Come cambiano le detrazioni fiscali nel 2025 in base alla tipologia di nucleo familiare e i calcoli e gli esempi: i chiarimenti
Come si applicano le nuove detrazioni fiscali alle diverse tipologie di famiglie nel 2025? Cambia il sistema delle altre detrazioni fiscali il prossimo anno che si baserà su nuove percentuali valide per diverse soglie di reddito entro le quali si potranno scaricare le spese in dichiarazione dei redditi nel 730 2025.
Il nuovo meccanismo di riconoscimento delle detrazioni si baserà sul quoziente familiare e sosterrà maggiormente le famiglie più numerose e con i redditi più bassi, penalizzando le coppie senza figli e i single. Vediamo allora di quanto saranno effettivamente le detrazioni e come si calcolano a seconda del nucleo familiare.
Restano fuori da tale revisione le spese mediche e sanitarie e gli interessi passivi sui mutui.
Le nuove percentuali saranno dell’8% da applicare ai redditi fino a 50mila euro, del 6% per i redditi da 50mila a 100mila euro e del 4% per chi ha redditi superiori ai 100mila euro.
Ciò significa che per le famiglie che hanno un reddito imponibile tra 50mila e 75mila euro, dal 2025 ci sarà certamente un vantaggio rispetto al 2024. Inoltre, aumentano le detrazioni per le famiglie più numerose, a discapito di coppie senza figli, conviventi e single.
Per fare qualche esempio di applicazione e calcolo delle nuove detrazioni nel 730 2025, prendiamo i diversi casi previsti.
Partiamo dal caso di chi ha figli a carico: il tetto massimo di spese che potranno essere portate in detrazione sarà di 14mila euro per chi ha un reddito tra 75mila e 100mila euro se ha almeno 3 figli.
Il tetto si abbassa a 8mila euro sempre in presenza di tre figli se si ha un reddito oltre i 100mila euro e si riduce ancora a 5.600 euro se si ha un solo figlio a carico.
Considerando una persona con un figlio e 105mila euro di reddito e con 12.800 euro di spese detraibili, mentre quest’anno potrebbe detrarre fino a 5.180 euro, dal 2025 potrà detrarre 2.800 in meno, rimettendoci 2.380 euro.
Passando al caso di un contribuente con due figli e 120mila euro di imponibile, potrà usufruire di un tetto di spese detraibili più alto, 6.800 euro, ma, rispetto alle regole attuali, ci rimetterà comunque 1.780 euro.
Si riducono ancora le detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi per le coppie e i conviventi senza figli. In tal caso il tetto di spese detraibili si riduce, infatti, del 50% se nel nucleo familiare non ci sono figli a carico.
C’è, infine, da considerare il caso di un single, la categoria di persone più penalizzate dal nuovo sistema di detrazioni. Se un single ha, per esempio, un imponibile di 80mila euro lordi, interessi sul mutuo pari a 2mila euro (detraibili al 19%), spese per una polizza vita di 1.200 euro e ha fatto una ristrutturazione della casa (96mila euro detraibili al 50% in dieci rate annuali di pari importo, quindi 4.800 euro l’anno), ha un totale di spese detraibili di 12.800 euro che, applicate le diverse percentuali di detrazione, equivalgono, sottratta la franchigia di 260 euro, a 5.180 euro di Irpef da recuperare.
Se nel 2025 raggiungesse gli stessi 12.800 euro di spese, rientrando nell’imponibile tra 75mila e 100mila euro e considerando il tetto di 7mila euro, il contribuente perderà 5.800 euro di spese detraibili.