione del problema. In questa comunicazione bisogna descrivere dettagliatamente le circostanze, evidenziando come l'eccessivo carico di lavoro impatti sul proprio stato di salute e sulle condizioni lavorative, richiedendo una ridistribuzione equa dei compiti o un adeguamento della remunerazione in linea con il lavoro effettivamente svolto.

  • Eccessivo carico di lavoro, cosa fare
  • Quando denunciare il datore di lavoro

Eccessivo carico di lavoro, cosa fare

L'invio di una comunicazione scritta al proprio datore di lavoro per esporre preoccupazioni relative al carico lavorativo è un'azione legittima, ma si deve prestare attenzione alla veridicità e al tono dei contenuti. Mentre è accettabile esporre le proprie valutazioni sull'organizzazione del lavoro, è cruciale astenersi dall'uso di linguaggio offensivo o diffamatorio nei confronti di qualunque membro dell'organizzazione.

È consigliabile tentare una risoluzione preliminare discutendo direttamente con il responsabile o i superiori gerarchici. Nel caso queste conversazioni non portino a una risoluzione, l'impiegato può procedere con la redazione di una lettera formale. In questa lettera bisogna includere:

  • un'introduzione che specifichi la natura e il contesto delle proprie responsabilità lavorative;
  • una narrazione dettagliata che evidenzi perché si percepisce il carico di lavoro come eccessivo;
  • un elenco chiaro e preciso delle possibili violazioni normative connesse all'organizzazione del lavoro assegnato;
  • qualsiasi prova a sostegno delle proprie affermazioni, inclusi, se pertinenti, riferimenti a testimonianze di colleghi.
La conclusione della lettera dovrebbe formulare una richiesta esplicita di revisione del carico di lavoro, con la proposta di soluzioni concrete che possano facilitare la gestione delle responsabilità assegnate, come la possibilità di lavoro agile o l'acquisizione di risorse o strumentazioni atte a incrementare l'efficienza operativa.

Quando denunciare il datore di lavoro

Nel caso in cui le comunicazioni inoltrate al datore di lavoro per contestare un eccessivo carico di lavoro non ricevano risposta o adeguato riscontro, è possibile intraprendere un'azione legale tramite l'Ispettorato del Lavoro. La procedura prevede la presentazione di una denuncia formale che deve includere:

  • l'identificazione completa del denunciante, con tutti i dati personali necessari;
  • le informazioni dettagliate del datore di lavoro, incluse le coordinate aziendali e qualunque altro dettaglio rilevante;
  • una descrizione esauriente delle presunte violazioni normative perpetrate dal datore di lavoro, dettagliando come queste influenzino negativamente le condizioni lavorative;
  • eventuali prove documentali per sostenere le affermazioni del denunciante, quali comunicazioni, testimonianze o altri riferimenti pertinenti.
L'Itl valuta la gravità e la validità della denuncia, e, qualora la ritenga giustificata, dispone l'invio di ispettori per verificare le condizioni lavorative presso l'ente o l'azienda in questione.

In circostanze estreme, dove il carico di lavoro imposto possa rientrare nei parametri di sfruttamento lavorativo, è ammessa la presentazione di una denuncia penale direttamente alla Procura della Repubblica del tribunale competente o presso i corpi di Polizia di Stato o dei Carabinieri. In questo caso, la denuncia dovrà essere supportata da prove concrete che attestino la gravità della situazione, al fine di avviare un'indagine penale sulla condotta del datore di lavoro.

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